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La degustazione

Riccardo Lepri (Tenuta di Montauto): “La Maremma, mio nonno e il Sauvignon Blanc”

28 Novembre 2022
Riccardo Lepri Riccardo Lepri

di Michele Pizzillo

Quello che colpisce di Riccardo Lepri è l’eleganza di approccio con l’interlocutore di turno.

E, chi lo frequenta da molti anni, è portato a dire che non ha nulla a che vedere con il nonno Enos che negli anni ’80 creò la Tenuta di Montauto, in Maremma, in linea d’aria molto vicino alla spiaggia di Capalbio, acquistando una vasta proprietà e trasformandosi da commerciante di legname in produttore di vini. Ma, con il pallino di fare un po’ il “rivoluzionario” – e in questo caso come il nonno – con la scelta di continuare ad impiantare il sauvignon blanc. E, possiamo dire, aveva visto giusto il nonno di Riccardo, vista la produzione attuale della Tenuta di Montauto, 200 ettari separati dal mare da un’ampia area boscata che costituisce la proprietà fondiaria dei Lepri e dove Riccardo approdò fresco di laurea in economia e animato dalla voglia di voler lavorare in azienda. A quanto pare meravigliando lo stesso nonno che lo sottopose ad un duro tirocinio prima di lasciargli le redini della tenuta. Apprendistato che convinse nonno Enos di potersi mettere sulla plancia di comando di un’azienda che conta su una proprietà di 200 ettari, di cui 14 a vigneto, 8 a oliveto, 40 a seminativo e il resto boschivo.

Nella vigna i vitigni utilizzati sono prevalentemente quelli tradizionali; trebbiano, malvasia, vermentino per i bianchi e sangiovese e ciliegiolo per i rossi, nonché il sauvignon blanc e successivamente anche il pinot nero per non essere ingabbiato in una sorta di banalità. Con queste uve, provenienti da vigneti a conduzione biologica, Riccardo produce vini puliti, di grande personalità e quasi tutti da monovitigno. Come l’impressionante sauvignon blanc del quale si studia addirittura l’ora della vendemmia per non mettere a rischio la sua grande pulizia. Vediamoli i vini proposti da Stefano Lepri nella degustazione che ha organizzato a Milano, con il supporto dell’agenzia PR Comunicare il Vino nel ristorante Il Liberty, che per la Guida de La Pecora Nera è uno dei tre locali premiato per “la carta dei vini” ben strutturata, con la presenza di etichette che denotano una ricerca fuori dai soliti schemi.

Gessaia Maremma Toscana doc 2021

Sauvignon 100%. E’ un vino che si presenta di colore giallo paglierino e impreziosito da toni minerali. Al palato è di buon corpo, fresco e gradevolmente sapido. Molto brillante nel calice, emana profumi di frutti tropicali, con un sottofondo di cera d’api, note minerali e salmastre molto decise ed un’idea resinosa. Al palato prevalgono la frutta esotica e decise note minerali e lunga ed elegante speziatura.

Silio Toscana igt 2020

Ciliegiolo in purezza. Un rosso decisamente versatile con profumi di cioccolato che anticipano frutti rossi, bacche di mirto, radice di liquirizia e cardamomo. In bocca è fresco, acido, piccante con un ricco ritorno olfattivi prevalentemente agrumati.

Poggio del Crine Toscana igt Pinot nero selezione 2018

Pinot Nero 100 %. Il colore è rosso rubino con riflessi granati. Al naso esprime eleganti sentori di lampone, fragoline di bosco e di rovo. Buona la struttura in bocca, con un tannino morbido e setoso e una bella acidità e una notevole persistenza. Un vino fine, equilibrato, con un’acidità perfettamente equilibrata.

Enos I Maremma Toscana doc 2021

Sauvignon in purezza. Il vino si presenta di colore giallo paglierino, con una bella naturalezza ed eleganza prevalentemente su leggeri aromi di frutta.

Pinot nero Toscana igt 2019

Il colore è rosso rubino con leggeri riflessi granati. Il profumo è intenso e persistente tra note balsamiche e delicati sentori di frutti rossi. In bocca è avvolgente, intenso, con tannino equilibrato e una buona persistenza.

Tenuta Montauto
Loc. Campigliola, km 10 – Manciano (Gr) 
T. 338 3833928
www.montauto.org