Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Etna Bianco o Fiano di Avellino? Nel tasting alla cieca anche i produttori rimangono spiazzati

17 Aprile 2019
etna_e_fiano_5 etna_e_fiano_5


(Stefano Di Marzo, Federico Latteri e Antonio Benanti)

Cronache di Gusto ha organizzato due masterclass che hanno messo a confronto i vini dell’Etna con il Barolo e con il Fiano di Avellino. 

Dopo la prima degustazione alla cieca tra Etna Rosso e Barolo, si è tenuta, sempre a Villa Neri, a Linguaglossa in provincia di Catania, la seconda degustazione. Questa volta, il confronto è stato tra i bianchi, Etna Bianco e Fiano di Avellino dell’annata 2016. I risultati? Ancora più sorprendenti, con una difficoltà maggiore nella riconoscibilità, forse per via dell’annata, che ha reso estremamente complessa la distinzione dei vini delle due tipologie. Quindici i vini degustati nel corso della masterclass condotta da Federico Latteri. Quale l’Etna Bianco? Quale il Fiano di Avellino? A chiederselo gli stessi presidenti del rispettivi consorzi, Stefano Di Marzo (Consorzio Vini d’Irpinia) e Antonio Benanti (Consorzio Etna Doc), insieme ai produttori presenti in sala e al pubblico di addetti ai lavori.

“Oggi ci sono 114 aziende che imbottigliano – ha affermato Di Marzo – e produciamo circa 2 milioni e mezzo di bottiglie di Fiano per un bianco austero che ha assunto una connotazione di internazionalità, connotandosi per equilibrio, freschezza e acidità; la 2016 è una annata classica da Fiano. Come Consorzio lavoriamo molto sulla promozione e a maggio ricorre l’evento Ciak Irpinia con cui presentiamo al pubblico l’ultima annata”. Sulla presentazione dell’Etna Bianco e sul futuro che potrebbero avere sull’Etna, il presidente Antonio Benanti ha affermato: “Il futuro dei vini etnei a bacca bianca sta cambiando, negli ultimi tre anni sono cresciuti gli ettari vitati e il numero di bottiglie di Etna Bianco Doc. Buona parte degli ettari impiantati di recente sono di Carricante e questo fa sì che la produzione possa crescere.  Possiamo affermare che sul vulcano nulla è un azzardo se non i vini passiti. Bisogna però dire che il disciplinare è ancora un po’ troppo permissivo per le varietà non autoctone e mi auguro che la percentuale di Carricante coltivata possa crescere”.

I vini degustati si caratterizzano per comuni freschezza e mineralità, forse un po’ più decisa, quest’ultima, nel caso dell’Etna Bianco e per la capacità di dare espressioni un po’ diverse in base alle diverse zone di provenienza all’interno dell’area di denominazione. Sullo spettro aromatico, l’Etna Bianco presenta al naso una parte floreale (fiori gialli, di campo, ginestra), note di erbe aromatiche. Qualche volta, a seconda delle tecniche di vinificazione, può avere note di pera e mela matura. Ma spesso emergono note fresche di mela verde. Anche il Fiano presenta una parte floreale spiccata che tende ai fiori gialli, ma, a differenza dell’Etna, mostra una componente fruttata volta ai frutti gialli, all’albicocca, alla pesca gialla. Più verticali gli Etna e più larghi al palato, con una maggiore intensità gustativa i Fiano.  Le differenze, solitamente, sono più facili da cogliere, quando i vini iniziano ad evolvere perché gli Etna Bianco iniziano a sviluppare sentori di idrocarburi, di erbe officinali, mentre i Fiano delineano chiare note affumicate. Una facilitazione quest’ultima, che non si è presentata durante la masterclass perché i vini degustati, alla cieca, erano dell’annata 2016, peraltro ottima e di grande equilibrio per entrambe le denominazioni.

Difficile per i partecipanti, seppur esperti del settore, riconoscere i vini degustati, tanto che non sono mancati errori nel riconoscerli e piacevoli sorprese.

I vini degustati

FIANO DI AVELLINO

  • Fiano di Avellino -Tenuta del Meriggio
  • Fiano di Avellino Ape – Petilia
  • Fiano di Avellino – Rocca del Principe
  • Fiano di Avellino – Contrada Vini
  • Fiano di Avellino Pietracalda – Feudi Di San Gregorio
  • Fiano di Avellino Brancato – Tenuta Cavalier Pepe
  • Fiano di Avellino Ex Cinere Resurgo – Terredora
  • Fiano di Avellino – Tenuta Sarno

ETNA BIANCO

  • Etna Bianco superiore VignadiMilo Caselle – I Vigneri
  • Etna Biancco Ante – I Custodi delle Vigne dell'Etna
  • Etna Bianco A'Puddara – Tenuta di Fessina
  • Etna Bianco – Tenuta delle Terre Nere
  • Etna Bianco N'ettaro – Masseria Setteporte
  • Etna Bianco Nenti – Cantine di Nessuno
  • Etna Bianco Superiore – Barone di Villagrande

F.L.