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La degustazione

Il Vesuvio, il Giappone e i vini di Casa Setaro: le “Contaminazioni” della Cena in vigna

09 Settembre 2020
Paolo_De_Simone_Giuseppe_Molaro_Massimo_Setaro Paolo_De_Simone_Giuseppe_Molaro_Massimo_Setaro

di Marco Sciarrini

Alla Cantina Casa Setaro di Massimo e Mariarosaria Setaro, a Trecase in provincia di Napoli, l’appuntamento con la “Cena in vigna”, dal titolo “Contaminazioni”.

Un appuntamento che ha visto la partecipazione dello chef Giuseppe Molaro, già executive chef di Heinz Beck a Otemachi, Tokyo e il Pizza chef Paolo De Simone di “Storie di Pane” di Vallo della Lucania. La serata ha visto proporre tre delle eccellenze della Regione, Vino, arte del cucinare e artigianato locale, per celebrare la bellezza delle “contaminazioni”, unendo i saperi e i sapori dei territori vulcanici: da Tokyo al Vesuvio, si scoprono ingredienti, pietanze e vini, abbinati sapientemente tra loro attraverso un viaggio a tavola. La cantina sita alle pendici del Vesuvio, ha visto alternarsi le portate dello chef Giuseppe Molaro, che ha proposto un viaggio enogastronomico da Oriente verso Occidente, con al centro il Vesuvio, ed i vini di Casa Setaro. La serata inizia con un wine tour con aperitivo a base di pietanze “snack” in stile ZioMì, il popub di Molaro aperto con suo padre Mimmo, ed è proseguita con una cena seduta in cui sono serviti tre piatti di “Contaminazioni Restaurant”. E le delizie di Paolo De Simone.

(La bottaia)

La storia di Casa Setaro, da sempre a conduzione familiare, ha visto quattro generazioni che hanno dedicato la propria vita alla vite e al vino autoctono vesuviano. Dal 2005, le redini passano da Don Vincenzo, a cui è dedicato anche un vino, al figlio Massimo che, insieme a sua moglie Mariarosaria, crea l’attuale cantina, quattordici ettari vitati, moltiplicati attraverso il tradizionale metodo della propaggine, dalla pianta madre si dirama il ramo che originerà la vite-figlia, risalgono il vulcano fino a 400 metri dal livello del mare, che si ammira da lontano, a partire proprio dal “giardino” di casa. La cantina coincide infatti con l’abitazione di famiglia, una scelta e una dedica a quella che è più di una passione di famiglia. Tutto è coltivato in biologico, anche l’uliveto da cui si produce l’olio extravergine di oliva Casa Setaro, da monocultivar di Coratina. Le vigne sono prefillossera e si collocano su territori vulcanici dove utilizziano tecniche antichiche di allevamento come “o calaturo”, che consiste nel prendere un ramo della pianta, interrarlo per circa 70 centimetri di profondità asportando un anello di corteccia per creare una cicatrice dalla quale si formeranno le nuove radici. In questo modo sarà poi possibile separare il ramo dalla pianta madre e avere così una nuova pianta a piede franco con le medesime caratteristiche genetiche.

(Caprettone)

Dopo il brindisi di benvenuto con Pietrafumante, Caprettone Metodo Classico con la nuova etichetta che mostra una pietra vulcanica in braille, prende il via la cena in vigna che vede servire I Fritti di ZioMì, abbinati a Munazei Bianco Lacryma Christi del Vesuvio Doc e Campanelle Falanghina Igt Campania. Proseguendo si passa all’antipasto con Ricordo di pasta&fagioli con le cozze, Churros di pelle di pollo, Rolls di riso giapponese con sgombro marinato, Spigola marinata al pepe Sancho con Mayo al sedano e meringa al pomodoro, Pane e sorprese di Paolo De Simone “Storie di Pane” con l’Olio Extravergine d’Oliva Casa Setaro. Il tutto accompagnato dal Pietrafumante Caprettone Metodo Classico. Tra gli antipasti e primi è stato servito un sorprendente Bloody Mary in una chiave rivista con l’aggiunta della lavanda. Per primo viene servito un risotto pistacchio verde di Bronte e profumo di limone, abbinato ad Aryete Vesuvio Caprettone Doc 2018. Per secondo una Spigola con rucola selvatica, abbinata a Munazei Lacryma Christi Del Vesuvio Doc 2019. Per dessert crema di latte mango e passion fruit abbianato ad un Limoncello del Vesuvio. A conclusione della serata Massimo Setaro ha voluto far degustare “fuori sacco” il suo pluripremiato e fiore all’occhiello dell’Azienda il Fuocoallegro, un Piedirosso doc con affinamento in anfora e grandi botti di rovere francese. Un vino che rappresenta un po’ il cuore della produzione dei rossi di Casa Setaro.

(I vini della serata)

Le note di degustazione dei vini assaggiati

Munazei Lacryma Christi Del Vesuvio Doc 2019
100% Caprettone, allevato a guyot, a piede franco, produzione 250 sul livello del mare Bosco del Monaco nel Parco Nazionale Vesuvio. Vinificazione con selezione manuale delle uve e diraspatura e sgrondo del mosto fiore, fermentazione a temperatura controllata per circa 20 giorni. Affinamento in acciaio per 6 mesi e per altri 2 mesi in bottiglia. Color giallo paglierino con riflessi verdolini, fruttato e saporito, con note di fiori bianchi e agrumi, erbe aromatiche che virano su sentori balsamici. Al palato sapido con note fruttate e minerali, con buona freschezza e persistenza.

Campanelle Falanghina Campania Igt 2019
100% Falanghina, allevamento guyot, a piede franco, produzione a 250 sul livello del mare Bosco del Monaco, nel Parco Nazionale Vesuvio. Vinificazione selezione manuale delle uve, diraspatura e sgrondo del mosto fiore, fermentazione a temperatura controllata per circa 20 giorni. Affinamento in acciaio per 6 mesi e per altri 2 mesi in bottiglia. Colore giallo paglierino, al naso floreale e fruttato con sentori di ginestra e fiori bianchi, pesca gialla, e nuance di frutta tropicale e note di pietra focaia. Al palato fresco e lungo, con finale di sapidità marina. 

Pietrafumante Caprettone Spumante Metodo Classico 2017
Varietà questa confusa per anni con la coda di volpe, nel 2014 è stato inserito nel Registro nazionale delle varietà di vite, e deve il suo nome probabilmente alla forma del grappolo che ricorda la barbetta della capra, altra versione più romanzata e quella dell’esposizione dei terreni verso l’isola di Capri. 100% Caprettone, allevamento guyot, a piede franco. Zona di produzione 350 sul livello del mare Alto Tirone nel Parco Nazionale Vesuvio, su terreni di matrice vulcanica, ricchi di potassio e di microelementi, Vinificazione selezione manuale delle uve, diraspatura e sgrondo del mosto dopo 48 ore, fermentazione a temperatura controllata per 24 giorni, affinamento in bottiglia per 30 mesi sui lieviti, sboccatura in primavera dal 3°anno dalla vendemmia. Colore giallo paglierino brillante, con perlage fine e persistente, al naso, sentori floreali di ginestra e fiori bianchi, con note fragrati di pane e agrumi a polpa bianca ed accenni di crosta di pane. Al palato elegante e fresco, di grande struttura, con un lungo e persistente finale mineralità. 

Aryete Vesuvio Caprettone Doc 2018
100% Caprettone, allevamento guyot, a piede franco, produzione a 250-300 sul livello del mare, Tirone della Guardia, Parco Nazionale Vesuvio. Vinificazione selezione manuale delle uve, diraspatura e sgrondo del mosto fiore, fermentazione a temperatura controllata in anfora e tonneaux. Affinamento in anfora e tonneaux per 6 mesi e per altri 2 mesi in bottiglia. Colore giallo dorato brillante, complesso e ampio al naso note di ginestra e cedro, seguito da aromi balsamici e di macchia mediterranea. Al palato avvolgente, con una sapidità potente e una morbidezza accompagnata da una perfetta vena acida e sorso lungo, spiccano sapori fruttati e floreali.

Munazei Lacryma Christi Del Vesuvio Doc 2019
100% Piedirosso, allevamento guyot, a piede franco, zona di produzione 250-350 sul livello del mare Bosco del Monaco e Tirone della Guardia nel Parco Nazionale Vesuvio. Vinificazione selezione manuale delle uve, diraspatura e criomacerazione fino a 72 ore, fermentazione a temperatura controllata per circa 10 giorni. Affinamento in acciaio per 6 mesi e per 3 mesi in bottiglia. Color rosso rubino con riflessi violacei, al naso floreale con sentori di violette, fiori selvatici, piccoli frutti a bacca rossa, spezie, pepe nero e pietra focaia, al palato frutto croccante, equilibrato ed elegante, tannini ben integrati e sottili con un finale sapido.

Fuocoallegro Vesuvio Piedirosso Doc 2018
100% Piedirosso, allevamento guyot, a piede franco, produzione 300 sul livello del mare Tirone della Guardia, Parco Nazionale Vesuvio. Vinificazione selezione manuale delle uve, diraspatura e criomacerazione fino a 48 ore, fermentazione a temperatura controllata per circa 12 giorni, affinamento in anfora e botti grandi di rovere francesce per 12 mesi, riposa altri 2 mesi in bottiglia. Colore rosso rubino intenso con sfumature porpora, floreale e fruttato con sentori di gerani, sottobosco e piccoli frutti rossi maturi, con tabacco, spezie e note vulcaniche. Al palato il sorso è avvolgente, equilibrato, con tannino vellutato e bel finale lungo dove si ritrovano i sentori olfattivi.

Casa Setaro
Via Bosco del Monaco, 34 – Trecase (Na)
T. 081 8628956
www.casasetaro.it