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La degustazione

Biondi Santi e Cavallotto, il racconto di due eccellenze

02 Aprile 2012
barolo-biondi barolo-biondi

di Massimiliano Montes

Come uno scrigno, la monumentale fiera di Verona del “Salone Internazionale del Vino e dei Distillati”, comunemente detta Vinitaly, conserva al suo interno qualche perla e pietra preziosa.

Due di queste sono le riserve di Biondi Santi, il papà del Brunello di Montalcino, e quelle della Tenuta Vitivinicola Cavallotto, uno dei più alti rappresentanti dei vini di Langa.


Jacopo Biondi Santi

Biondi-Santi Riserva 2004, Annata 2005, Riserva 2006
La cordiale ospitalità di Jacopo Biondi Santi ci ha consentito di gustare questa piccola chicca. Seduti nel piccolo salone annesso allo stand aziendale è stato possibile assaggiare la Riserva 2004 e 2006 e l’annata 2005 della tenuta Il Greppo. L’azienda produce la Riserva soltanto nei migliori millesimi e dalle vigne più vecchie, l’annata viene invece prodotta dalle vendemmie non eccezionali. Il risultato è stato una mini-verticale che ci ha consentito di valutare l’evoluzione del vino,  la differenza dei tre millesimi, la differenza tra Riserva e annata.

Le vigne
Tutte e tre le bottiglie provengono dai vigneti della Tenuta Il Greppo, il cuore produttivo dell’azienda Biondi Santi. Impiantati su terreni galestrosi ricchi di scheletro tra i 300 ed i 500 m d’altezza, poco fertili in modo da stimolare lo sviluppo dell’apparato radicolare delle viti, hanno un età variabile dagli 80 anni ai 10 anni. La Riserva è prodotta da viti di almeno 25 anni di età, l’annata da viti di almeno 10 anni di età.

I millesimi
Dopo due annate terribili, 2002 troppa pioggia, 2003 troppo caldo, il 2004 è stato l’anno migliore di quel lustro. Sarà ricordato come l’anno più produttivo di Montalcino, ben 94.691 ettolitri con un incremento di oltre il 50% rispetto al 2001 senza alcun sostanziale aumento della superficie vitata. L’esplosione produttiva è stata dovuta al timore dei viticultori ed alle perdite subite nei due anni precedenti, che hanno scoraggiato la potatura verde che usualmente si usa per ridurre le rese.

Per il Greppo è stato un anno eccellente, con una primavera fredda e piovosa, un’estate calda e asciutta con piogge ben intervallate, ed un settembre freddo e asciutto. La vendemmia è iniziata il 20 settembre.

Il 2005 è stato generalmente buono fino a fine agosto per tutta Montalcino. Le piogge della prima metà di settembre hanno però causato un sensibile deterioramento del prodotto finale, non tanto da declassare il Brunello a semplice Rosso, ma quanto basta per impedire ad alcune aziende, come Biondi Santi, di produrre le loro Riserve. Anche quest’anno la vendemmia è iniziata il 20 settembre.

Il 2006 è stata un’altra ottima annata, con piogge ben distribuite durante la stagione calda ed un settembre generalmente asciutto e fresco. Vendemmia regolare iniziata il 19 settembre.

Gli assaggi
Sia la Riserva che l’annata sono affinate per tre anni in botti di rovere, quindi in bottiglia per un minimo di sei mesi la Riserva, quattro mesi l’annata. La Riserva 2004 è quella che lascia il migliore ricordo. Intensa e tannica, sostenuta da un’acidità palpabile, con aromi di ciliegia matura e di ribes nero addolciti da sensazioni di vaniglia e florealità matura. Concentrata, e di colore lievemente più intenso di quello che ci si aspetterebbe da un Sangiovese di quell’età.

Il 2005 lascia trapelare la caduta di sostanza dovuta alle piogge intense. E’ più fresco ed immediato, rapido, con una persistenza veramente troppo breve per essere considerato un grande vino.

La Riserva 2006 ridesta l’attenzione, con una maggiore florealità ed un frutto più in primo piano rispetto al 2004. Sono presenti anche accenni balsamici e speziature terziarie che necessitano ancora di tempo per amalgamarsi e riequilibrare il profilo complessivo. Grande vino che vuole riposare ancora qualche tempo per dare il meglio di sé.
Grande la soddisfazione complessiva.


Alfio Cavallotto

Cavallotto Riserva Bricco Boschis Vigna San Giuseppe 2005
A Castiglione Falletto, nel cuore della zona del Barolo, la famiglia Cavallotto possiede alcuni tra i migliori Cru langaroli. Amore per la tradizione e vinificazione naturale con fermentazione spontanea, fanno sì che il Barolo Cavallotto rappresenti uno dei migliori esempi di espressione del Nebbiolo. Grazie alla cortesia di Alfio e Giuseppe Cavallotto è stato possibile degustare, seduti nel salottino annesso allo stand aziendale, questa splendida Riserva 2005.

Le vigne
I vigneti della famiglia Cavallotto si estendono su una superficie di 25 ettari sulla collina Bricco Boschis, e sono lavorati secondo la concezione della coltura integrata e dell’inerbimento totale. La Vigna S. Giuseppe si estende per 2,5 ettari a circa 330 m slm in prossimità della cantina, con una densità media di 4800 ceppi per ettaro. E’ impiantata su terreni di marne calcareo-argillose compatte, impermeabili all’acqua, alternate a venature di sabbia dove l’acqua passa e idrata, che rendono il profilo organolettico del vino da cui proviene unico.

Il millesimo
Il 2005 è stata un’annata climaticamente abbastanza regolare, con un inverno mite a cui ha fatto seguito una primavera fresca e mediamente piovosa. L’estate è stata calda con un calo di temperature nella seconda metà di agosto. Le frequenti piogge di settembre hanno però cercato di rovinare il millesimo, e soltanto chi aveva eseguito un energico diradamento ha portato in cantina uve sane e con il giusto grado di maturazione.

Gli assaggi
Rispetto ad altre annate più calde o meno piovose, che hanno prodotto vini più robusti e muscolari, il Vigna San Giuseppe 2005 si distingue per la sua eleganza. Raffinato, con un frutto evidente ma non preponderante (come per esempio nel coevo Vignolo), ci rivela tutta la varietalità del Nebbiolo. Tannico ma non aggressivo, di acidità ben bilanciata, presenta forse una sensazione di consistenza al palato, una pastosità, eccessiva per l’annata e per la varietà. La persistenza è lunga e richiama il frutto. Complessivamente ci regala una grande esperienza gustativa e ci lascia un buon ricordo. Un millesimo da rivalutare il 2005 langarolo, che merita di essere  atteso ancora qualche anno prima della sua migliore espressione. 
 
Biondi Santi- Tenuta Greppo
Villa Greppo 183
53024 Montalcino, Siena
tel.+39 0577 848087
fax +39 0577 849396
biondisanti@biondisanti.it
http://www.biondisanti.it
 
Fratelli Cavallotto
Tenuta vitivinicola Bricco Boschis

Via Alba – Monforte, Bricco Boschis
12060 Castiglione Falletto (CN)
Tel: +39.0173.62814
Fax: +39.0173.62914
info@cavallotto.com
http://www.cavallotto.com