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La degustazione

A un passo dalla Slovenia, Zorzettig racconta i “suoi” vini: “Io, i colli orientali e il bio”

02 Aprile 2021
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di Marco Sciarrini

In tempi di pandemia il motto che potremmo trasporre alle nostre degustazioni è se Maometto non va alla montagna la montagna va a Maometto, ed è quello che è avvenuto in una delle nostre ultime video-degustazioni trasportandoci dalla nostra scrivania a quella sottile linea che separa il Friuli dalla Slovenia, entrando in casa della famiglia Zorzettig.

L’occasione è stata una degustazione dal titolo “Ritorno a casa” in compagnia di Annalisa Zorzettig, titolare dell’Azienda, Antonio Noacco agronomo, Saverio Di Giacomo enologo. L’appuntamento virtuale è avvenuto su quella leggera linea che dicevamo tra il Friuli e la Slovenia in quel di Spessa di Cividale nel cuore dei Colli Orientali del Friuli. L’azienda è di 110 ettari vitati diviso in 4 zone; Spessa unico corpo di 35 ettari tutta intorno all’antica cantina da invecchiamento, datata 1780, riportata a pietra come in origine e la casa padronale con il tipico Fogolar, Ipplis su cui sorge il Relais La Collina l’agriturismo della famiglia, Colli Novacuzzo, i vigneti sono situati nel comune di Prepotto bagnato dal fiume Judrio, Tenuta Casali Pasch, il cascinale dalle storiche origini che ospita un’antica cantina. Annalisa Zorzettig, che ha preso la conduzione dell’omonima azienda vinicola di famiglia dieci anni or sono, l’azienda nata oltre un secolo fa, e che da settant’anni imbottiglia il suo vino.

(Il collegamento)

Sentire raccontare Annalisa della sua azienda con la passione di chi ama questo mestiere e l’attaccamento alle proprie radici rappresenta perfettamente la filosofia di come sono fatti i suoi vini. Purtroppo il 23 dicembre dello scorso anno è venuto a mancare il cavalier Giuseppe Zorzettig, pilastro del mondo della viticoltura dei Colli Orientali e del Friuli, ed ora l’Azienda si è tinta di rosa perché Annalisa con il sostegno della figlia Veronica tiene saldamente in mano le redini dell’azienda, con anche il sostegno, in prospettiva, della nipotina Leonie che è stata già coinvolta avendo avuto intitolata un’etichetta della Maison. La filosofia della cantina vede i suoi vini strizzare sempre l’occhio al rispetto della sostenibilità per la natura, ed è per questo che l’azienda ha aderito al progetto regionale di difesa integrata Sqnpi – Sistema di Qualità Nazionale di produzione integrata. Si tratta di una difesa integrata volontaria che si realizza attraverso un sistema di disciplinari di produzione il cui obiettivo è ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e di razionalizzare le tecniche agronomiche per la tutela ambientale e per il miglioramento della sicurezza e della qualità delle produzioni. La filosofia “green” di Zorzettig non si ferma alla produzione, ma va ad integrarsi anche con un altro progetto, il Biodiversity Care, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine, sostenuto dall’azienda al fine di realizzare interventi diretti per favorire gli equilibri naturali, ripristinando e valorizzando la biodiversità in agricoltura che permette l’instaurarsi di stabili equilibri biologici. In prospettiva c’è anche l’idea di aderire alla certificazione Qualitas.

(I vini degustati)

La degustazione alla quale abbiamo preso parte ha riguardato 3 vini della linea Myò- Pinot Bianco, Friulano e Malvasia e I Fiori di Leonie. I vini di questa linea sono il frutto di un nuovo approccio enologico che prevede due anni di affinamento. “La volontà di prolungare l’affinamento prima della messa in commercio delle nuove annate Myò è stata una conseguenza diretta delle scelte fatte a priori in vigneto – spiega Annalisa Zorzettig – Su alcuni appezzamenti della linea Myò abbiamo selezionato uve con un grado di maturità e complessità generale più accentuato. Per la malvasia istriana abbiamo attuato una sorta di doppia maturazione ragionata (Dmr), che ha permesso di ottenere sulla stessa pianta uve con grado zuccherino, acidità e in generale caratteristiche sensoriali diverse”. Oltre a questo approccio enologico i vini di Zorzettig dimostrano carattere e personalità, ma a questo si aggiunge anche il prezioso apporto che quel terreno “La Ponca”, le piante di oltre quindici anni di età, il clima che incontra le correnti Alpine e l’influenza marina del non lontano Mare Adriatico, riescono a conferire a queste uve caratteristiche uniche. L’Azienda è in fase di work in progress in quanto sono in ultimazione i lavori della nuova cantina che finiranno intorno a giugno 2021 e che consentirà di procedere con la vendemmia 2021. Successivamente alla fermentazione, una lunga sosta sui lieviti e l’affinamento in piccole botti di rovere hanno dato un risultato armonico dal punto di vista organolettico, una maggiore corposità e persistenza aromatica. Si tratta di vini che sono ancora agli inizi di un percorso e che potranno dare ulteriori conferme nei prossimi anni. I vini che abbiamo degustato sono stati:

Pinot Bianco 2019 Doc Friuli Colli Orientali Linea Myo
L’etichetta viene rappresenta una Trota Marmorata, sua maestà scorre con sapiente eleganza nei fiumi del Friuli, all’interno di un calice capovolto. Pinot Bianco 100%. Vigneti nella zona di Spessa e Ipplis di Premariacco (Udine) con esposizione nord, sud est, terreno Ponca, caratteristica stratificazione di marne arenarie di origine eocenica poste a 250 mt slm. Le piante più vecchie di questo vigneto datano 1954, allevamento a doppio capovolto. L’annata ha avuto un solo evento piovoso a settembre ed il prolungarsi dell’uva sulla pianta ha reso le maturazioni interessanti. Macerazione a freddo di 12 ore, fermentazione in acciaio sui lieviti per 6 mesi con battonage settimanale 90% acciaio e fino al 10% in barrique, con selezione l’aggiunta di una barrique di annate precedenti. Imbottigliamento e affinamento di 6 mesi in bottiglia. 13.5% Vol. Colore giallo paglierino con accenni verdognoli, al naso mela golden matura, e di fiori bianchi e pesca gialla, al palato fresco, sapido tornano le note fruttate con un sentore di crosta di pane, conclude con una bella persistenza.

Friulano 2019 Doc Friuli Colli Orientali Linea Myo
L’etichetta viene rappresenta un Gallo, caparbio e determinato, da sempre un simbolo delle corti del Friuli Friulano, all’interno di un calice capovolto. Tocai Friulano 100% Vigneti di Spessa e Ipplis di Premariacco (Udine) identica al precedente l’esposizione e la natura del terreno le piante più vecchie sono del 1968, identico al precedente il sistema di allevamento. Macerazione a freddo di 12 ore, fermentazione in acciaio sui lieviti per 6 mesi con battonage settimanale 90% acciaio e fino al 10% in barrique, con selezione l’aggiunta di una barrique di annate precedenti. Imbottigliamento e affinamento di 6 mesi in bottiglia. 13.5% vol. Colore giallo paglierino con accenni verdognoli, al naso una elegante mandorla tostata, si alternano sentori floreali di fieno sfalciato e fruttate di pera matura, albicocca, e agrumi, leggero accenno alla liquirizia, al palato fresco e morbido, bella la sapidità, con un finale lungo e persistente su note di mandorla dolce.

Malvasia 2019 Doc Friuli Colli Orientali Linea Myo
L’etichetta viene rappresenta da una Capasanta, la fantastica mineralità abbracciata dal Mare Adriatico. Malvasia Istriana 100%. Vigneti di Ipplis di Premariacco (Udine) a 210 mt slm identica al precedente l’esposizione e la natura del terreno ed il sistema di allevamento. Identici anche i procedimenti di macerazione, fermentazione e affinamento. 13.5% vol. Colore giallo paglierino, al naso sentori floreali ed erbe aromatiche, salvia, rosmarino, timo con anche sentori fruttati di albicocca, al palato sapida avvolgenza e lunga persistenza dove tornano i profili olfattivi.

I Fiori di Leonie 2018 Doc Friuli Colli Orientali
Il nome evocativo di questo bianco è infatti un omaggio alla nipotina di Annalisa, «che è il futuro, il futuro sostenibile», rappresentato in etichetta con un calice rovesciato simbolo della linea Myò che racchiude e protegge un fiore di ciliegio. Debutta con l’annata 2018. Vigneti di Spessa a 250 m.slm. su terreno argilloso “Ponca” con allevamento a guyot. Vitigni Pinot Bianco 60%, Sauvignon 20 %, Friulano 20%. L’annata è stata molto calda per cui la vendemmia è stata precoce e rapida dal 15 agosto. Le uve eseguono una pigiatura soffice e la macerazione a freddo per 12 ore, durante le quali si estrae il miglior corredo aromatico conservandone la freschezza. La fermentazione e l’affinamento sui lieviti di 6 mesi con batonnage settimanale e separati per ogni varietà, 80% acciaio, 20% in barrique per 6 mesi, a cui segue imbottigliamento e affinamento di ulteriori 6 mesi in bottiglia. 13.5%. Colore giallo paglierino con leggeri riflessi dorati al naso sentori fruttati di mela golden matura, pesca gialla, e note agrumate ed elegante il bouquet di fiori bianchi al palato intenso e armonico, persistente, sapido e cremoso.