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La degustazione

Bartolini e Trentacosti, serata da ricordare. Un piatto più buono dell’altro al Mec di Palermo

10 Settembre 2020
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Se Enrico Bartolini sbarca a Palermo è sempre un evento.

Lo chef più stellato d’Italia non passa inosservato. L’esperienza con la sua cucina è sempre imperdibile. Benissimo ha fatto lo chef del nuovo Mec di Palermo (ne dovremo riparlare ampiamente) Carmelo Trentacosti e Giuseppe Forello, il patron di questo posto – Palazzo Castrone – ricco di suggestioni tra l’antico e il contemporaneo, ad organizzare una cena di alto lignaggio proprio con lo chef tosco-lombardo (ed anche veneto e piemontese, vista l’allocazione dei suoi ristoranti). Gran soireè con piatti precisi, alcuni strepitosi per tecnica, consistenza, piacevolezza. Non sono piatti emotivi, perché Bartolini è per carattere very british. Lo vedi dalla gestualità, dal parlare piano, dalla compostezza. E crediamo che molta parte del suo successo stia in questa forza. Perché forza è, senza dubbio. Forse se sei una Ferrari non hai bisogno di manifestare emozioni. Sei l’emozione.

Carmelo Trentacosti gli si è accostato con il suo talento. Che è sempre all’altezza. E crediamo si sia divertito e abbia avuto un forte stimolo. Occasioni come queste servono a crescere. Per tutti. Abbiamo sempre pensato che se fosse nato in una parte d’Italia più attenta e sensibile a una certa ristorazione Carmelo avrebbe avuto una ribalta diversa. Lui ha dimostrato negli anni di essere avanti. Soprattutto rispetto a quello che accade in quest’Isola. La Sicilia in quest’aspetto deve maturare molto. Insomma bella serata e bella compagnia. Non solo quella degli amici al tavolo. Ma anche la compagnia liquida. Champagne, unicamente. Uno più buono dell’altro. Dal Brut alla Cuvée Marie Jeanne Gran Cru Blanc de Blancs di Steinbrück passando per il Paul Louis Martin Cuvée Brut Blanc de Noirs. Finezza ed eleganza notevoli.

I piatti. Dal Baccello di piselli, ormai cavallo di battaglia di Trentacosti alla Melanzana 2.0 empre dello chef del Mec. Dal buonissimo Manzo crudo in aspic contemporaneo con gelato alla senape e caviale royal di Bartolini all’ineccepibile Riso Gallo carnaroli extra con plancton, ricci di mare, robiola di capra e mandarino verdello, piatto di raro equilibrio e cottura del riso da manuale preparato da Trentacosti. E poi ancora due piatti dello chef toscano, Bottoni di olio e lime con polpo e salsa caciucco, filetto di vacca in osso con tatin di peperoni. Piatti con tanti grandi e piccoli ingredienti, tutti distinguibili al gusto. Non è sempre facile. Il finale è affidato a Trentacosti. Con la Bavarese al cioccolato fondente e gelato al fico d’india. Gran soireè, si diceva. Speriamo se ne facciano altre.

C.d.G.

Qui di seguito una piccola carrellata di foto di alcuni piatti.


(Melanzana 2.0 – Trentacosti)


(Baccello di piselli – Trentacosti)


(Manzo in aspic – Bartolini)


(Riso al plancton – Trentacosti)


(Bottoni di olio e lime – Bartolini)


(Filetto di vacca – Bartolini)


(Bavarese al cioccolato – Trentacosti)