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La manifestazione

“Costruire nuove memorie”: a Milano il congresso di Identità Golose con 145 chef

23 Marzo 2019
Identita-Golose Identita-Golose

di Michele Pizzillo, Milano

L’apertura della XV edizione di Identità Golose – che avrà come filo conduttore il tema “Fattore umano – Costruire nuove memorie” -, è in programma oggi, presso MiCo, il palazzo dei congressi attiguo all’area fieristica del centro di Milano, interrogandosi sul tema “Identità Tv – 60 anni di alta qualità a tavola” e, poi, su “Contaminazioni”.

Il primo incontro rappresenterà sicuramente una sorta di approfondimento di una questione molto dibattuta qual è, appunto, il ruolo delle trasmissioni televisive che parlano di cibo. Con Contaminazioni, invece, protagonisti saranno otto chef a cavallo tra le frontiere del gusto. Ma, è il filo conduttore, cioè, il Fattore umano quello che caratterizzerà il congresso. Perché, dice il suo ideatore, Paolo Marchi “quando affermiamo che una tradizione è una innovazione riuscita, è come se acquisissimo consapevolezza del processo creativo fatto di tanti piccoli, a volte anche grandi, passi. Fai e rifai, prova, smonta e rimonta, togli e rimetti fino a raggiungere il giusto equilibrio. In fondo, cosa fa un cuoco quando ci serve una novità se non cercare di donarci una nuova memoria? Quello che oggi è una novità, sovente, sull’onda del successo, diventa una tradizione e non spaventa più nessuno, anzi conforta. Costruire Nuove Memorie è quanto fanno cuochi, pasticcieri, pizzaioli, artigiani, gelatieri. Pensano e scrivono nuovi piatti, con la speranza che diventino Nuove Memorie collettive”. Ma, ai visitatori di quello che è ritenuto il più importante congresso italiano di cucina d’autore, consigliamo lo studio del programma, che è così vasto che si rischia di perdere gli incontri più interessanti. Diciamo questo perché le sovrapposizioni di orari sono all’ordine del giorno e, perciò, studiando bene il programma non c’è rischio di perdere qualche incontro a cui si è più interessati. I relatori, infatti, sono 145 – di cui 21 donne e 20 chef stranieri –; diverse anche le sale allestite per ospitare una così grande mola di incontri previsti per tre giorni di congresso. 

Degli appuntamenti di sabato, ci siamo focalizzati sui due convegni che sembrano i più importanti. Poi ci sono appuntamenti che permetteranno di invogliare il pubblico di scoprire i prodotti agroalimentari italiani. Proprio per raggiungere questo traguardo, gli interventi sono organizzati per sezioni tematiche (Identità di Pane e Pizza, Identità di Formaggio, Identità di Carne…) e spesso in contemporanea. Così, oggi sabato, la mattina l’incontro riguarderà una delle questioni più dibattute degli ultimi anni, con l’interrogativo “il settore della ristorazione può davvero dire di aver ottenuto effetti positivi dall’esplosione di programmi e talent show sul tema?”. Poi, si passerà alla pratica con il confronto tra Corrado Assenza (del Caffè Sicilia di Noto), il catalano Jordi Butron, il nederlandese Roger Van Damme, il portoricano Antonio Bachour e Will Goldfarb dall’Indonesia si confronteranno sulla parte più dolce della gastronomia. Senza trascurare “l‘arte dell’ospitalità”.

Il secondo giorno del congresso, domenica 24, si aprirà con Identità di Gelato al mattino – sono previsti gli interventi di Moreno Cedroni, Paolo Brunelli, Enzo Crivella, Maurizio Bernardini e Lucia Sapia -. Ma, anche,  l'esordio di grandi nomi internazionali, come José Avillez, Tim Raue, Diego Guerrero. In programma anche un imperdibile omaggio a Alain Ducasse. Nelle altre sale, invece, appuntamenti con Identità di Pasta, dieci talenti a Nuove Identità, Italia-Mondo; ci sarà anche un esordio, quello di Identità di Carne. Una seconda sala sarà invece dedicata per tutta la giornata di sabato alle Contaminazioni, liberate dalla loro connotazione negativa: otto chef riporteranno la propria esperienza a cavallo fra frontiere culturali e gastronomiche. Protagonisti Matias Perdomo e Simon Press, Mariano Guardianelli, Antonia Klugmann, Jeremy Chan, Francesco Apreda, Roy Caceres, José del Castillo e Yoji Tokuyoshi. Nonché l’avvio di Identità di Champagne: durante tutti e tre i giorni del congresso, un team di relatrici  parlerà di bollicine, dalla Francia all’Italia.

I giovani cuochi saranno invece protagonisti di Nuove Identità Italia-Mondo nella sala blu 2: Paolo Griffa, Alberto Gipponi, Gonzalo Luzarraga, Giuseppe Lo Iudice e Alessandro Miocchi, Paulo Airaudo, Ciro Scamardella, Karime Lopez, Ivan e Sergey Berezutsky parleranno delle loro esperienze di giovani chef in Italia e all’estero. Mentre del servizio di sala ne parleranno Enrico Bartolini, Giancarlo Perbellini, Niko e Cristiana Romito. E, di identità di formaggio, che coinvolge, ne parleranno Christian e Manuel Costardi, Matias Perdomo e Simon Press; Giancarlo Perbellini, Paco Magri e Iginio Ventura seguiranno infatti le Identità di Carne, novità del 2019 che vedrà la partecipazione di Diego Rossi, Andrea Baronetto e Andrea Porro, Simone Cozzi e altri chef, secondo un programma ancora da definire; mentre nella sala gialla 3 proseguiranno le Identità di Champagne.

Lunedì 25 marzo si parlerà di Fattore Umano, c0n tema “Costruire Nuove Memorie” e la partecipazione di Massimo Bottura, Dominique Crenn, Riccardo Camanini, Niko Romito, Enrique Olvera, Paolo Lopriore e Gianluca Gorini, Cristina Bowerman, Catia e Mauro Uliassi. Mentre di sala  ne parleranno Massimiliano Prete, Gennaro Battiloro, Danilo Brunetti, Michele Botta, Riccardo Raia e Simone Mantuano. Per concludere il congresso non potrà ovviamente mancare un brindisi con le bollicine: dalle 13, in sala gialla 3, si chiuderanno le Identità di Champagne.