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La degustazione

Proposta Vini presenta il catalogo del 2018 – I NOSTRI ASSAGGI

24 Gennaio 2018
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di Federico Latteri, Bussolengo (Vr)

Proposta Vini, una delle più conosciute e importanti realtà nel settore della distribuzione di vini di qualità, ha presentato al Montresor Hotel Tower di Bussolengo il catalogo 2018.

L’evento, che si è tenuto in due giorni, ha visto la presenza dei produttori che hanno fatto degustare i loro vini, spiegando territori, annate e metodologie ai tantissimi addetti ai lavori intervenuti, soprattutto clienti, agenti di commercio e giornalisti. Molto importante l’interazione con lo staff aziendale, sempre attento alle opinioni degli esperti, a nuove tendenze e a suggerimenti interessanti. Tutto nasce nel 1984 da un progetto di Gianpaolo Girardi, l’attuale proprietario. Si tratta di una distribuzione basata su un’idea chiara: rappresentare la biodiversità presente nel mondo del vino, soprattutto in Italia. All’inizio il concetto è stato sviluppato sui vini del Trentino, regione dove ha sede l’azienda, poi l’offerta è cresciuta includendo cantine di ogni parte del nostro Paese ed infine si è estesa anche a realtà estere. I numeri oggi sono importanti: 250 i produttori italiani in catalogo in rappresentanza di tutte le 20 regioni e un centinaio quelli esteri, provenienti da una ventina di stati. Inoltre ci sono 10 birrifici, 7 oleifici e 2 aziende che fanno sidro. Dal 1995 collabora con Proposta Vini Italo Maffei, figura chiave che si occupa della ricerca e della selezione dei vini. Spiega che il catalogo viene fatto cercando di garantire qualità in autonomia, con grande apertura mentale, senza condizionamenti da parte di guru del vino, mode o dogmi di qualsiasi genere. Si punta su vini contraddistinti da bevibilità, piacevolezza e identità e si parla molto di territorio e paesaggi che vengono considerati veri e propri musei a cielo aperto. Queste idee si concretizzano poi nei progetti presenti nel catalogo che sono contraddistinti da vari simboli.

Tra questi ricordiamo “Vini Estremi” che ha lo scopo di mettere in evidenza etichette fatte in zone impervie e difficili, dove la viticoltura è una lotta quotidiana, ma anche qualcosa che riesce ad esprimere fortissime tipicità, “Vini delle Isole Minori” dedicato a questa grande ricchezza del nostro Paese, “Bollicine da uve Italiane” e “Vini dell’Angelo” che ha portato avanti il recupero di tutte le varietà d’uva presenti in Trentino fino alla Grande Guerra. Ci sono tantissime aziende piccole che sono quelle più identitarie e, accanto a loro, realtà più grandi con numeri più importanti che garantiscono un’economia maggiore. “Proposta Vini è in crescita, siamo presenti in tutta Italia” dice Italo a proposito dell’andamento del mercato, precisando poi: “Oggi abbiamo una tranquillità di lavoro maggiore rispetto al passato che ci permette di investire in tante cose. Credo che siamo stati ripagati per la nostra onestà intellettuale e per la chiarezza di intenti. La tendenza è la ricerca dell’originalità e dell’identità. Stiamo avendo risposte positive e credo che sia stata fondamentale la curiosità del pubblico. Per il futuro l’obiettivo è quello di continuare a sviluppare queste idee per rendere tutto sempre più interessante”. 


(Brunnenhof)

Abbiamo degustato tantissimi vini, più di un centinaio, trovando molti prodotti interessanti e originali, sia tra le etichette italiane che tra quelle straniere. Molto buona la batteria di rossi da Pinot Nero proposta da Brunnenhof, piccola azienda altoatesina con vigneti a Mazzon, l’area di maggior pregio in Italia per la coltivazione di questa varietà. Ben fatto, varietale e tipico l’Alto Adige Pinot Nero 2016, fresco, elegante e complesso l’Alto Adige Pinot Nero Riserva 2014 e importante l’Alto Adige Pinot Nero Riserva Vigna Zis 2015, dotato di intensità, struttura e finezza maggiori. Pulizia, sobrietà e linearità sono i tratti distintivi dei vini di Armin Kobler nelle cui etichette sono raffigurate le sagome dei vigneti con quella del vino in questione colorata. L’Alto Adige Pinot Grigio Oberfeld 2016 offre frutta a polpa bianca al naso e un palato ben equilibrato, mentre l’Alto Adige Gewurztraminer Feld 2016 è secco ed esprime l’aromaticità tipica del vitigno senza alcun eccesso. Profumi nitidi di piccoli frutti, buona freschezza, progressione, tannini fini e persistenza per l’Alto Adige Merlot riserva Klausner 2012. Freschezza e un preciso stile caratterizzano l’Alto Adige Val Venosta Pinot Nero di Stachlburg, uno tra i rossi più settentrionali d’Italia. Erano presenti due annate, la 2013, forse un po’ più variegata e la 2014 un po’ più snella.


(Borgo dei Posséri)

Sempre di buona qualità i vini di Borgo dei Possèri, cantina di Ala in provincia di Trento. Il Quaron 2016, bianco da uve MullerThurgau, presenta note floreali e salvia all’olfatto e ottima bevibilità, il Pinot Nero Paradis Plus 2015 è provvisto di grande intensità di frutto e note speziate. Tradizione e territorio sono le peculiarità dei vini di Nobili: il Valtellina Superiore Inferno esprime molto bene sia il carattere del vitigno sia quello della montagna. L’annata 2013 ha un naso floreale e un po’etereo di buona finezza e complessità, seguito da un sorso fresco con tannini ben smussati. La 2012 è elegante, ha toni minerali più spiccati, note di fiori appassiti e una componente tannica più robusta. Buoni anche il Valtellina Superiore Sassella 2015 con tenui sentori speziati e lo Sforzato di Valtellina Il Montescale 2011, intenso e perentorio.

Dall’Oltrepò Pavese arriva una delle novità più interessanti, Picchioni, cantina che propone vini di grande autenticità che sono il risultato del lavoro e della sensibilità di Andrea, vignaiolo appassionato e instancabile. La Bonarda dell’Oltrepò Pavese Ipazia 2016 rappresenta in pieno il concetto di vino quotidiano sano e ben fatto. La piacevolezza del frutto e una spuma gradevole ed equilibrata gli conferiscono una bevibilità fuori dal comune. Ottimi il Rosso d’Asia 2013, il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese Cerasa 2016 e il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese Bricco Riva Bianca 2013, un vino intenso con note floreali all’olfatto e un palato pieno, lungo e completo. Speziato l’Arfena 2015, da uve Pinot Nero.

(Continua…)