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La degustazione

Una birra “Atomika”: così Michele ha iniziato il suo viaggio nel mondo delle artigianali

22 Gennaio 2021
B31_La_Prima B31_La_Prima

di Michele Pizzillo

Toscana è la meta individuata per cercare spunti per sviluppare l’idea di produrre alimenti per animali – in modo da sfruttare gli scarti della produzione di pasta gluten free avviata dai cugini già da qualche anno – ma, torna a casa con una nuova idea, produrre birra artigianale.

Succede a Michele Andriani, manager 40enne di Gravina in Puglia, in provincia di Bari, che il 27 gennaio 2020 annota la prima cotta di quella che sarà una birra esplosiva per le sue caratteristiche visive, olfattive e gustative, non per niente il nome dell’azienda è Atomika. Alla prima birra, invece, sarà dato il nome B31, suggerito dalla figlia quindicenne che aveva appena trovato il primo libretto di lavoro del padre. E, nasce così la B31 “La Prima”. Dice il manager pugliese: “Eppure non sono mai stato un grande consumatore di alcolici, tranne qualche bicchiere di vino durante i pasti. Durante il soggiorno in Toscana, invece, in una trattoria tipica mi feci convincere dall’offerta di un boccale di birra artigianale e subito me ne innamorai: probabilmente scattò un po’ di quell’orgoglio artigianale che a partire da nonno Michele – che creava con maestria mobili e strutture importanti in legno – per passare a mio padre Salvatore che ha installato impianti molitori in tutto il mondo, a cui mi sono dedicato anche io per un po’ di tempo, ha caratterizzato la mia famiglia”. Ma un’attività artigianale sempre attenta all’innovazione, tant’è vero che il birrificio costruito a Gravina è ultramoderno ma portato avanti da chi crede nelle emozioni che può assicurare un prodotto artigianale che nel caso dell’azienda gravinese si avvale di una forte impronta femminile perché i proprietari di Atomika sono Antonietta Andriani e Maria Felicia Leone, rispettivamente sorella e moglie di Andriani che l’abbiamo inquadrato come manager perché il suo ruolo è quello di coordinatore dell’attività del birrificio. Il mastro birraio, invece, è il veneto Giampaolo Tonello.

Attualmente il birrificio Atomika è arrivato a produrre 20.000 litri al giorno, rispetto alle 4 cotte giornaliere da 600 litri di un anno fa e, con due linee produttive perché alla B31 (con quattro referenze riservate all’horeca) è stata aggiunta “La pura” con tre referenze destinate alla grande distribuzione, e fra qualche settimana inizierà anche la produzione della birra gluten free. Rammenta Andriani, alla vigilia del primo anniversario,  che non potrà essere festeggiato come si deve alle ricorrenze importanti: “Quando abbiamo cominciato a produrre, forse nemmeno sapevamo cosa fosse la pandemia e le conseguenze che stiamo ancora vivendo. Le prime produzioni li abbiamo collocate in locali davvero prestigiosi e senza fatica. Oltre a trovare anche partner commerciali in paesi di antica tradizione birraria, perché convinti dalla nostra filosofia produttiva che mira ad avere prodotti che devono conquistare il palato di chi è già consumatore esperto. Insomma, produrre una birra di respiro internazionale. Obiettivo raggiunto ed in particolare con la linea più costosa – ed anche dalla confezione davvero raffinata e accattivante con il vetro scuro e più pesante del normale, per proteggere meglio un nettare pregiato – la B31 riservata all’horeca. Poi è successo quello che ancora oggi limita i movimenti e così abbiamo riposto nel cassetto i nostri piani di sviluppo commerciale oltre i confini nazionali, per riprenderli appena si tornerà alla normalità”.

Il programma avviato dal trio Andriani-Andriani-Leone, con i partner già pronti, è quello di portare la birra prodotta nell’entroterra barese a forte vocazione agroalimentare, in Nord Europa. Senza trascurare l’Italia, ovviamente, che gli imprenditori gravinesi ritengono sia un mercato da non trascurare anche per “La pura”, birra non pastorizzata e non filtrata che, dice Andriani, “ci sta dando belle soddisfazioni, visto che molti supermercati si riforniscono che periodicità costante”. Molto più limitata è la produzione della B31, a causa delle difficoltà che attanaglia il settore horeca. E, aggiunge: “Non abbiamo modificato i nostri programmi produttivi, tant’è vero che i partner già contatti, non vedono l’ora di dare l’avvio a quanto deciso prima della pandemia. Intanto stiamo rafforzando la presenza nella Gdo con “La Pura” e siamo pronti per la produzione della birra artigianale gluten free, che sarà proposta in tre referenze: lager, rossa e ipa. E, contestualmente, stiamo mettendo a punto il progetto di produrre in loco gran parte delle materie prime necessarie per alimentare il nostro birrificio. Le referenze attuali sono, per la linea B31, la prima, blanche, ipa e rossa proposte in ragginate bottiglie da 33 e 75 cl; per la linea la pura: blanche, lager e rossa e solo in bottiglie tradizionali da 33 cl., con, in bella evidenza in etichetta, di essere una birra artigianale non pastorizzata e non filtrata e, ad alta fermentazione. Vediamole.

B31 La Prima

E’ una birra che si richiama alla tradizione tedesca però in perfetto stile italiano. Insomma, una Helles nostrana, delicata, leggera, molto beverina anche per la sua facilità di consumo e di abbinamento con molti piatti della nostra cucina e particolarmente vocata ad esaltare i taglieri i piatti sapidi del famoso happy hour milanese. Etichetta e fascetta di chiusura di colore celeste.

B31 La Prima blanche

Birra chiara per antonomasia, leggera, erbacea e fruttata con in bella evidenza profumi prevalentemente agrumati che si ritrovano in bocca con i sentori di bergamotto che anticipano le piacevoli note del coriandolo. Il suo corpo fruttato oltre a renderla piacevole al palato, la rende birra adatta per accompagnare antipasti da banco e i piatti a base di pesce e crostacei. Il colore dell’etichetta e della fascetta di chiusura del tappo, è verdolino.

B31 La Prima Ipa

È una birra che nel boccale spicca per il suo bel colore oro pieno solcato da delicati riflessi ramati e profumi floreali con un bel tocco di sentori di pino silvestre. Si ispira alle American Ipa, piacevolmente amara che avvolge il palato oltre ad esaltare piatti come le fritture e le ministre e secondi da forno.

B31 La Prima rossa

Di colore ambrato intenso, è una birra che affascina con i suoi sentori di frutti di bosco e gli aromi caramellati che restano in bocca per lungo tempo dando, così, una incredibile piacevolezza che viene maggiormente esaltata se la birra viene utilizzata per accompagnare piatti strutturai in particolare a base di carne.

La Pura blanche

Espressione di leggerezza e freschezza con un bel concentrato di profumi con i sentori agrumati prevalenti.

La Pura lager

E’ il gran gusto della birra di stile tedesco, fresca, leggera e delicata ma con il tocco italiano e preziosa artigianalità pugliese.

La Pura rossa

I sentori di frutti di bosco – nel territorio gravinese c’è uno dei boschi più grandi della Puglia – e gli aromi caramellati emergano con estrema preponderanza, unitamente a freschezza e persistenza gustativa.

Atomika
Via Benedetto Croce, 31/B – Gravina in Puglia (Ba)
T. 080 9140480
www.atomikasrl.com
info@atomikasrl.com