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La degustazione

La Vernaccia di San Gimignano secondo Il Colombaio: “Un terroir straordinario”

29 Novembre 2021
Selvabianca_2020 Selvabianca_2020

di Michele Pizzillo

Se parliamo dell’azienda Il Colombaio di Santa Chiara, che si trova in quel di San Gimignano, è il caso di evidenziare che trattasi di una storia di famiglia, come ce ne sono tante nel mondo del vino, d’altronde.

In questo caso, però, mentre ascoltiamo il racconto di Giampiero e Stefano Logi, seduti ad uno dei pochi tavoli del milanese “bistRO di Aimo e Nadia” dove hanno voluto incontrare qualche giornalista per presentare le nuove annate della loro azienda, percepiamo che ci sono due aspetti che potrebbero essere molto interessanti. Come, per esempio, l’affermazione che “ci siamo fatti trascinare nel meraviglioso e complesso mondo del vino dall’entusiasmo di Alessio, appena intrapreso gli studi di enologia, che è il più piccolo di noi tre, perché, già vent’anni fa, intuimmo che ci fosse la possibilità di lavorare fianco a fianco e, contestualmente, vivere insieme la bellezza di un patrimonio unico come la nostra terra nonché, fare parlare alla Vernaccia di San Gimignano la sua lingua attraverso vini che sanno catturare la freschezza di un terroir straordinario”.

Questo ha comportato la scelta del massimo rispetto del vitigno e, quindi, di vinificare in purezza le uve Vernaccia per fare del vitigno il protagonista dei loro vini. E, infatti, le tre interpretazioni di Vernaccia – Albereta, Campo della Pieve, Selvabianca – sono tutte 100% Vernaccia di San Gimignano, ma con uve selezionate in vigne diverse, tutte di proprietà, a partire dall’appezzamento di tre ettari acquistato dal padre Mario agli inizi degli anni Cinquanta, sino ai 22 ettari odierni. Si tratta di tre vini con caratteristiche differenti conseguenza anche del metodo di affinamento utilizzato come i 24 mesi in barrique e tonneau più altri 7 mesi in cemento per l’Albereta; i 18 mesi in cemento per Campo delle Pieve e solo acciaio per Selvabianca che in un’interpretazione più moderna, è fatto con uve selezionate in più vigne. In questi vent’anni di presenza nel mondo del vino dei tre fratelli Logi, che sfruttano ancora l’esperienza di papà Mario (nel frattempo si è affacciata in azienda la nuova generazione con Filippo) e si avvalgono del contributo dell’enologo Nicola Berti, hanno lasciato parlare il territorio e diventare tra gli interpreti più autorevoli della Vernaccia di San Gimignano – unico bianco a docg in terra di grandi rossi -, tanto che ogni vendemmia riservano grandi sorprese ai consumatori. Sorprese che contribuiscono a rendere sempre più interessante questo eccellente vino bianco toscano che regge anche alcuni anni di invecchiamento senza privarsi di un qualche componente che ne fanno un vino molto richiesto da enotecari, ristoratori e appassionati di turismo enologico. E, per soddisfare le richieste di questi appassionati che affrontano anche lunghi viaggi per il piacere di degustare i vini presso chi li produce, i fratelli Logi hanno aperto le porte della propria azienda oltre ad aver trasformato un’antica pieve in Locanda dei Logi dove – dicono – “abbiamo allestito una sala pensata per fare assaporare al meglio il nostro vino. Le varie proposte di degustazione sono state pensate per permettere sia ai neofiti che agli enoappassionati di cogliere le particolarità dei nostri vini. Le degustazioni sono sia in italiano che in lingua inglese”. Qui, a fare compagna alla Vernaccia ci sono il Chianti Colli Senesi riserva docg, il San Gimignano rosso doc e il Bacicolo ottenuto da Cabernet franc in purezza. Tutti vini che i fratelli Logi hanno fatto degustare in occasione dell’incontro milanese.

Selvabianca Vernaccia di San Gimignano docg 2020

Vernaccia di San Gimignano in purezza per questo vino di colore giallo paglierino. Al naso si colgono note di erbe aromatiche, di frutta bianca matura e cenni di frutta esotica. In bocca è avvolgente con una sferzante acidità ben integrata ad una decisa sapidità. E’ un vino che regala molti sapori e, oltretutto, piacevoli e persistenti.

Campo della Pieve Vernaccia di San Gimignano docg 2019

Vernaccia in purezza per questo elegante vino di colore giallo paglierino con riflessi verdi e dal bouquet complesso e comunque di rara raffinatezza tra sentori floreali e fruttati e una delicata nota speziata. In bocca è vibrante di freschezza, di ottima struttura con una piacevole e delicata vena alcolica che conduce ad un finale con tratti mentolati. Affina 18 mesi in cemento.

Albereta Vernaccia di San Gimignano docg riserva 2018

Vernaccia di San Gimignano in purezza. Colore giallo paglierino con riflessi dorati. Il profumo è avvolgente con note fruttate ben armonizzate con sentori floreali, miele di acaia e la nota balsamica dovuta all’equilibrato affinamento in legno. In bocca è avvolgente, con una grande struttura sostenuta da un’acidità vibrante e vivace, una progressione gustativa che si amplifica a mano a mano che il vino invecchia. evidenzia. E’ un vino che sopporta anche un invecchiamento piuttosto lungo.

Chianti Colli Senesi docg Il Priore riserva 2017

90% sangiovese e 10% di canaiolo per questo elegante vino affinato 24 mesi in barrique. Il colore è rosso intenso con riflessi violacei. Al naso si presenta complesso con nota di visciola e pepe. In bocca è pieno, caldo, elegante con un tannino complesso e ben equilibrato.

Bacicolo Cabernet franc igt Toscana rosso 2018

Interessante espressione di Cabernet franc vinificato in purezza che alla degustazione si presenta con un bel colore rosso intenso. Il bouquet è complesso con sentori di erbe aromatiche in evidenza, sostenuta da una nota speziata. In bocca è caldo, strutturato, con tannini morbidi e ben equilibrati con la struttura de vino. L’affinamento del 70% del vino avviene in barrique di primo passaggio e il restante 30% in quelle di secondo passaggio.

Il Colombaio di Santa Chiara
Località San Donato 1 – San Gimignano (Si)
T. 0577 942004
www.colombaiosantachiara.it
info@colombaiosantachiara.it