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La degustazione

Cantine San Marzano svela Sessantanni 2014 ed Edda 2016 – I NOSTRI ASSAGGI

23 Maggio 2017
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di Annalucia Galeone

Nel 1962, sedici famiglie di vignaioli si unirono per fondare cantine San Marzano, una delle realtà più importanti e lungimiranti nel panorama economico pugliese.

Oggi i soci sono 1.200. Nel tempo hanno avuto la capacità di saper stare al passo con i tempi per essere interpreti dei cambiamenti del comparto vitivinicolo. Gli ettari vitati sono 1.500: 80% a bacca rossa (40% primitivo), 20% a bacca bianca. La produzione del primitivo di Manduria costituisce il 20% della Doc. Il 20 maggio a Borgo Egnazia sono state presentate ad una platea di giornalisti, due anteprime: Sessantanni 2014 e Edda 2016. Hanno partecipato il presidente Nicola Cavallo, il direttore commerciale Mauro di Maggio, il responsabile alla Comunicazione Luca Maruffa e Alessia Borrelli relatrice della Fondazione Italiana Sommelier.

Edda, ovvero lei dal dialetto locale, è un bianco ambizioso in una terra di rossi. Un vino gioioso e curioso. E' prodotto in un vigneto di 6 ettari, a Monteparano presso l'azienda Li Marini. Un blend composto prevalentemente da uve Chardonnay, a seconda dell'annata si utilizza il Minutolo, il Moscatello Selvatico o la Passulara. Il colore è oro verde, brillante, all'olfatto note floreali, di zenzero e mele candite, al palato sapido, fresco, note balsamiche e mentolate.

La prima bottiglia di Sessantanni nasce nel 2003, dalla vendemmia del 2000 da una idea del presidente Cavallo deciso a recuperare e tutelare i vecchi alberelli. Un successo consolidato. La 2014 sarà in commercio tra un mese. In degustazione anche le annate 2006/2009/2011 in abbinamento con un cioccolatino fondente a base del vino Sessantanni.

Un altro importante tassello si è aggiunto con l'acquisto di Masseria Samia a Torricella in località Torre Ovo. Una tenuta di 100 ettari, poco distante dal mare, destinata all'accoglienza e alla micro sperimentazione in collaborazione con l'Itis Basile/Caramia di Locorotondo per la riscoperta di vecchie varietà autoctone oltre a un frutteto, uliveto e flora mediterranea.