Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Chianti Classico Docg, i nostri migliori assaggi all’anteprima di Firenze

20 Febbraio 2014
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di Francesca Ciancio

Edizione Chianti Classico Collection 2014 archiviata. Le anteprime toscane proseguono, ma la sera è un buon momento per mettere ordine tra gli appunti e i pensieri.

Sono 270 i pensieri – quanti sono stati gli assaggi fatti alla Stazione Leopolda di Firenze (ammetto di aver saltato la Gran Selezione, altri 35 vini). Per fortuna Fabrizio Carrera si è limitato a chiedermi una Top 20 dei Chianti Classico assaggiati.



CHIANTI CLASSICO 2012 DOCG

Inizio dal 2012, in gran parte campioni di vasca. Annata fresca, che ha preso il via con una fortissima siccità, per poi riequilibrarsi grazie a piogge abbondanti ad agosto. Il risultato finale sono vini piuttosto freschi ed eleganti, che giocano meno sulla potenza



Bibbiano: bel colore intenso, naso elegante tra frutti e fiori, sambuco,  erbe secche, in bocca cupo e affascinante, speziato e aromatico, rabarbaro chiodi di garofano, già piuttosto complesso.


Fattoria San Giusto a Rentennano: naso ancora un po' chiuso, ma che lascia presagire sentori intensi e complessi, il frutto austero e affascinante,  bocca molto bella, di prugna, mora, fiori secchi, una beva dritta e fresca, un vino “antico”.



Rocca di Castagnoli: piuttosto intenso già nel colore, un 'interpretazione moderna ma non per questo banale, erbe secche, fiori, petali di rosa, in bocca speziato, legno ancora poco equilibrato e tannini scalpitanti, indubbiamente vivo.



Rocca di Montegrossi: naso non pulitissimo ma intrigante, austero e affascinante, ricco senza essere grossolano, in bocca molto suadente, con bei tannini setosi acidità e lunghezza, persistente.

CHIANTI CLASSICO 2011 DOCG

Annata segnata da una grande ondata di calore piombata all'improvviso. Fino a quel momento l'andamento era stato piuttosto equilibrato. I vini in effetti peccano spesso di eccessivo calore dovuto all'alcol, oppure, a causa forse di vendemmie anticipate, di una non piena maturazione, con il risultato di avere beve alcoliche al primo impatto e poi un po' magre sul finale.



Castello d'Albola: naso di viola e rosa con accompagnamento di frutta rossa, spezie, rabarbaro, sambuco, chiodi di garofano, una leggera nota dolce, in bocca sottile ma non magro, lungo e teso, alloro e erbe aromatiche, persistente.



Castello della Paneretta: naso molto sfaccettato, intenso, frutta rossa e canfora; in bocca coerente ed equilibrato, un pelino meno intenso del naso ma comunque un vino dal carattere deciso.



Cigliano: naso profondo e un po' cupo, ma molto intenso, frutta rossa molto vivace, piglio alcolico deciso; in bocca molto croccante, vinoso, frutta viva, quasi polpa in bocca, fresco e bella acidità.



Poggerino: naso di arancia e pepe, mentolato ed erbe aromatiche, sottile ma intenso,naso di canfora; bocca molto bella piena e vivace, spezie, erbe secche, macchia mediterranea, lungo, bella beva che spinge a diversi calici. Tra i migliori.



Querciabella: primo naso un po' evanescente, poi viene fuori la prugna e la rosa, diventa elegante e intenso, con una trama antica; in bocca colpisce per la tessitura sfaccettata, lunghezza e sapidità, acidità di tutto rispetto.



Val delle Corti: naso equilibrato e delicato, viola e rosa e in fondo la frutta, leggero chiodo di garofano; l'entrata in bocca è elegante, tannini già belli e lievi, grande acidità e freschezza, semplice pur nella sua complessità, chiusura di sottobosco e tabacco dolce.



CHIANTI CLASSICO RISERVA 2011 DOCG

Caparsa Doccio a Matteo: vino ancora giovanissimo, naso di bella freschezza, frutta rossa viva; sensato in bocca, centrato, croccante, finale appena un po' rustico che gli da un piglio di carattere, piacevolissimo per un bicchiere dietro l'altro.



Fattoria San Giusto a Rentennano-Le Baroncole: accenno di volatile al naso, fondo scuro  e affascinante, petali appassiti ed erbe secche, liquirizia amara, bocca sapida, un vino di corpo, lungo, appagante, mentolato, finale di  erbe aromatiche.



Val delle  Corti: la freschezza marca subito il naso, con scorza di arancia e pepe bianco e rosa; bel dosaggio del legno, un vino limpido e vivace, la speziatura torna in bocca, finale lungo e grafitico, polpa presente fino alla fine, elegante senza essere “spocchioso”.

CHIANTI CLASSICO 2010 DOCG

Millesimo reso interessante dall'alternanza delle condizioni meteorologiche, con temperature quasi sempre sotto le medie stagionali, con un inverno degno di questo nome e un'estate non torrida. I vini ne guadagnano in freschezza e in potenziale longevità.


Fontodi: naso intrigante ed elegante, frutta e note terrose, sentori antichi di fiori appassiti; in bocca pieno, fresco e sapido, spezie e pepe, tannino ancora non calibrato, bella lunghezza, mirto, polvere di caffè sul finale.



Il Barlettaio: bel colore ancora violaceo, naso intrigante di fiori e frutta rossa, leggera speziatura, ma anche mirto e camomilla, confetto; fresco in bocca, bei tannini, lungo con finale di scorza d'arancia, ancora il mirto, beva di corpo senza risultare pesante.



CHIANTI CLASSICO RISERVA 2010 DOCG

Caparsino-Caparsa:  rubino granato di buona intensità e brillantezza; intenso e ricco di carattere con note di bacche rosse e tabacco a fare da spalla alle note complesse delle erbe secche e della liquirizia; bocca cupa e possente con tannini ben addomesticati, anche se molto presenti, bella acidità e lungo finale che lascia spazio alla polpa fruttata.



Fattoria di Lamole (Antico Lamole) – Castello delle Stinche: al naso una leggera riduzione che non compromette la complessità evidente al naso; vino di un bel rubino granato; abbastanza intenso e molto tipico con note di erbe secche e tabacco, frutta rossa fresca; bocca più sapida e pungente che realmente portentosa, tannini fini, acidità spiccata e lungo finale raffinato e molto equilibrato.



CHIANTI CLASSICO 2009 DOCG

Inverno mite ma seguito da una primavera di abbondanti piogge che ha comportato un veloce sviluppo delle piante. L'estate calda, ma con buone escursioni termiche hanno rimesso in equilibrio il vigneto. La maturazione ottimale delle uve ha messo d'accordo un po' tutti, così come sulle complessità aromatiche.



Castello di Cacchiano: naso di un leggero sentore animale, ma per niente fastidioso, un vino sanguigno, rustico e invitante;  in bocca bella polpa di frutta, non troppo alcolico, finale non lunghissimo, ma avvolgente.



CHIANTI CLASSICO RISERVA 2009 DOCG

Castello della Panaretta: naso di spezie e cuoio, elegante e affascinante, di rosa appassita, in bocca coerente con il naso, fresco. Colore rubino brillante molto vivo e giovane; colpisce anche per note di petrolio accompagnate da sentori di mammola; bocca potente e consistente, quasi masticabile, con tannini molto fitti ma morbidi, molto lungo, grande futuro.



Riserva Poggio delle Rose – Castell'in Villa: rubino granato e brillante, intesnso al naso e aperto con note calde dell'annata (frutta sotto spirito e erbe secche), seguono il tabacco e i fiori secchi a dare complessità; potente e ricco al palato con tannini solidi a fare da spina dorsale, molto lungo e di carattere.