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La degustazione

Contrade dell’Etna 2017, i nostri assaggi/2

09 Aprile 2017
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di Federico Latteri

Continua la nostra carrellata di assaggi di Contrade dell’Etna, edizione 2017.

Vi abbiamo raccontato la prima parte del nostro “viaggio” (leggi qui). Oggi continuiamo con altre aziende

Girolamo Russo
Ottimi i campioni dei tre vini ottenuti da singola contrada. L’Etna rosso Feudo di Mezzo mostra ricchezza di profumi, consistenza, tannini molto ben estratti e grande persistenza. L’Etna rosso Feudo è un’esplosione di frutta rossa e frutti di bosco. In bocca ha buona freschezza e tannini potenti. L’Etna rosso San Lorenzo è forse il vino che ci ha colpito di più. Complesso, variegato, presenta un sorso fresco, completo e lunghissimo.

Graci
La nota più importante emersa dall’assaggio delle etichette dell’azienda Graci è il profilo fine dei vini, anno dopo anno sempre più evidente. L’Etna bianco Arcuria è pulito e compostissimo al naso e fresco al palato. L’Etna rosato si distingue per fragranza e dinamicità. L’Etna rosso Arcuria offre un profilo olfattivo elegante e un sorso incisivo, ricco di energia, con tannini molto ben estratti. L’Etna rosso Feudo di Mezzo è un po’ più consistente. Ottima la qualità della componente tannica e la persistenza. Il Contrada Barbabecchi mostra già il suo carattere montano. E’elegantissimo, affascinante, ricco di sfumature floreali, provvisto di un grande allungo. Sarà anche in questo millesimo un vino da ricordare.

Gulfi
Il Reseca, unico campione degustato, è un vino di notevole consistenza. Ha un naso ricco e complesso ed un sorso ampio, di buona freschezza, dinamicità, con tannini robusti e notevole persistenza. E’ evidente l’alta qualità della materia prima che con il tempo mostrerà tutte le sue potenzialità.

I Custodi delle Vigne dell’Etna
Due i campioni degustati più qualche vino di un’altra annata. Qualità, personalità e forte legame con il territorio son gli elementi che caratterizzano i prodotti di quest’azienda. L’Etna rosato Alnus presenta un colore più scarico del solito. E’ fresco, sapido, piacevole. Consistente e importante il campione di vasca che diventerà un Etna rosso di alta gamma. Presenta ottima acidità, ricchezza di frutto, tipicità e tannini molto ben estratti. L’Etna rosso Pistus 2015, piacevole e ben fatto, offre un sorso energico e lineare. Freschissimo, verticale, ma anche particolarmente ricco sia dal punto di vista olfattivo che gustativo l’Etna bianco Ante 2015. Il Vinujancu 2015, da Gewurztramirer, Riesling e varietà autoctone, ha un profilo aromatico più evidente rispetto alle annate precedenti e una grande persistenza. 

Irene Badalà
Continua il trend positivo di questa piccola azienda con vigneti in contrada Santo Spirito a Passopisciaro. L’Etna bianco ha un naso pulito, varietale, seguito da una bocca molto fresca, sapida, articolata, dotata di notevole progressione. L’Etna rosso si caratterizza per il frutto ben delineato e per un sorso ampio, giustamente astringente, che con il tempo perderà qualche piccola spigolosità presente al momento.

Monterosso
Si tratta di una giovanissima azienda costituita da tre ragazzi pieni di entusiasmo, intraprendenza e attaccamento alla propria terra. L’Etna bianco Crater ha una marcata impronta vegetale al naso e in bocca è fresco e consistente. L’Etna rosso Sisma è floreale, di buona eleganza, dinamico, sapido e molto lungo. Buona la definizione degli aromi e l’estrazione dei tannini nel Magnitudo 2015, vinificato in anfora.   

Palmento Costanzo
E’ un’azienda di contrada Santo Spirito nata da un progetto molto interessante che ha saputo integrare alla perfezione storia, tradizione, innovazione e natura. L’Etna bianco Bianco di Sei propone un profilo intensamente fruttato al naso. In bocca ha buona acidità e ottimo impatto aromatico. L’Etna rosso Mofete è pulito, ricco e dotato di ottima corrispondenza gusto-olfattiva. L’Etna rosso Nero di Sei è profondo all’olfatto dove è presente una componente lavica molto tipica. Al palato ha buona struttura, progressione e tannini di qualità ben presenti.

Passopisciaro
L’assaggio dei campioni conferma l’alto livello di tutta la gamma. La qualità media riscontrata è tra le migliori. L’Etna rosso Passorosso è il solito modello di tipicità. Territoriale e davvero ben fatto. Il Contrada R è freschissimo, verticale, con tannini di prim’ordine. Il Contrada S è energico, lavico. Il Contrada G è ricco, ferroso, dotato di tannini robusti. Il Contrada P è il più materico, di grande persistenza. Il Contrada C si distingue per il fine profilo aromatico. Un’affascinante rassegna di territori etnei.

Piano dei Daini
Sta bruciando le tappe la cantina di Sofia e Concetto Bosco. Ottima la qualità raggiunta in pochissimo tempo. L’Etna bianco Piano dei Daini è elegante, fresco, con un finale lungo e sapido. L’Etna rosato Piano dei Daini, uno dei migliori da noi degustati, offre un colore particolare, cipria molto scarico. Si caratterizza per la notevole tensione gustativa che riesce a creare. Piacevolissimo. L’Etna rosso Piano dei Daini è molto pulito al naso e in bocca mostra ottima progressione, bevibilità e lunghezza. Complesso, variegato e profondo l’Etna rosso Vigna Vico. E’ ampio e incisivo al palato con freschezza, tannini di notevole qualità e lunghissima persistenza. Di importanti prospettive.

Pietradolce
Conferma la qualità di sempre l’azienda della famiglia Faro. L’Etna bianco Archineri presenta intense note di pietra focaia al naso. Segue un sorso freschissimo, scattante e molto lungo. Sapido e ricco al palato l’Etna rosato, completo l’Etna rosso. L’Etna rosso Santo Spirito è profondo, complesso, provvisto di tannini di qualità. L’Etna rosso Rampante ha una notevole acidità, è verticale, di grande ricchezza aromatica. Crescerà molto nel tempo. L’Etna rosso Vigna Barbagalli è il fuoriclasse di sempre, intenso, floreale, con un palato in cui la successione delle sensazioni crea un percorso avvincente. Esprime ancora una parte del suo potenziale, ma siamo sicuri che darà risultati di livello molto alto. 

Siciliano
Due i campioni assaggiati di questa piccola realtà di contrada Marchesa, la cui filosofia produttiva si basa sulla naturalità di espressione dei propri vini. Il Carricante Nonna Aurelia, ancora in maturazione in tonneau, ha un naso intenso di frutta gialla e un palato di buona struttura già indirizzato verso un ottimo equilibrio. L’Etna rosso Torrettanera esprime all’olfatto con immediatezza la fragranza e la piacevolezza della frutta fresca. Segue un sorso pieno e lungo.

Tenuta Benedetta
L’azienda del toscano Daniele Noli presentava vini originali, ognuno dei quali proveniente da uno dei tre vigneti di proprietà. L’Etna bianco Vigna Mariagrazia è pulito e piuttosto elegante all’olfatto. In bocca è consistente e, alla stesso tempo, scattante. Il Vigna Laura, da uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, è complesso, ricco, lungo. Ancora giovane, in questa fase è più materico che dinamico. Il Vigna Benedetta, da Sangiovese, è un po’austero e si caratterizza per la prorompente acidità. 

Tenuta di Aglaea
Stanno acquisendo un profilo sempre più delineato i vini di Anne-Louise Mikkelsen. Abbiamo degustato un campione denominato semplicemente Anteprima. Molto pulito al naso, tipico, fresco, con ottima ricchezza gustativa, tannini ben estratti e notevole lunghezza. Ha bisogno di tempo per esprimersi, ma lascia già intravedere l’ottima qualità della materia prima. L’Aglaea 2014, rosso da uve Nerello Mascalese, è intenso, fruttato, speziato e persistente. Di notevole livello l’Etna rosso Contrada Santo Spirito 2015, una piacevole sorpresa. Territoriale, di grande eleganza, fine, ricco di energia, provvisto di tannini vellutati. Ottime la progressione e la lunghezza. Accarezza il palato, è incisivo e delicato nello stesso tempo. Uno dei migliori vini degustati a Contrade dell’Etna 2017.

Terre dei Modica
Si tratta di un’azienda che possiede vigneti in contrada Sciaranuova nel territorio di Randazzo. L’Etna bianco, la cui vinificazione prevede anche la fermentazione malolattica, presenta una buona struttura ed una morbidezza maggiore rispetto alla media della tipologia. L’Etna rosso è abbastanza fine e fresco. Buona la ricchezza del frutto e l’identità territoriale.

Tornatore
Senza sosta i progressi dell’azienda del Cavaliere Francesco Tornatore. Si lavora incessantemente per migliorare la qualità curando ogni piccolo dettaglio sia in vigna che in cantina. Fine all’olfatto con note vegetali e fruttate l’Etna bianco Pietrarizzo. Al palato è molto fresco, articolato e dotato di un lungo finale. L’Etna rosso Pietrarizzo ha un naso intenso e nitido nel quale il frutto è messo a fuoco molto bene. In bocca è completo, con tannini ben estratti, ancora un po’ scalpitanti e notevole persistenza. Entrambi i campioni degustati sembrano avere ottime prospettive di crescita.

Vini Ferrara Sardo
Schietto e diretto. Così si può definire ‘Nzemmula, il vino di Bruno Ferrara Sardo. Propone profumi intensi e fruttati seguiti da un sorso dal profilo sobrio e lineare con buona acidità, tannini ben estratti e ottima persistenza. Trasmette le caratteristiche del territorio da cui proviene in maniera molto spontanea.