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La degustazione

Si stappa il Gran Cru Royal Millesime 2008 di Pommery: le nostre impressioni

27 Dicembre 2019
Brieuc_Kremer Brieuc_Kremer


(Brieuc Kremer)

di Michele Pizzillo, Milano

Vendemmia memorabile la 2008 in Champagne. E, quindi, un millesimo eccezionale che, a Milano, ha entusiasmato lo stesso Brieuc Kremer, da qualche mese in Italia come amministratore delegato di Vranken Pommery Monopole, maison fondata nel 1976 da Paul-Francois Vranken e secondo produttore di Champagne, durante la presentazione di Gran Cru Royal Millesime 2008. 

“Per degustare un millesimo come questo, bisogna avere la pazienza di aspettare qualche anno. E, ne vale la pena” ha detto Kremer, in un italiano ancora da perfezionare, porgendo ai suoi interlocutori la flute di una delle più grandi annate di Champagne che da Pommery, com’è nello stile della Maison, “nasce solo dai migliori Grand Cru, matura sui lieviti per più di 10 anni e assicura un potenziale di invecchiamento eccezionale”, aggiunge Clément Pierlot, chef de cave della maison. Adesso il Grand Cru Royal Millesime 2008 è alla sua massima espressione, con tutti i suoi componenti che entrano in armonia e con maturità, freschezza e complessità gustativa che si fondono in modo straordinariamente armonioso. Questo grande Champagne è ottenuto da uve Pinot noir e Chardonnay provenienti dai migliori 7 Grand Crus della Cote des Blancs e della Montagne de Reims. Il colore è giallo dorato con un piacevole riflesso verdolino. Si apre con delle note floreali intense a cui seguono nuances fruttate (pesca e albicocca, nonché di frutti rossi tipici del Pinot noir). Elegante, fresco, di bella struttura che insieme alle note di miele d’acacia e frutti gialli rendono il sorso molto appagante che si conclude con sentori di arancia rossa e una bella dolcezza che invoglia al riassaggio. Un vino di lungo invecchiamento e alla grandezza del millesimo aggiunge anche una certa rarità perché la produzione è, purtroppo, limitata. E, quindi, un motivo in più per degustarlo con portate e in occasioni importanti come possono essere, per esempio,  le festività natalizie che comprendono anche l’augurio per il nuovo anno. 

Nel corso dell’incontro milanese, nella sede della Maison Vranken Pommery Monopole, quasi attaccata ad una grande istituzione come la Biblioteca Ambrosiana, nella centralissima Piazza Pio XI, monsier Kremer, affiancato da Elena Garavaglia, chief financial officer Vranken Pomery Italia, ha presentato anche Brut Apanage blanc de Blancs, ottenuto da una selezione di 17 Grands Crus di Chardonnay delle zone più vocate della Cote des Blancs (70%) e della Montagne de Reims (30%). La maturazione sui lieviti di questo Champagne riservato all’alta gastronomia, è di 45 mesi e, alla degustazione evidenzia un perlage fine e persistente che introduce una bellissima complessità olfattiva tra frutta (prevalentemente agrumi e nocciola tostata) e note di fiori bianchi. E’ un vino elegantissimo, di grande struttura e al tempo stesso supportato da un’eccellente freschezza. In più, aggiunge una incredibile versatilità negli abbinamenti visto che va bene con innumerevoli preparazioni a base di pesce. 

Per il giovane amministratore delegato del gruppo francese, è stata anche l’occasione per proporre una sorta di bilancio di fine anno di Vranken Pommery Monopole che alla conferma della seconda posizione fra i produttori di Champagne e il primato di essere leader nella tipologia rosé, aggiunge un medagliere 2019 veramente ricco di riconoscimenti avuti sia sulle guide di settore, sia nei concorsi internazionali. Sintetizzando pure la storia di Pommery, maison creata nel 1836 a Reims e che nel 1874, grazie all’intuizione di Madame Louise Pommery, il mondo conobbe il primo brut millesimato di Champagne, rivoluzionando lo stile del vino più celebre del mondo. Maison Pommery è diventata proprietà del gruppo Vranken, fondato nel 1976, nel 2002, mettendo insieme quello che viene definito il più grandi “Vigneto d’Europa”.