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La degustazione

La nuova annata del Simpotica, tra scarpe e cioccolatini. La presentazione “diversa” a Milano

17 Dicembre 2015
Stefano_Garofano_con_clienti_e_titolare_di_Greymer Stefano_Garofano_con_clienti_e_titolare_di_Greymer

da Milano, Michele Pizzillo

Una boutique che vende scarpe, ubicata nel quadrilatero dello shopping del lusso di Milano, con al centro via Montenapoleone, è senza dubbio una location inusuale per presentare la nuova annata di un ottimo vino del Salento. 

La boutique è Greymer, in via Borgospesso; il vino è Simpotica, prodotto dalle cantine Garofano a Copertino, in provincia di Lecce. Le sorprese non finiscono qui. Perché con il caldo e sapido vino salentino sono stati serviti una varietà di cioccolatini prodotti da una delle aziende più interessanti nella lavorazione del cioccolato, La Perla di Torino, e, cioè, i tartufi. Un abbinamento eccellente, considerato che è molto difficile trovare sugli scaffali un vino che accompagni il cioccolato. “Ci siamo sorpresi anche noi – dice Stefano Garofano che con la sorella Renata porta avanti i vigneti e le cantine create da padre, Severino -. Della vasta gamma de La Perla abbiamo scelto il tartufo più che altro perché avvolto in una bella ed elegante carta nero-oro. E, invece, abbiamo scoperto che tartufo La Perla e Simpotica si sposano benissimo”. E, così, ancora una volta Severino Garofano offre una nuova change ai grandi rossi del Salento. Come enologo, infatti, è stato il primo, qualche decennio fa, a credere nelle potenzialità delle uve negroamaro vinificate in purezza con il vino lasciato a maturare in botti grandi, in barrique e in vetro.

Risultato? La creazione di grandi rossi per le più importanti cantine in attività nelle provincie di Lecce e Brindisi. Poi la svolta, impiantare un vigneto e vinificare le uve in una cantina di proprietà. Producendo vini che si possono classificare tra ottimi e grandi. Come Le Braci, un negroamaro in purezza prodotto solo nelle annate eccezionali: in commercio c’è quello del 2007, per il prossimo Vinitaly dovrebbe essere disponibile la vendemmia 2010. Poi c’è quello che i Garofano dicono che “si scrive Girofle e si legge Garofano”: uno splendido rosato da negroamaro veramente eccellente con il clou rappresentato dal chiodo, tanto per restare in tema, di garofano, una spezia forte dall’aroma penetrante, caldo e ricco; mentre il colore è rosso brillante con nuance granate.  Poi c’è Eloquenzia, altra ottima espressione del negroamaro, il “vitigno che è tutto un piacere”, dice Stefano Garofano fra il consenso generale degli invitati di Greymer. Dove Garofano ha proposto in degustazione solo Simpotica. Gli altri vini siamo andati a cercarli nei wine bar meneghini che utilizzano i prodotti della famiglia Garofano per la mescita. Una scelta quanto mai opportuna per quella che riteniamo una necessaria immersione nel negroamaro del”reinventore” del negroamaro, così dovrebbe essere definito Severino Garofano.

La missione milanese di Stefano è stata anche l’occasione per presentare la nuova denominazione e il logo dell’azienda Monaci, dalla contrata dove sono presenti vigneti e cantine, che diventa “Garofano. Severino Garofano vigneti e cantine” per “evidenziare ancora di più che la nostra è un’azienda famigliare: una famiglia che conosce molto bene il territorio e, nello stesso tempo, ha una vera e propria passione per il vitigno salentino per eccellenza”, dice Stefano che mentre riempie i calici, ne approfitta per rammentare che il feudo di Copertino è da sempre rinomato per la qualità dei vini che produce. Vini che allietavano sì la vita brillante di regine, principesse e uomini d’arme che dimoravano nello splendido castello eretto in centro città, ma alimentavano anche un buon commercio, a tutto vantaggio della comunità salentina.

E, poi, Simpotica nel nome richiama “i piaceri del convivio, del bere insieme”. Sottolinea Stefano: “nasce come vino che può racchiudere tutte la piacevolezza del condividere emozioni attorno ad un calice di negroamaro, un vitigno dalle caratteristiche uniche”. L’annata 2011, per esempio, si presenta con un colore rosso brillante e al naso si rivela con un’esplosione di profumi di frutta nera matura, belle note balsamiche e sottilissimi sentori di speziatura agrodolce; in bocca è caldo, rotondo, equilibrato al tannino morbido e ben integrato nel corpo del vino; e conclude con un buon gusto sapido e un lungo tratto aromatico.