Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Quei Marsala diversamente moderni

11 Luglio 2013
calici_marsala calici_marsala

Otto vini con età minima 20 anni, e il meno giovane ne aveva 61.

Protagonisti della degustazione organizzata e condotta da Franco Rodriguez, vice presidente Ais Sicilia, nell'ambito della manifestazione Marsala Wine tenutasi nei giorni scorsi. Sono sorpreso che questo vino dalla storia così entusiasmante – ne ho avuto nuova conferma durante la degustazione – non abbia nessuno che lo difenda con sincero amore. In Sicilia lo si offre raramente, anzi, quasi mai, ed è un peccato. Vincenzo Florio offriva la sua migliore riserva di Marsala agli ospiti illustri. L’unica strada per la valorizzare questo vino è consumarlo a tavola, in cucina, su quei piatti che sono “Sicilia”. Niente Cesar Salad, Club Sandwich e Sushi. O forse no, a pensarci bene si potrebbe fare un test anche con quelli.
 
Breve nota sul vino: il Marsala è un vino liquoroso a Denominazione di Origine Controllata (DOC) prodotto nella provincia di Trapani, escluso il comune di Alcamo e le isole di Pantelleria e Favignana. Durante la fermentazione si effettuano travasi che favoriscono l’ossidazione del vino. Dopo la fermentazione si procede all’aggiunta di alcol e/o acquavite al fine di elevare il tenore alcolico; mosto cotto; o mistella. Quest’ultima, detta anche sifone, è una miscela di mosto d’uva e/o mosto concentrato addizionato ad alcol o acquavite.
Il metodo Soleras del “Marsala Vergine”: consiste nel disporre di botti di rovere su alcune file sovrapposte. Si riempiono di vino nuovo solo le botti più in alto. Dopo un anno una parte del contenuto viene travasato nelle botti che si trovavano al livello inferiore. Quelle superiori vengono riempite, per la parte mancante, con nuovo vino. Il procedimento si ripete di anno in anno. Pertanto, il vino che si trova nelle botti alla base è pronto per il consumo ed è composto da vini di annate diverse. L’affinamento così realizzato arricchisce il vino di fragranze uniche.

La degustazione è stata condotta dal sommelier Franco Rodriquez.
 
Rallo – Marsala Vergine Soleras DOC Riserva 20 anni
Invecchiamento di tipo tradizionale Soleras con tre ordini di botti sovrapposte. Il colore è ambrato. Naso intenso. Miele, caramello, vaniglia e liquirizia. Note leggermente legnose. In bocca è morbido, caldo, lungo nel finale con gradevoli note amare.
 
Mirabella – Marsala Superiore DOC Riserva 1989
Da uve catarratto, grillo e inzolia, affina per 5 anno in fusti di rovere. Il colore è ambrato pallido. Il naso è fresco, netto, ancora chiari i sentori fruttati tra cui pesca matura. In bocca evidenzia una bella acidità e un corpo snello davvero sorprendente. Finale morbido e caldo.
 
Curatolo Arini – Marsala Superiore Secco DOC Riserva storica 1988
Il colore è brillante con riflessi ambrati. Al naso, intensi aromi di sciroppo di albicocca, frutta secca e spezie. Poi, chiodi di garofano e cannella. In bocca è pieno, avvolgente. Finale persistente con rimandi di mandorla tostata.
 
Marco De Bartoli – Marsala Superiore DOC Riserva 1987
Azienda simbolo del Marsala. E’ fortificato con una mistella prodotta col mosto e acquavite ottenuta da uve grillo, la stessa con cui viene ottenuto il vino base. Nel Marsala l’annata individua l’anno di fortificazione, in questo caso il 1987. E’ di colore ambrato carico con sfumature ramate. Naso complesso, labirintico. Spiccano confettura di pesca, arancia candita, mallo di noce, frutta secca e noce moscata. In bocca è elegante, lo sostiene da una gradevole acidità. Finale luminoso e lunghissimo. Un gran vino.
 
Martinez – Exito, Marsala Vergine DOC Riserva 1982
Dallo spagnolo exito, “successo”, è un vino realizzato per affrontare il tempo senza pensieri. Il tenore alcolico è di oltre 19 gradi. Il colore è giallo carico con riflessi oro. Naso intenso, fichi, baccelli di vaniglia, carruba e miele di castagno. In seconda linea un leggero sentore fermentativo, latte di capra e prugne disidratate. In bocca è viscoso, pieno. Piacevole la sensazione tattile.
 
Casa Vinicola Arini – Marsala Vergine Soleras Stravecchio DOC 1980
Dopo l’aggiunta di alcol il vino ha affinato per oltre 25 anni in botti di rovere da 80 e 50 ettolitri. Il colore è tra l’ambrato e l’oro antico, luminoso. Il naso è austero, speziato; datteri, carruba, biscotti alle mandorle e crema di nocciole. In bocca è asciutto, tagliente, buona la rispondenza naso-bocca. Finale leggermente amaro.
 
Intorcia – Marsala Superiore Dolce DOC Riserva 30 anni
Il colore è tra il bronzo e il marrone. Al naso, caramello, crema di vaniglia, miele di castagno, cannella e caffé. Bocca morbida e vellutata, netta la dolcezza. L’equilibrio è di alto profilo, la parte alcolica è perfettamente fusa nel vino. Affinamento esemplare.
 
Florio – Aegusa Marsala Superiore Semisecco DOC 1952
E’ una rara Riserva di Marsala semisecco, così denominata da Vincenzo Florio in omaggio a Favignana e alla sua forma a farfalla (=Auegusa). Era la migliore riserva di Marsala che i Florio amavano offrire ai loro ospiti più illustri a fine cena. E’ stata prodotta da Cantine Florio nel 1941, 1952, 1964, 1974, 1989 e 1994. Tratto dalla botte è stato imbottigliato nel 2007. Il grado alcolico è oltre 19% Vol. Il colore è mogano con riflessi ambrati. Naso pieno, ricco, appena nervoso, etereo; con riconoscimenti di confettura di fichi, datteri, sciroppo alla carruba e cannella. Biscotti all’uvetta. Equilibrano note speziate e minerali. In bocca è vellutato, viscoso, di grande struttura. La dolcezza – ben 92 gr./lt. di zucchero residuo – trova conferma e rilancio in una notevole sapidità. Lunghissimo il finale, leggermente amaro, torna il caramello. Un vino proiettato nel futuro.

Francesco Pensovecchio