Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Cinque etichette marchigiane “intriganti”

14 Giugno 2012


I vini degustati 

Vini di una sessantina di aziende marchigiane, in degustazione nei convivi del 67° Congresso Nazionale Assoenologi svoltosi a bordo della Costa Atlantica e conclusosi alcuni giorni fa.

Le etichette più cliccate al desk dei vini indicano la prevalenza per le cantine storiche (Umani Rocchi, Garofoli, Sartarelli, Tenuta Cocci Grifoni, Terre Cortesi Moncaro, Bucci) ma non sono mancati gli apprezzamenti anche per i nuovi emergenti. Ecco le schede di alcuni tra i più intriganti vini degustati:

Vecchie Vigne Casal di Serra Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc 2009 Classico Superiore Umani Ronchi
Il bellissimo colore, paglierino luminoso dai vivaci riflessi verdognoli e la sontuosa grassezza, anticipano un ampio bouquet di ginestra, camomilla, albicocca matura, ananas e pesca. Con piacevoli sentori di menta selvatica, salvia e nocciola. In bocca colpisce per la sua eleganza: asciutto e fresco con un’acidità che si bilancia perfettamente nella morbidezza dell’alcool. Lungo finale sapido. Abbinamenti carne bianca arrosto, pesce arrosto, paste ripiene.

Vigna Messieri Doc Rosso Piceno Superiore 2007 Tenuta Cocci Grifoni
Frutto e spezie in poderoso e intensissimo accordo. Acidità animosa con sventagliate note mentolate. Potente il filone aromatico speziato. Ottima la nitidezza enologica dell’esecuzione. Al profumo chiara è un’altra sua dote: un’evidente morbidezza con pronunciata dolcezza balsamica  del suo gusto  che rende ai sensi  fruttuosa la sua  fittissima polpa. Unione di suadenza  e possanza che rende questo viuno di una chiara virtù di grande maturità.

Il Lacrima di Morro D’Alba Superiore  2010  Azienda Mario Lucchetti
Color di un lucente rubino e unghia porpora, tannino che reca architrave in struttura e sapidità alla sua fonda nera, monumentale, voluminosità e maestosità di mora. Con una fragranza e una nettezza non acetosa di questo frutto assolutamente superiore. Fragrante, lindo mentoso, netto, di inaudita potenza e di novità olfattiva pressoché pura, si rivela per fittezza, persistenza e  vivacità ultra polposa ancor più per la dovizia tecnica e per  l’integrità della sua trasformazione. Vino da 90

Rosso Piceno Superiore 2008 Tenuta  De Angelis di Castel di Lama
La sua corposità superiore, tale la proietta sin dal colore: un Bordeaux che per fittezza non traspare, e per morbidezza nel viola diffonde le sue più profonde sfumature. Il profumo intenso, spesso, porge note di frutto maturo e balsamiche spezie di nitidezza e potenza superiori. Eccellente la rotondità al sapore, gusto che trova il suo mélange di frutto di visciola, di grande integrità ossidativa residua, avvolto in una ventosa vena di spezie.

San Martino Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc 2010. Verdicchio 100% Azienda Roberto Venturi di Castelleone di Suasa
Gran naturalità di frutto, fresca e densa. Al naso è intenso con prevalenza floreale di biancospino, acacia e giglio, seguita da interessanti note fruttate espressione di grande equilibrio fra parti morbide e parti acidamente vive con l’alcol che avvolge in dense e potenti  pieghe di glicerina. In bocca aromi netti  di pesca bianca e mela. In un varietale di raro turgore e nitore. Secco ma abbastanza caldo, di buon corpo ed equilibrio e prevalenza di componenti morbide in un  finale lungo e persistente.

Stefano Gurrera