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La degustazione

Ruché, il Rosso che non smette di stupire: “Ora è tra i grandi vini italiani”

09 Novembre 2020
Terre_dei_Roggeri Terre_dei_Roggeri

di Michele Pizzillo

La prima impressione che abbiamo annotato appena Silvia Baratta di Gheusis, società di pubbliche relazioni, ha dato l’avvio alla degustazione virtuale di 17 vini di Ruchè di Castagnole Monferrato è stata quella di essere accolti in una grande famiglia, più che in un’associazione di produttori.

E, a mano a mano che il testimone del racconto passava da Silvia al presidente dell’Associazione Produttori del Ruchè di Castagnole Monferrato, Luca Ferraris, l’impressione diventava certezza, tanto da esserci convinti che quello del Ruchè è un mondo unico sia per la sua collocazione all’interno del territorio “Patrimonio dell’Umanità” protetto dall’Unesco (Langhe, Roero e Monferrato), sia per essere un bell’esempio di come lo spirito di squadra possa dare grandi risultati. Tant’è vero che a creare questa bell’armonia cominciò il parroco di Castagnole Monferrato, don Giacomo Cauda, che nei due ettari di vigna appartenenti alla parrocchia, trovò un vitigno che produceva un’uva particolare che lo convinse a riempire 28 bottiglioni di vino che mise da parte per poi, dimenticarsene. Quando si ricordò, qualche anno dopo, ne aprì uno e scoprì un potenziale straordinario di questo rosso vinificato alla buona. Così – ha raccontato Marilena Laudi, che ha conosciuto don Cauda -, pensò di parlarne con i parrocchiani per invogliarli a impiantare vigne di Ruchè e, contestualmente, a trovare una qualche strategia per valorizzare questo antico vitigno che rischiava di estinguersi essendo stato abbandonato perché richiedeva cure particolari per la grande vigoria della pianta e il troppo fogliame che produceva.

Don Cauda, però, aveva deciso che al Ruchè andava riservato il posto che gli spettava nell’ampelografia del Monferrato, tanto da entrare in contrasto con il Vescovo che l’avrebbe rimproverato di curare più la vigna che le anime. A sostenere il sacerdote ci pensò il sindaco, Lidia Bianco, e così nel 1987 arriva la doc e nel 2000 nasce l’Associazione da un incontro tra un gruppo di produttori amici, con lo scopo di promuovere la denominazione del Ruchè di Castagnole Monferrato e il suo territorio, composto dai comuni astigiani di Castagnole Monferrato, Montemagno, Grana, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi. Oggi l’Associazione conta 21 aziende, che rappresentano circa il 90% dell’intera denominazione. Presidente è Luca Ferraris, vice Franco Morando, consiglieri Franco Cavallero (Cantine Sant’Agata), Daniela Amelio (Amelio Livio), Gianfranco Bornia (Cantina Sociale di Castagnole), Roberto Morosinotto (Bersano), Roberto Rossi (Vini Caldera) e dal segretario Dante Garrone (Garrone Evasio e Figli). Oltre ad essere un esempio di come il bene comune supera gli interessi dei singoli, in questo modo l’Associazione è riuscita ad ottenere risultati importanti, che hanno portato questo autoctono piemontese, coltivato esclusivamente qui, a ottenere la Docg nel 2010 e l’introduzione della tipologia Riserva nel 2020, che prevede un affinamento di 24 mesi prima della commercializzazione.

“Questi traguardi sono stati fondamentali per noi perché ha permesso al nostro vino di entrare nell’Olimpo dei migliori vini d’Italia, quelli riconosciuti con la Docg, vertice della piramide della qualità in Italia. La tipologia Riserva, risultato più recente, permette a chi lo desidera di produrre un vino più complesso, capace di affinare per lungo tempo e acquisire valore alla stregua dei grandi fratelli piemontesi”, ha detto Ferraris, prima di lasciare spazio ai calici, visto il bel numero di vini da degustare. Sottolineando che l’Associazione Produttori è un ente no–profit che riunisce aziende di piccole, medie e grandi dimensioni, condotte da produttori appassionati, che mettono a disposizione il proprio tempo e condividono competenze ed esperienze. Uno spirito di squadra che ha permesso, in pochi anni, di ottenere risultati importanti per l’immagine del vino in Italia e all’estero. Tra i risultati più recenti, l’ingresso di questo vino nei mercati di monopolio del Nord Europa. Per incrementare la conoscenza in Italia, vengono organizzate degustazioni virtuali, road show con serate dedicate al Ruchè di Castagnole Monferrato in diversi luoghi d’Italia e seminari in collaborazione con le principali associazioni di riferimento. L’appuntamento storico rimane la Festa del Ruchè, che si tiene a Castagnole Monferrato nel mese di maggio, nel 2021 dal 7 al 9 maggio. L’evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Castagnole Monferrato, l’Associazione Go Wine e il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, rappresenta il più importante appuntamento dedicato alla conoscenza di questo vino, nonché a favorire le relazioni con le amministrazioni locali, per incentivare la conoscenza di un territorio ricco di storia, tradizioni e possibilità di crescita.

Questi i vini degustati, di colore rosso rubino con riflessi violacei tendenti all’aranciato con l’invecchiamento. Il profumo è intenso, con note floreali prevalentemente di rosa e viola nonché sentori di frutta rossa matura. E’ un vino asciutto, gradevolmente morbido, di buona beva e con una buona persistenza aromatica. Di ogni produttore, poi, bisognerà cogliere quelle sfumature che lo distinguono dagli altri colleghi.

Terre dei Roggeri, Ruchè di Castagnole Monferrato Docg 2019 – Cantina sociale di Castagnole Monferrato

E’ il classico Ruchè che non esce dagli schemi di produzione di questo piacevole rosso di pronta beva. Anche l’affinamento di 5 mesi in vasca d’acciaio e 3 mesi in bottiglia risponde, diciamo, alle regole di produzioni della denominazione.

Ruchè di Castagnole Monferrato Docg 2019 – Azienda agricola Garrone Evasio e Figlio

A Grana, uno dei centri della docg, il primo vigneto di Ruchè è stato impiantato dai Garrone che producono un vino originale, affinato in acciaio che alla degustazione rivela un bel colore rosso rubino, profumi di rosa appassita e di viola sostenuti da ciliegia e mora. In bocca, alle note già evidenziati nei profumi, va evidenziata un bel corpo, una piacevole aromaticità e una persistenza che verso la fine si arricchisce di una gradevole nota speziata.

Caresana Ruchè di Castagnole Monferrato Docg 2019 – Azienda agricola Gatto Pierfrancesco

Si comincia con il colore, rosso rubino con sfumature porpora; si prosegue con il bouquet fine con piacevoli sentori di viola e geranio sostenuti da quelli che assicurano i piccoli frutti rossi maturi. In bocca è un vino morbido, vellutato, leggermente tannico con retrogusto di frutti di bosco. E’ affinato in vasca d’acciaio generalmente per 6, più 2 mesi in bottiglia.

Clàsic 2019 Ruchè di Castagnole Monferrato Docg – Ferraris Agricola

Luca Ferraris è un punto di riferimento per la docg Ruchè, tant’è che utilizza botti grande di rovere dove affina il vino per 6 mesi, più 3 mesi in bottiglia. Il Clàsic è ottenuto da uve provenienti da diversi vigneti ed è, perciò, una elegante espressione del territorio. Di colore rubino intenso, è caratterizzato da una elegante trama olfattiva con belle note floreali. Beva accattivante, con belle note di legno e note balsamiche che accompagnano la chiusura delicatamente speziata.

Ruchè di Castagnole Monferrato San Marziano Docg 2019 – Azienda agricola biologica Poggio Ridente

Di colore rosso rubino vivo, è un vino tutto giocato sulle note floreali di rosa e fruttate di lampone e fragolina di bosco. In bocca è appagante, gradevole e con un’accattivante aromaticità che lo rendono particolarmente versatile negli abbinamenti.

Ruchè Castagnole Monferrato Docg 2018 – Bava, azienda vitivinicola

Questa è una azienda che ha contribuito a fare la storia della viticoltura piemontese, tant’è che il suo Ruchè è un vino quasi unico oltre ad essere ricco di personalità. Il colore è rosso rubino intenso; profumo complesso tra rosa e viola e l’esplosione dei sentori di piccoli frutti rossi maturi. In bocca è caldo, avvolgente e con una freschezza e una bella aromaticità che lo rendono di grande beva.

Vigna del Parroco Ruchè di Castagnole Monferrato Docg 2018 – Ferraris Agricola

Prende il nome dalla vigna piantata da don Giacomo Cauda nel 1964, vicino alla chiesa parrocchiale dove è nato il Ruchè moderno. Si tratta, quindi, dell’unico cru esistente in questa denominazione. Il colore è rosso con una luminosità che va su tonalità rubino con sfumature porpora. I profumi sono quelli di rosa e violetta, completati dalle note fruttate di marasca e fragoline di bosco su uno sfondo lievemente balsamico. Stoffa che contraddistingue i grandi piemontesi

La Tradizione Ruchè di Castagnole Monferrato Docg 2019 – Montalbera

Vino rosso rubino con riflessi violacei che al naso si presenta con un profumo intenso, aromatico, fruttato e sentori di petali di rosa e violetta. Al palato è piacevolmente fresco e armonico di corpo, con leggera componente tannica e una discreta persistenza.

Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Oltrevalle 2019 – Azienda agricola Tommaso Bosco

In questo vino ci sono anche uve provenienti da vigneti che hanno superato i vent’anni. Il colore è rosso rubino intenso, a cui segue un’esplosione di aromi floreali e di frutta rossa. Al palato è elegante, ben equilibrato, con tannini delicati e note di frutta rossa e una persistenza aromatica e speziata in finale. E’ affinato 5 mesi in vasca d’acciaio e 3 in bottiglia.

Nobilis Ruchè di Castagnole Monferrato Docg 2018 – Tenuta Montemagno

E’ un vino di grande eleganza, vellutato e una bella persistenza. Di colore rosso rubino carico con riflessi granato, al naso rivela intensi profumi di rose, viole e frutta rossa matura. Al palato è accattivante, di buon corpo e ai sentori floreali e fruttati aggiunge, specialmente nel finale, una nota speciale che va dal pepe alla cannella.

Invictus Ruchè di Casagnole Monferrato Doc 2018 – Tenita Montemagno

Per questo Ruchè vengono utilizzate uve raccolte con parecchio ritardo rispetto al periodo tradizionale della vendemmia. E, così, il vino è di grande struttura e, possiamo dire, un po’ diverso dagli altri Ruchè già dal colore, rosso scuro con riflessi porpora; intensi profumi di rosa, viola e frutta rossa matura. Pieno, spiccatamente tannico e aromatico, è un vino che resiste nel tempo, senza che venga sminuita la sua eleganza.

Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Primordio 2019 – Società agricola Amelio Livio

Di colore rosso rubino con tonalità di ciliegia matura e profumo intenso e persistente di note floreali e speziate, è un vino che in bocca rivela una bella morbidità, è vellutato, di buon corpo e con una persistenza che evidenzia una discreta tannicità oltre ad un finale dove prevale la vena aromatica.

San Pietro Realto Ruchè di Castagnole Monferrato Docg 2019 – Bersano

Di Bersano bisogna dire che è una cantina da visitare intanto per la sua imponenza e poi per la presenza di una bella raccolta di attrezzi antichi attrezzi agricoli. E, poi, per l’importanza dei suoi vini, che possiamo definire elitari e di grande personalità come questo Ruchè di colore rosso intenso con riflessi violacei. Profumo molto intenso assicurato dai sentori floreali di rosa e delicate note speziate. Aromatico, vellutato, in bocca è anche piacevolmente sapido e di buona beva.

Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Prevost 2019 – Vini Caldera

Un bel Ruchè di colore rosso rubino che verte verso il violaceo; profumo intenso di rosa e viola e piccoli frutti rossi con un sorprendente accenno di pepe. Al palato è secco, armonico, vellutato, di beva piacevole, immediata ed anche versatile nell’abbinamento con molti piatti non solo della cucina piemontese.

Na Vota Ruchè di Castagnole Monferrato Docg 2019 – Cantine Sant’Agata

E’ un vino di grande armonia e ben equilibrato tra bouuet e gusto. Il colore è quello tipico del Ruchè, con profumi prevalenti di violetta e rosa più delicate note di vaniglia. Caldo di corpo, al palato è vellutato con una bella vena acidula e una lunga persistenza aromatica.

Limpronta Ruchè di Castagnole Monferrato Docg 2017 – Montalbera

Di colore rosso rubino tendente al granato, al naso è rigoroso e con una prevalenza di note speziate prima di lasciare spazio ai sentori floreali e fruttati. Fresco e di lunga beva, al palato è sapido e gustoso e di grande persistenza piacevolmente aromatica. L’affinamento avviene in tonneaux e botti grandi di rovere. E’ un vino di lungo invecchiamento.

Ruchè di Castagnole Monferrato Docg 2018 – Tenuta dei Re

Questo Ruchè ha un profilo organolettico particolare perché la vigna cresce in un terreno sabbioso e, quindi, la componente aromatica è molto accentuata. Il colore è rosso rubino con riflessi violacei; il profumo ricorda la rosa, la viola ma, anche l’albicocca. Il gusto è secco, armonioso, lunga persistenza aromatica e finale morbido e vellutato.