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La degustazione

La cantina San Michele Appiano svela Appius 2014: “Un vino probabilmente irripetibile”

09 Novembre 2018
Appius_2014 Appius_2014

di Federico Latteri, Merano (Bz)

La Cantina San Michele Appiano, una delle più importanti realtà produttive dell’Alto Adige, ha presentato, in occasione del 27° Merano Wine Festival, Appius 2014, il bianco di punta della gamma aziendale nato nel 2010 e giunto alla sua quinta edizione. 

E’ un vino – come spiega il winemaker dell’azienda Hans Terzer – che ha l’obiettivo di esprimere ciò che di meglio ogni annata può dare. Altissima qualità, ma anche fedele rappresentazione del millesimo attraverso la cuvée creata secondo la sensibilità e la maestria del kellermeister. Un prodotto unico, sempre diverso, come la sua etichetta che, nel caso del 2014, raffigura la propagazione degli ipertoni, i suoni più nobili che uno strumento può produrre.


(Hans Terzer)

I giornalisti della stampa specializzata hanno potuto degustare e apprezzare per la prima volta questo grande bianco in occasione di una cena organizzata dalla Cantina San Michele Appiano, durante la quale alcuni vini particolarmente rappresentativi sono stati abbinati ai piatti dello chef stellato Herbert Hintner.

In apertura è stato proposto l’Alto Adige Bianco Vino del Centenario, blend di Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay, nato per celebrare i cento anni dalla fondazione avvenuta nel 1907. E’ pulito, fresco, piacevole e dotato di grande bevibilità. Non stanca mai.

Poi è stata la volta dell’Appius 2010, la prima edizione, oggi in splendida forma con un’integrità perfetta che fa immaginare una lunga evoluzione. Elegante e completo, presenta già una buona armonia che il tempo migliorerà ancora.

Il terzo vino della cena è anch’esso nato dalla volontà di Hans Terzer che, durante il lavoro di ricerca mirato a creare la cuvée per l’Appius, ha trovato qualche piccola quantità di vino meritevole, a suo parere, di essere imbottigliato separatamente. Nasce così il Sauvignon The Wine Collection 2015, un bianco unico, fine e complesso. Si caratterizza per la morbidezza e le note fruttate che sono più evidenti di ciò che di solito riscontriamo nei vini a base di Sauvignon, dove c’è una predominanza di sentori vegetali. Lunghissima la persistenza e notevoli le potenzialità evolutive.

Il momento clou è la presentazione dell’Appius 2014. E’ figlio di un’annata particolare, difficile a causa dei lunghi periodi di pioggia. Proprio per questo motivo il risultato è originale, probabilmente irripetibile. Il blend è stato fatto con 65 % di Chardonnay, 8 % di Pinot Bianco, 15 % di Pinot Grigio e 12 % di Sauvignon. Al naso presenta sentori di frutta secca, nocciola in particolare e caramello, poi comincia a venir fuori una nota di foglia di bosso. Segue un sorso morbido, intenso, equlibrato e persistente. Sarà interessante seguirlo nel tempo. L’obiettivo di avere un vino che sia specchio del millesimo è raggiunto, un’altra edizione che si aggiunge alle precedenti costituendo una “wine collection” che sarà fonte di piacere  e di interesse per tutti gli appassionati.

Alla fine della serata il dessert è stato accompagnato dal Gewurztraminer passito Comtess 2017.