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La fiera

Alla Bit trionfa l’enogastronomia. Iadanza, Città del Vino “Sulla buona strada ma dobbiamo vincere le resistenze di pensiero”

16 Febbraio 2013
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Pietro Iadanza

Percorso, gusto e soprattutto “green”. Sono queste le parole che sembrano prevalere alla Bit (la Borsa Internazionale del Turismo) 2013 che si sta svolgendo nella Fiera della city lombarda.

Facendo un giro tra gli stand italiani, passando per tutte le regioni, biglietto da visita vincente sembra essere proprio quello di prevedere percorsi ad hoc per un turismo che non si accontenta del paesaggio, ma esso deve essere integrato ad un iter enogastronomico di qualità. Ma tutto rigorosamente “green”, con un’attenzione particolare al contesto e all’eccellenza! Nonostante sia ancora di nicchia, è la tendenza che sta spopolando salendo del 12% e in controtendenza rispetto al turismo consueto che registra un ribasso del 20%.

La lotta degli operatori del settore? Quello di sviscerare il wine and food dall’angolo aristocratico, con una strategia nazionale e condivisa per dare fattibilità al trend generale di piacimento. Un turismo enogastronomico cool, glamour, trendy, sempre più a portata di click: questa è la nuova tendenza. Tra i suoi “fan” diminuiscono i turisti italiani, ma a sopperire a questo calo ci pensano gli stranieri, in linea con il trend generale del turismo nel Belpaese. Il territorio più “enogastronomico” d'Italia? Da quanto risulta dal Censis, è Cuneo il territorio a più alta vocazione enogastronomica d'Italia, grazie alla presenza di produttori al top nella produzione di vini di qualità e alta ristorazione, seguito da Verona e da Siena. A presentare questi dati, sono stati questo pomeriggio Pietro Iadanza, (Presidente Associazione Nazionale Città del Vino), Roberto Cerrato, (Presidente Associazione Candidatura Unesco Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato) e Francesco Russo, rappresentante del Censis Servizi, in occasione del IX Rapporto Osservatorio del Turismo del Vino. “Siamo sulla buona strada”, dice a Cronache di Gusto il presidente Iadanza, “ma c’è ancora molto da fare soprattutto per vincere le resistenze materiali e di pensiero”. E continua: “Facciamo manifestazioni in tutta Italia per potenziare quello in cui crediamo, con un rete di intenti e di collaborazione anche con Recevin. Il turismo enogastronomico è il portabandiera del Belpaese capace di mettere in viaggio milioni di persone da ogni parte del mondo e fare dell’Italia una delle mete più amate del turismo internazionale.” Alla conferenza, ha partecipato anche Giulia Adamo, sindaco di Marsala “Città del Vino d’Europa 2013”. Sulla stessa scia del Piemonte anche Marche, Umbria e Puglia che imperniano i loro pacchetti turistici offendo esclusivi e gustosi viaggi nella cultura dell’arte e del gusto.

Rita Vecchio