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La degustazione

Campania Stories, i vini campani ci piacciono sempre di più: i nostri assaggi dei rossi

04 Novembre 2020
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di Federico Latteri

Prosegue il nostro “viaggio” alla scoperta delle produzioni della Campania, sempre più originali e di altissima qualità.

La scorsa volta vi abbiamo raccontato i nostri migliori assaggi di vini bianchi alla manifestazione “Campania Stories” (leggi questo articolo>). Oggi proseguiamo con l’elenco delle etichette di vini rossi che ci hanno convinto di più negli assaggi, rigorosamente alla cieca, organizzati nel totale rispetto dellenorme anti-contagio. 

 

 

Lachryma Christi del Vesuvio Doc Rosso Riserva Don Vincenzo 2015 – Casa Setaro
Presenta un naso profondo di ciliegia matura, fini sentori floreali, macchia mediterranea, spezie e note affumicate. In bocca è fresco, equilibrato, decisamente sapido e lungo. Ben presenti, fitti e levigati i tannini. Carattere e mineralità.

Campi Flegrei Doc Piedirosso 2016 – Contrada Salandra
E’ variegato e armonico all’olfatto con profumi di frutta rossa tra cui spiccano le fragoline di bosco, geranio e evidenti note di cenere. Il sorso, succoso, minerale e lungo, si caratterizza per la delicatezza dei tannini e l’ottima bevibilità, esprimendo tutta la piacevolezza del territorio.

Taurasi Docg Vigne d’Alto 2015 – Contrade di Taurasi
Leggermente austero, offre una nota floreale scura che ricorda la violetta, sentori di piccoli frutti rossi e una fine speziatura con il pepe nero in evidenza. E’ vivo, acido, pieno, strutturato, dotato di tannini fitti e vellutati e lunghissimo. La grande qualità e il potenziale evolutivo sono evidenti.

Taurasi Docg Riserva Piano di Montevergine 2014 – Feudi di San Gregorio
Ha un naso intenso e pulito di frutta rossa sotto spirito, radici e sottobosco. Al palato si distingue per il profilo basato più sull’eleganza che che sulla muscolosità con evidente freschezza, tannini levigati e ottima persistenza.

Terra di Lavoro 2017 – Galardi
Profumi nitidi e precisi di frutti di bosco, delicati cenni di erbe aromatiche e note di cenere precedono un sorso pieno e strutturato, dotato di ottima progressione, tannini fittissimi e notevole lunghezza. Ancora giovane, evolverà per molti anni.

Taurasi Docg Riserva Poliphemo 2015 – Luigi Tecce
E’ un Taurasi che si esprime in maniera diretta con schiettezza e naturalità. Al naso riscontriamo profumi di frutta rossa, un tocco di prugna matura e fiori secchi con la rosa in primo piano. E’ robusto e carnoso, ma anche vivo, acido, slanciato e ricco di energia.

Taurasi Docg 2010 – Perillo
Siamo di fronte all’ennesimo grande rosso di Michele Perillo. E’ fine, armonico e complesso all’olfatto con frutti di bosco, erbette aromatiche, spezie dolci, scorza d’arancia, un piacevole tocco affumicato e una nota balsamica. In bocca sfodera una spiccata acidità, intensità, sapidità e grande lunghezza. Compatti e setosi i tannini. La ricchezza di sfumature e l’avvincente progressione rendono unica l’esperienza sensoriale.

Taurasi Docg 2015 – Pietracupa
E’ elegante con sentori di piccoli frutti rossi, prugna, sottobosco, erbe officinali e un cenno balsamico. Il sorso è fresco, disteso, vellutato, ben equilibrato e lungo. Riesce a coniugare molto bene nerbo e finezza.

Irpinia Campi Taurasini Doc Ion 2017 – Stefania Barbot
Si caratterizza per un naso di piccoli frutti maturi, leggere note floreali e cenni speziati al quale fa seguito un palato vivo, articolato, moderatamente tannico e lungo che chiude su note fruttate. E’ una versione di Aglianico piacevole e un po’ più immediata.

Taurasi Docg Riserva La Loggia del Cavaliere 2014 – Tenuta Cavalier Pepe
Un quadro olfattivo di netta impronta balsamica è dominato da profumi di ginepro che spiccano su un sottofondo di frutta e spezie. Il gusto è pieno, morbido, avvolgente e molto lungo con tannini robusti, compatti e smussati. Ottimo l’equilibrio.