Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Quante “enozioni” a Milano… I nostri migliori assaggi

03 Giugno 2022
Barone_Pizzini Barone_Pizzini

di Michele Pizzillo

Non è ancora il momento per pensare agli assembramenti di una volta, però Enozioni a Milano, la kermesse che organizza Ais Lombardia, è riuscita lo stesso ad offrire grandi emozioni a chi si è avvicinato ai banchi di assaggio (un pomeriggio riservato alle cantine provenienti da tutta Italia; l’altro circoscritto solo alle cantine lombarde) all’interno del The Westin Palace Hotel di Milano e che, nel frattempo, ha pure partecipato a masterclass davvero interessanti.

Senza trascurare l’emozione che ha pervaso chi ha potuto partecipare alla premiazione dei vincitori della quarta edizione del Premio Enozioni a Milano (ne parliamo in un altro articolo), consueto prologo dell’omonima kermesse organizzata da Ais Lombardia che permette una delle più belle “cavalcate” attraverso la Penisola che si possano fare in un solo pomeriggio. “Dopo un’assenza durata più di due anni, siamo davvero emozionati e contenti di aver potuto nuovamente organizzare questo grande evento targato AIS Lombardia – confida Hosam Eldin Abou Eleyoun, presidente di Ais Lombardia – Ci abbiamo pensato molto prima di decide di organizzare Enozione 2022. Poi ci siamo trovati tutti d’accordo che non potevamo saltare anche il 2022 perché il mondo del vino ha bisogno di incontrarsi, di confrontarsi, di stringere o consolidare amicizie e, per noi sommelier, di esaltare lo spirito associativo. Così, abbiamo scelto di ridurre un po’ le partecipazioni per tenere tutto sotto controllo e assicurare ai partecipanti la massima tutela e la serenità che non deve mai mancare in eventi come il nostro. Per questo ne approfitto per ringraziare i tantissimi collaboratori e sommelier che sono stati coinvolti nella kermesse e i nostri soci che ci sono stati vicini in questi due anni molto difficili, aiutandoci così di poter organizzare un impegnativo programma di masterclass di grande livello, con vini eccezionali e la presenza di relatori di valore assoluto”.

Come Nicola Bonera, miglior Sommelier d’Italia nel 2010 che è pure Master del Sangiovese e del Nebbiolo, nonché Ambasciatore del Metodo Classico per la verticale di Annamaria Clementi proseguendo con “La grazie dell’essere Barbaresco e le movenze del cru” e “Le età del riesling e la progressione di una leggendaria complessità”; Armando Castagno, giornalista e scrittore, degustatore e relatore AIS nonché storico dell’arte e docente di Storia dell’Arte dei Territori del vino presso l’Università di Pollenzo con la maserclass “La voce del Barolo nei timbri singolari delle sue vigne” e “Una Borogna diversa. Variazioni sul tema dell’unicità”; Samuel Cogliati, editore, scrittore, giornalista e consulente nel mondo del vino per i segreti del Rodano e le sue rivelatrici chiavi di lettura nonché “La solennità dei grandi Chateaux bordolesi”; Guido Invernizzi, laureato in medicina e specializzato in chirurgia generale, esercita presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara, apprezzato relatore, e commissario per le sessioni di esame AIS; Luisito Perazzo, miglior Sommelier d’Italia nel 2005, 2006 e 2013, nonché personalità poliedrica che spazia dai distillati alle birre passando per ogni bevanda che meriti studio e conoscenza per la “Fenomelogia dei Super Tuscan tra realtà a Mito” e “San Leonardo.Aristocratica visione in verticale”; Artur Vaso, miglior sommelier della Lombardia 2017, è docente di Enogastronomia, Ristorazione e Sala Bar a Brescia nonché docente del progetto di formazione didattica negli Istituti Alberghieri di Ais Lombardia con “Il Brunello, ovvero la levità disincantata del sangiovese grosso”.

Per gli organizzatori della kermesse il primo banco di degustazione ha rappresentato un viaggio lungo lo Stivale rappresentativo delle numerose sfaccettature dell’Italia, quasi una sorta di “calice nel paese delle meraviglie”, riprendendo la favola del coniglio bianco che stuzzicò la curiosità di Alice nel paese delle meraviglie. E, così, all’insegna dello slogan “siate curiosi come Alice e fate come lei: seguite il Coniglio nel Paese delle Meraviglie!” rappresentato da alcune decine di produttori di grandi vini.
Da questa grande offerta, ne abbiamo selezionato solo 10:

Barone Pizzini – Provaglio d’Iseo (Brescia) 
Franciacorta extra brut rosé docg edizione 2017

Una bollicina esempio della capacità di fare scelte coraggiose, consuetudine di questa azienda impegnata nell’esaltare le potenzialità dell’uva in questo caso pinot nero (80%) e chardonnay (20%). Il colore è rosa luminoso con un perlage fine e durevole e un profumo complesso tra piccoli frutti rossi, melagranata, pepe rosa e menta. In bocca predominano freschezza e sapidità sostenuti da un buon corpo e da una lunga persistenza che vira su sensazioni di pompelmo rosa.
Fermenta in legno e acciaio, dove matura per 20 mesi fra i due contenitori, più una sosta di 35 mesi sui lieviti.

Cantine Lunae – Luni (La Spezia)
Colli di Lunae Vermentino Cavagino doc 2020

E’ un grande classico della zona – come, d’altronde tutta la produzione della famiglia Bosoni – questo vermentino ricco ed elegante vinificato in acciaio per il 60% e il restante 40% in barrique. Di colore giallo paglierino intenso, al naso esprime un ventaglio di profumi che vanno dalla frutta matura alle spezie sostenuti da una bella nota balsamica. In bocca è pieno e vigoroso, di grande struttura, fresco, sapido e una spiccata mineralità che gli conferisce una straordinaria bevibilità.

Cogno – Novello (Cuneo)
Cascina Nuova Barolo docg 2018

I vigneti Cascina Nuova si trovano ad un’altitudine di 380 metri, sono piuttosto giovani e producono esclusivamente uve Nebbiolo, raccolte a mano nel mese di ottobre; segue la fermentazione in acciaio e l’affinamento di 24 mesi in legno. Il colore del vino è rosso granato vivace tendente all’aranciato. Al naso presenta sentori di fiori ma anche una delicata nota speziata. In bocca è un vino gradevole, rotondo, con il giusto equilibrio di piacevolezza ed eleganza. Cogno è un nome storico nella valorizzazione dei vitigni autoctoni delle Langhe.

Fratelli Agnes – Rovescala (Pavia)
Loghetto 2020

Solo 1.500 bottiglie di un vino ottenuto da uve croatina (75%) e dal restante 25% di altre varietà locali che rischiano addirittura l’estinzione. Di colore rosso con una bella trama purpurea e un ventaglio di profumi prevalentemente di piccoli frutti rossi. All’assaggio è un’esplosione di gusto con sorso caldo, corposo e tannini perfettamente integrati. Tutto il procedimento produttivo avviene in cemento.

Le Macioche – Montalcino (Siena)
Brunello di Montalcino docg 2017

Le Macioche è l’azienda della Famiglia Cotarella che produce vini toscani e, in particolare, questo Brunello che presenta tutti gli aromi tipici dei vini di Montalcino. Al colore rubino tendente al granato, infatti, si aggiunge un profumo intenso, ricco e complesso, di frutta leggermente appassita nonché note di macchia mediterranea, spezie dolci e tabacco. In bocca è robusto, potente, con una struttura tannica importante ma equilibrata che contribuisce ad allungarne il finale nochè a dotarlo di eleganza ed equilibrio. Matura per tre anni in grandi botti di rovere.

Nino Negri – Chiuro (Sondrio)
Sfursat 5 Stelle Sforzato di Valtellina docg 2018

Unico nel suo genere, è la punta di diamante della produzione di questa cantina della Valtellina: rosso di grande struttura ed eleganza che deve il suo nome alla forzatura di lasciare i grappoli di nebbiolo ad appassire in pianta per alcuni mesi per prolungarne la maturazione. Mentre il vino matura 18 mesi in legno. Il colore è granato luminoso con un ventaglio olfattivo tra sottobosco, mela cotta e via via vaniglia, petali di rosa, tabacco, pepe e menta. In bocca è avvolgente, pieno, con tannini levigati in un perfetto equilibrio fresco-sapido e la lunghissima persistenza dai rimandi fruttati e balsamici.

Paolo Leo – Sandonaci (Brindisi)
Orfeo Negroamaro Puglia igt

Negramaro in purezza che fermenta in acciaio dove matura per altri 3 mesi prima del passaggio in barriques di rovere americano e francese dove resta 12 mesi. Di colore rosso rubino dai riflessi granati, all’olfatto presenta un’ampiezza di sentori che vanno dalle spezie alle scorzette di arancia a sentori di piccoli frutti rossi. In bocca si avverte una trama tannica morbida e avvolgente in perfetta armonia con tutti gli elementi del vino

Picchioni – Canneto Pavese (Pavia)
Buttafuoco doc Bricco Riva Bianca 2018

Andrea Picchioni è un vignaiuolo appassionato che vuole produrre solo vino di qualità come questo Buttafuoco che ottiene da un uvaggio di croatina (65%), barbera (25%) e ughetta (10%). Solo 6.578 bottiglie di un vino rosso rubino lucente dal profumo ampio che richiama sentori di frutta rossa matura, viola, cioccolato e richiami mentolati. Il tannino è vigoroso ma non altera la freschezza che caratterizza la sua grande persistenza che oltre ad invogliare alla beva, lascia la bocca pulita.

Tedeschi – San Pietro in Cariano (Verona)
Amarone della Valpolicella Marne 180 docg 2018

Il nome evoca il terreno marnoso e 180 la loro esposizione da sud-ovest a sud-est pari a 180 gradi. L’uvaggio è 35% corvina, 35% corvinone, 20% rondinella, 10% rossignola, oseleta, negrara e dindarella, per avere un vino dal corpo equilibrato, con una buona struttura, estremamente territoriale. La vendemmia avviene tra settembre ed ottobre, a cui segue l’appassimento dei grappoli nei fruttai, adagiati sulle apposite arele. Il vino affina in botti di rovere di Slavonia per 30 mesi, dopodiché viene assemblato e affina in bottiglia per ulteriori 6 mesi.

Tenuta Cavalier Pepe – Sant’Angelo all’Esca (Avellino)
Taurasi Opera Mia docg 2015

Se al banco di degustazione del Cav. Pepe trovi la signora Milena, non hai scampo perché di circuisce fino a quando non avrai degustato tutto quello che ti possa permettere di avere la consapevolezza che l’Irpinia è una terra da grandi vini. E non te ne accorgi del tempo trascorso, perchè la simpatia di questa giovane signora è tale che non puoi troncare la chiacchierata e, comunque, non è tempo perso perché i vini sono di ottima qualità come questo straordinario Taurasi dal colore rosso rubino intenso con riflessi granati. Il profumo è una sequenza di frutti rossi maturi sostenuti da un’accattivante nota speziata. In bocca, oltre ad essere avvolgente, rotondo è un vino che inebria per finezza, eleganza e la trama tannica vellutata che lascia eccellenti ricordi fruttati.

SECONDO BANCO DI DEGUSTAZIONE

Il secondo banco di degustazione ha riguardato la Lombardia, che recita un ruolo di primo piano all’interno della produzione vitivinicola italiana, grazie alla presenza di territori altamente vocati e un patrimonio ampelografico di grande valore che, ogni anno, viene fotografato dalla guida Vitae di AIS Italia, grazie al lavoro di un affiatato gruppo di degustatori. Da questa selezione abbiamo estrapolati i seguenti vini:

Banino – San Colombano al Lambro (Milano)
Aureum bianco igt passito 2018

Azienda bandiera della viticoltura milanese fondata nel 1951 dalla famiglia Panigada con l’intento di valorizzare i vini di San Colombano. Come questo passito ottenuto da malvasia di Candia aromatica e prodotto solo in 1.400 bottiglia da 0,375 l. Il colore è giallo dorato di grande luminosità, con un ventaglio di profumi di frutta tendenzialmente dolce nonché delicate note speziate. In bocca è un vino di una dolcezza mielata morbida che chiude con una gradevolissima nota di miele.

Ca’ Maiol – Desenzano del Garda (Brescia)
Lugana Fabio Contato doc riserva 2019

Trebbiano di Lugana in purezza che fermenta in legno e acciaio e matura 18 mesi in legno, per questo elegante vino di colore giallo paglierino con riflessi dorati. Il bouquet è fruttato con una piacevole nota cedrina e una bella speziatura di cannella e noce moscata. In bocca è pieno, morbido con un’accattivante vivacità fresco-sapida che accompagna la lunga persistenza che lo caratterizza.

Castello Bonomi – Coccaglio (Brescia)
Franciacorta docg brut satèn Lucrezia etichetta bianca Riserva 2009

Chardonnay in purezza con 100 mesi sui lieviti per produrre questa bollicina di classe che nel calice si presenta con un perlage persistente dai riflessi dorati. Bouquet elegante prevalentemente fruttato. In bocca è una bollicina sontuosa, vibrante di freschezza e sapidità con una lunga persistenza che si chiude con una percezione agrumata mista a sentori di mandorle dolci. Questa è davvero una grande bollicina che non può mancare nelle grandi occasioni della propria vita.

Consorzio Club Buttafuoco storico – Canneto Pavese (Pavia)
Buttafuoco doc 2015

Questo Buttafuoco è una cuvée dei migliori Buttafuoco prodotti dalle aziende che fanno parte del consorzio e che hanno ricevuto il riconoscimento di Vigna Storica. Così, per iniziativa del Consorzio è stato deciso di proporre un vino grande carattere e potenza mettendo insieme i migliori vini ottenuta da Croatina, Barbera, Ughetta di Canneto e Uva Rara. Lo scopo è quello di valorizzare ulteriormente un vino che racconta la storia vincente di una collaborazione tra vignaioli che sono anche consapevoli che questo vino non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità. Il colore è rosso rubino intenso. Al naso prevalgono i sentori di frutta a bacca rossa e spezie. In bocca è potente, caldo e con un vigoroso intreccio fresco-tannico. Affinamento in botti di legno per minimo dodici mesi e in bottiglia per altri sei mesi, però non può essere messo in commercio prima di trentasei mesi dalla vendemmia

De Toma – Scanzorosciate (Bergamo)
Moscato di Scanzo docg passito 2017

C’è una grande storia dietro a questa piccola azienda che opera anche in Franciacorta anche se il Moscato di Scanzo resta un vino a cui i De Toma sono molto legati. Un vino di colore granato lucente che al naso rivela un caleidoscopio complesso di profumi. In bocca è un vino avvolgente, dolce ma non stucchevole grazie alla buona acidità che assicura un sorso elegante, mentre la lunga persistenza permette di recepire sentori fruttati e di legno aromatico. Un gran bel prodotto che invoglia a scoprire questa tipologia di vino.

Faccoli – Coccaglio (Brescia)
Franciacorta extra brut docg riserva 2016

Uvaggio di chardonnay (65%), pinot bianco (30%), pinot nero (5%) per produrre questa eccellente bollicina che al raffinato perlage aggiunge un olfatto sontuoso tra note fruttate e quelle di vaniglia. In bocca evidenzia un grande carattere nonché freschezza e sapidità sostenuti da sentori di crosta di pane, cera d’api, incenso e muschio.

Montonale – Desenzano del Garda (Brescia)
Lugana Orestilla doc 2019

Solo uve Trebbiano di Lugana che fermentano in legno e acciaio a cui segue un affinamento di 8 mesi in legno e altrettanto in acciaio. Il colore è giallo paglierino. Ampio il bouquet tra sentori di macchia mediterranea, frutta a polpa gialla matura e cenni erbacei. In bocca è vino fresco, sapido, rotondo, pieno con un lungo finale che chiude con la piacevole piccantezza dello zenzero.

Villa Franciacorta – Monticelli Brusati (Brescia)
Franciacorta Extra Brut docg 2016

90% chardonnay e 10% pinot nero per quella bollicina di colore giallo paglierino che nel calice rivela un perlage fine e persistente. Intrigante l’intreccio olfattivo tra piccoli frutti rossi, erbe aromatiche e speziature dolci. In bocca è avvolgente, armonico, cremoso e al tempo stesso complesso con una scia finale sapida e accattivante.