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La degustazione

Il tour de le Famiglie Storiche dell’Amarone finisce a Roma: ora occhi puntati sul 2022

06 Dicembre 2021
Amaroni_frontale Amaroni_frontale

di Fabiola Pulieri

L’associazione delle Famiglie Storiche dell’Amarone dopo Verona e Milano ha fatto la sua terza ed ultima tappa del 2021 a Roma, a Villa Laetitia, di proprietà della famiglia Fendi Venturini, per presentare i dati di un anno che sta per concludersi sotto il segno della ripresa in attesa di un 2022 in cui si torni a guardare oltre confine.

Già a settembre le Famiglie Storiche dell’Amarone si erano riunite a Verona per presentare alla stampa il docufilm “Le Famiglie Storiche – Un racconto sull’Amarone” per incontrare sommelier e appassionati in un banco d’assaggio e una Masterclass ottenendo un gran successo. Lo stesso è accaduto per la serata romana esclusiva che si è tenuta con un walk around tasting nel Giardino d’Inverno dove è avvenuta anche la proiezione del docufilm e una successiva cena, firmata dallo chef Domenico Stile, dedicata alla stampa di settore nel ristorante interno, lo stellato Enoteca La Torre, Stella Michelin dal 2010 e 3 forchette del Gambero Rosso. Le Famiglie Storiche è l’Associazione nata nel giugno del 2009 dall’unione di 10 storiche cantine della Valpolicella che oggi conta 13 soci, tutte prestigiose aziende vitivinicole da generazioni: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato. L’idea di fondare un’associazione che riunisse diverse aziende produttrici dell’Amarone venne per primo a Sandro Boscaini, oggi presidente della Masi e Cavaliere del Lavoro, nel 2009 appunto. Il desiderio era quello di condividere un pensiero comune cioè cercare di raccontare al mondo un grande vino, importante e speciale, un vino prezioso e il suo territorio vocato, la Valpolicella, ricco di antichità, tradizione, ospitalità ed eleganza. Un vino prodotto con arte e secondo i principi sani e buoni espressi da ciascuna delle singole Famiglie. La nascita dell’associazione ha rappresentato dunque un’azione comunicativa comune e sinergica finalizzata a dare all’Amarone la visibilità che meritava e che le azioni individuali non avrebbero avuto la forza di trasmettere.

Dopo la pandemia le Famiglie Storiche hanno ripreso la loro attività a pieno nel corso della primavera 2021 con un percorso didattico di degustazioni sull’Amarone, realizzate in video conferenza, guidate da Nicola Frasson. Anche all’estero, a Monaco e Amburgo e in Svizzera a Zurigo, sono state organizzate degustazioni in collaborazione con la rivista Vinum guidate rispettivamente da Claudia Stern e Sigi Hiss. Nella seconda metà dell’anno poi, con il miglioramento della situazione pandemica, sono ripresi gli eventi in presenza, con numeri consistenti: a giugno con l’organizzazione di una Masterclass rivolta agli studenti di Vinitaly International Accademy guidata da Alison Napjus di Wine Spectator; a ottobre con la partecipazione a Vinitaly Special Edition durante la quale è stata proposta una Masterclass guidata da Aldo Fiordelli e dedicata agli operatori internazionali presenti alla manifestazione. Dunque l’evento di Roma è stato un momento di ritrovo, di grande gioia e di saluti in attesa del 2022 che, confidando nel miglioramento della situazione pandemica, ripartirà per Le Famiglie Storiche soprattutto dall’estero. Nel primo semestre infatti, al di là del Vinitaly, in Europa si viaggerà verso la Germania, la Svizzera e i Paesi Scandinavi, nazioni che tradizionalmente apprezzano gli Amarone delle Famiglie. Nella seconda metà dell’anno invece si spera di poter tornare a frequentare i mercati asiatici e quindi organizzare attività promozionali in particolare con riferimento alla Cina. Le attuali 13 Famiglie rappresentano all’incirca il 15% della produzione di Amarone in Valpolicella, che annovera quasi 300 aziende produttrici. Dal 2010 inoltre Le Famiglie Storiche sono proprietarie de L’Antica Bottega del Vino di Verona, un locale-enoteca che affonda le sue radici nel lontano Cinquecento e che ancora oggi grazie alla sua storia, alla proposta gastronomica veneta e alla straordinaria carta dei vini resta un punto di riferimento per la città di Verona e per l’Italia oltre a essere riconosciuta a livello internazionale. Le Famiglie con questo “acquisto” si sono assunte la responsabilità di mantenere viva la tradizione e conservare l’Antica Bottega quale luogo d’incontro privilegiato per la degustazione dell’Amarone e non solo.
Nel 2020 sono state vendute 2,3 milioni di bottiglie di Amarone de Le Famiglie Storiche, dal valore medio di 35 euro/bottiglia, di cui il 36% destinate all’Italia e il 67% destinate ai mercati internazionali mentre nei primi dieci mesi del 2021 le vendite di Amarone hanno dato un forte segnale di ripresa: in Italia si parla del + 56% sul 2020 e del +17% sul 2019 (in pre-pandemia) e anche sull’export i valori sono positivi: + 48% sul 2020 e + 31% sul 2019, considerando come primi quattro paesi di destinazione Canada, Stati Uniti, Svizzera e i Paesi Scandinavi. Con queste cifre sembrano esserci dunque tutte le premesse per chiudere l’anno con numeri confortanti rispetto alle restrizioni di mercato create dalla pandemia e per sperare in una sempre maggior ripresa nel 2022.

I piatti degustati durante la cena preparata dallo chef stellato Domenico Stile: Antipasto: Uovo, taleggio di bufala e tartufo ai sentori di sottobosco

Primo Piatto: Risotto alla rapa rossa, Blu di Bufala, mela verde e arachidi tostate

Secondo Piatto: Manzo fondente, soffice di patate al Macis, riduzione all’Amarone e cavolo viola all’aceto di lamponi

Dessert: Cachi, castagne, yogurt e sablée al cacao e sale Maldon