Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Le birre con luppolo fresco: sorsate di “ghiaccio bollente”

23 Gennaio 2022
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di Simone Cantoni

“Harvest Beer”; ovvero birre prodotte con fiori di luppolo utilizzati, nel processo di brassaggio, entro pochi giorni dal prelievo nei filari.

Saltando insomma il passaggio dell’essiccazione e della trasformazione in formati diversi da quello del “cono” intero, così come ce lo regalano la pianta e la natura. È una delle (innumerevoli) modalità di valorizzazione di quei preziosi scrigni – veri giacimenti di aromi (coi loro olii essenziali) e di gusto (con le loro resine amaricanti – il cui aspetto, curioso e simpatico, ricorda la sagoma di una piccola pina: miniaturizzata, appunto; e ammorbidita, rispetto alla consistenza rigida delle sue squame legnose. E se qualcuno pensa che il palpito odoroso del luppolo “in piena fragranza” sia un tema esclusivamente estivo, ebbene sbaglia di grosso; in Italia uno dei momenti di più specifica focalizzazione dei risultati ottenibili applicando le virtù del “fresh hop” (definito “wet” se impiegato nel giro di 24 ore rispetto al distacco dai tralci) ricorre al contrario nel periodo invernale: evenienza del tutto logica, se si considerino, da un lato, i tempi di gestazione di una birra e, dall’altro, il fatto che il periodo di raccolta cade tra fine estate e prime battute autunnali.

IL FRESH HOP FESTIVAL
Di conseguenza, in Emilia (teatro di una delle esperienze più avanzate, sul suolo nazionale, in fatto di coltivazione, trattamento e commercializzazione del “tenace rampicante”: quella di Marano sul Panaro, in provincia di Modena, condotta da “Ihc-Italian Hops Company”), è durante gli ultimi giorni di novembre o i primi di dicembre che si celebra il “Fresh Hop Festival”, appuntamento tematico organizzato, di concerto, dalla stessa Ihc e da un locale che ha fatto del connubio tra “pinta” e gastronomia di qualità la propria missione, l’Arrogant Pub di Reggio Emilia. Il programma offre, annualmente, un ricco tabellone di “Harvest Beer” tricolori, da poter assaggiare in analisi comparativa; e dunque fornisce un’occasione speciale per “tastare il polso” – relativamente all’aspetto dei contenuti organolettici – a quel “cantiere aperto” che è rappresentato dalla luppolicoltura nel nostro Paese.

IL FESTIVAL 2021
L’edizione 2021, la prima dopo due anni di congelamento, si è svolta negli stessi locali dell’Arrogant; e ha visto in pista – in mescita alla spina – undici prodotti, firmati da dodici marchi, facenti capo a otto diverse regioni italiane: undici prodotti che abbiamo provato al bancone, in diligente sequenza. Beer Belly, Ammutinata. Birrificio con cucina a Modena, “Beer Belly” firma “Ammutinata”, un’American Lager da 5 gradi e 8, brassata con luppolo Crystal in versione “wet”, utilizzato un paio d’ore dopo il prelievo dal campo, mediante la tecnica di “hop back” (in trasferimento del mosto da bollitura a fermentazione). Colore dorato e aspetto pulito, la sorsata spicca per una vivida nota olfattiva di timbro floreale (peonia, caprifoglio) ed erbacea, nonché per una bevuta agevole, inclusiva di un finale volutamente morbido: senz’altro meno asciutto rispetto alla media della categoria d’appartenenza.

Birrificio del Forte, Fior di Noppolo
Marchio toscano di Pietrasanta (Lucca), il “Forte” spinge sulla leva vernacolare e sfrutta il termine “noppolo” (nient’altro se non il luppolo, nella parlata versiliese) per battezzare la sua “harvest”: un’American Ipa da 6 gradi, con Cascade (il grosso) più Columbus e Comet (in supporto), a loro volta in versione “wet”. La mescita consegna una massa liquida ambrata, dai profumi fruttati (papaya, mango) e agrumati (arancia), il cui iter gustativo si concretizza in un coeso slalom dolceamaro.

Brewfist, Wet Sultana
Si passa idealmente in Lombardia; dove a Codogno (Lodi), la truppa di “Brewfist” modella le forme sottili della “Wet Sultana”: forme da silfide, per questa Golden Ale prodotta con (nomen omen) luppolo “Sultana” in versione (anche nel suo caso) “wet”. In sintesi? Colore dorato, aspetto pulito, gradi alcolici 5.3, aromi delicati (cereale, fiori di peonia, un tocco di ananas e uno di pompelmo), profilo palatale in linea con tale cornice di leggerezza e discrezione.

Dada, Hugo Ball
Bitter in declinazione “Best” (4 e 3 i gradi alcolici), ma soprattutto modernista: la “Hugo Ball” della scuderia “Dada” (Correggio, in provincia dii Reggio Emilia) accoglie in ricetta i vigori del Cascade, specificamente nel formato “wet”, mediante infusione durante l’intero tempo di trasferimento del mosto caldo dalla caldaia al fermentatore. Ne discende una pinta di colore ambrato e aspetto velato; la cui spinta olfattiva rivela non solo il prevedibile slancio agrumato, ma anche un originale tocco di resine “dolci” (incenso, ad esempio; e la cui sorsata si snoda con apprezzabile disinvoltura.

Edit Brewery, White For It
Parlando di originalità, da evidenziare anche la scelta di “Edit” (Torino), che punta sull’elaborazione in salsa luppolata di un classico belga come quello della Witbier. Nel caso di specie, la speziatura della “White For It”, già assai personalizzata (vi rientrano scorze di mandarino, camomilla e pepe lungo del Bengala), accoglie gli apporti supplementari del britannicissimo luppolo Golding, conferito in whirlpool, dopo la bollitura del mosto. Di nuovo un impianto delicato: il color paglierino di tenue velatura anticipa temi molteplici (floreali, speziati, agrumati, rizomatosi e fruttati), ma tutti gestiti a intensità controllata; mentre la sorsata sfila lungo un binario dolceacidulo privo di amaricature irrituali.

Elvo & Altavia, Elvo’s Presley
Frutto di una collaborazione da parte del marchio piemontese “Elvo” (a Graglia, in provincia di Biella) con gli amici liguri di “Altavia” (Sassello, nel Savonese), la “Elvo’s Presley” è un’American Lager da 5 gradi, lavorata con gettate di Cashmere e Crystal, quest’ultimo anche in versione “fresh”. Colore paglierino e lievi sospensioni, la mescita rivela aromi panificati, erbacee, pepati, fruttati (melone bianco) e floreali (tiglio); anticipando una bevuta filante, dal netto e pulito taglio amaricante di richiamo agrumato.

Endorama, Session 9
Si sbarca in Lombardia (a Grassobbio, nella Bergamasca) con “Endorama”: marchio che spicca sulla carrozzeria della “Session 9”, un’American IPA appunto in versione Session, la cui caratura odorosa nasce, anche nel suo caso, da un trattamento del mosto in “hop back” ovvero il passaggio, a fine bollitura e prima della fermentazione, attraverso una “camera di aromatizzazione” contenente un “letto” luppolo in fiori, nella fattispecie fiori della varietà statunitense che va sotto il nome di Comet. Il colore è chiaro, l’aspetto risulta innervato di dosate velature, i profumi spingono su pedali erbacei, agrumati (pompemo) e floreali (con un quid di tulbaghia); la bocca, corsaiola (4.2 la gradazione), compendia in equilibrio temi morbidi e amaricanti.

Hilltop, Home Grown
Ricetta d’antan per “Hilltop” (Bassano Romano, Viterbo): i cui impianti sfornano una Pale Ale di stampo britannico (5.5 la gradazione) trattata con fiori freschi di Golding’s in regie monovarietale. Di colore ambrato e aspetto delicatamente velato, questa pinta esibisce un naso dai temi biscottati, tostati (nocciola) e rizomatosi (radice di tarassaco); a preludio di una sorsata scorrevole, nella cornice di un temperamento asciutto e di una chiusura risolutamente amaricata.

Lambrate, Fresh Hop 2021
Tra i “padri nobili” del movimento artigianale italiano, il marchio milanese “Lambrate” contribuisce agli “Stati Generali del luppolo fresco” con l’edizione 2021 della sua (volutamente didascalica nel nome) “Fresh Hop”. Una Session Ipa da 5 gradi la cui gestazione passa attraverso gettate di Herkules, Simcoe, Comet e Lotus (gli ultimi due, appunto, in fiore); e il cui identikit organolettico riferisce di un colore paglierino velato, di aromi ariosi (ananas, pompelmo, prati falciato, resine boschive), di una struttura gustativo-palatale fondata su principi di bilanciamento tra la morbidezza delle basi maltate e le correnti di amaricatura fatte vibrare, esse stesse, dal luppolo.

La Villana, Italo
Il nostro itinerario di assaggi fa virtualmente tappa in Veneto: per la precisione a Grantorto (Padova), bussando alle porte del birrificio “La Villana”, la cui sala cotte partorisce, per l’occasione, la “Italo”, una Pils (va da sé, in edizione “Harvest”), plasmata avvalendosi di Crystal e Cascade, gettati, in formato “wet”, sia in bollitura sia in whirlpool, onde estrarne amaro e aroma. La sorsata – di colore dorato chiaro e di accattivante pulizia visiva – diffonde aromi erbacei, agrumati, legnosi e floreali di timbro pepato; per poi svilupparsi lungo un tragitto palatale dalla vibrante asciuttezza (5 i gradi alcolici) e dall’incisiva chiusura “bitter”.

Leder, Ponale Fresh Hop 2021
Stazione finale d’approdo del nostro percorso è Ledro (Trento): qui gli impianti del marchio “Leder” appongono la targa della propria scuderia alla “Ponale Fresh Hop”: una Pils da 5 gradi in declinazione American, con gettate di Crystal e Comet, conferiti in parte già nel corso dell’ammostamento (“mash hopping”), in parte durante il whirlpool. Dorata chiara nel colore e pulita nell’aspetto, la birra punta su note olfattive erbacee (prato falciato) e floreali (tiglio, lino), senza rinunciare a tratti di rusticità che, sensibili anche al palato, rendono sensazioni curiosamene agresti.

ITALIAN HOPS COMPANY
Sede Operativa: via Europa, 2 – Campogalliano (Modena)
Sede Legale: via San Vincenzo, 5 – Modena
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ARROGANT PUB
Via Luca della Robbia, 24/D – Reggio Emilia
T. 338 1314307
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BIRRIFICIO BEER BELLY
Via Finzi, 521/A – Modena (MO)
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BIRRIFICIO DEL FORTE
Via della Breccia Violetta, 5/A – Pietrasanta (Lucca)
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BIRRA ELVO
Casale Gatto, 12 – Graglia (Biella)
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BIRRIFICIO ALTAVIA
Località Badani – Sassello (Savona)
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BIRRIFICIO ENDORAMA
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BIRRIFICIO LA VILLANA
Via Regina Margherita, 42 – Grantorto (Padova)
T. 392 9442592
www.lavillana.it

BIRRIFICIO LEDER
Via Nuova, 11 – Ledro (Trento)
T. 348 8902543; 346-0127572
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www.birrificioleder.it

BIRRIFICIO HILLTOP
Via Roma, 315/A – Bassano Romano (Viterbo)
T. 333 2019407
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BIRRIFICIO EDIT
Piazza Teresa Noce, 15/A – Torino
T. 011 19329700
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BIRRIFICIO DADA
Via La Torre Pio, 3 – Correggio (RE)
T. 0522 642667
dada@birrificiodada.it
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BIRRIFICIO BREWFIST
Via Molinari, 5, Zona Industriale Mirandolina – Codogno (Lodi)
T. 0377 379814
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