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La degustazione

L’Ornellaia Bianco pronto a rivoluzionare il mondo dei bianchi

03 Novembre 2015
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L’azienda dei Frescobaldi non ha dubbi. E punta sull’idea nata dall’enologo Axel Heinz

 

Dici Ornellaia e pensi ad un vino rosso incredibile. Oggi però, c’è un “cugino” niente male, un Super Tuscan bianco che è pronto a stravolgere il mondo dei vini “chiari”.

 L’Ornellaia Bianco è una miscela di Sauvignon Blanc e Viognier. Artefice e autore di questo vino è l’enologo dell’azienda di Bolgheri dei Frescobaldi Axel Heinz.
L’origine del vino va indietro fino a 2006. Una festa di fine raccolto – la seconda di Heinz nella tenuta – è stata celebrata con un po’ di vino bianco fermentato solo pochi giorni prima, a base di Sauvignon Blanc che aveva resistito all’innesto su Merlot.
“La premesse c’erano e abbiamo voluto fare ulteriori sperimentazioni – dice Heinz a Decanter -. L’obiettivo è capire quanto lontano potremmo andare con i vini bianchi in questa zona di Bolgheri. Nessun altro stava pensando a questo.
Tenuta dell'Ornellaia ha chiaramente grandi ambizioni per Ornellaia Bianco. La prima versione è stato valutato intorno a 130 sterline per bottiglia, più o meno a quanto vengono venduti i rossi della tenuta.
Ma l’Ornellaia bianco è molto raro, visto che sono state prodotto solo 4.000 bottiglie, pari al 2,5 per cento della quantità di rosso.
L'azienda ha scelto un'annata favorevole per il lancio. “Il 2013 è stato un anno fresco, con una vendemmia tardiva – ha detto Heinz – particolarmente adatta per i bianchi”.

Ornellaia Bianco, come il suo cugino rosso, è costituito da vitigni internazionali, che comprende il 70 per cento di Sauvignon Blanc e il 30 per cento Viognier. È affinato per un anno in botti composte al 30 per cento di rovere nuovo e 70 per cento di quercia usata.
Come il rosso, ricorda lo stile Bordeaux, ma possiede qualcosa di differente, un’unicità italiana. Quella sapidità che trascende la combinazione di due varietà aromatiche, e può essere imputata solo al terroir.
Colore oro incandescente. Il naso, anche se caratteristico del Sauvignon Blanc, è meno erboso di alcuni bianchi e il Viognier conferisce una ricchezza unica, con note di albicocche fresche e secche, così come pesca bianca, e poi litchi.
Al palato, il vino è elegante, con decadenza soave, contrapposto ad una fresca vena minerale. Una sapidità decisamente italiana e la salinità del Mediterraneo danno un tocco in più.

Ma L’ornellaia Bianco non è l’unico vino bianco della tenuta. A Bolgheri si produce anche Poggio alle Gazze, un vino bianco che comprende le varietà italiane Vermentino e Verdicchio. Heinz ritiene “improbabile, ma non impossibile” che queste due varietà possano essere utilizzate nell’Ornellaia Bianco, dicendo che “in realtà dipende dalla qualità che saremo in grado di ottenere”.
Il vino è già stato inserito nella Toscana Bianco Igt, ma forse un giorno quest’area si rivelerà in grado di produrre bianchi Super Tuscans che meritano una denominazione dedicata.

C.d.G.