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La manifestazione

BereRosa 2020, degustazione “in presenza”, ma a numero chiuso. E c’è un format online

24 Giugno 2020
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Era il 2012 quando Cucina & Vini, la nota rivista dedicata alla tavola e alla cantina, organizzava la prima edizione di BereRosa, la manifestazione dedicata al mondo dei vini rosa sia fermi che bollicine.

Una iniziativa molto apprezzata, al punto di diventare un punto di riferimento per appassionati, operatori e semplici curiosi. Un appuntamento molto atteso che, come tanti altri, si è ritrovato a fare i conti con le restrizioni dovute a questa fase di emergenza. “Non volevamo deludere le aspettative dei produttori e del pubblico – commenta Francesco D’Agostino, Direttore di C&V – e quindi abbiamo pensato a una doppia formula che, pur nel pieno rispetto della normativa vigente, consentisse di mettere ugualmente in scena la manifestazione. Diciamo, parafrasando un vecchio quiz, che tra il lascia e il raddoppia, abbiamo scelto la seconda opzione”. E quindi l’edizione 2020 di BereRosa avrà una doppia veste. Da una parte una vera e propria degustazione live, in linea con il classico format ma, obbligatoriamente, ridotta nei numeri e con il non trascurabile plus di essere guidata. Al fine di rispettare le regole del distanziamento sociale, giovedì 2 luglio verrà quindi organizzato un wine tasting a numero chiuso sia come aziende che come pubblico. Negli spazi dell’Es. Hotel saranno allestiti tavoli e sedute, posti ovviamente alla debita distanza e con tovagliato rinnovato per ogni sessione di degustazione. Gli ospiti potranno quindi assaggiare 30 etichette (accompagnate da una selezione di salumi e formaggi), ognuna delle quali verrà presentata dai giornalisti della rivista C&V, il tutto per una durata intorno alle due ore.

Parallelamente Francesco D’Agostino e il suo team hanno lavorato duramente ad un evento “virtuale”, con una vera e propria guida ai vini rosa delle aziende. Un utile vademecum per gli appassionati del drink pink, con racconto dell’assaggio, un breve video di presentazione a cura delle stesse cantine e, particolare fondamentale per il pubblico, la possibilità di acquistare le etichette preferite collegandosi con l’e-shop delle aziende vinicole o con delle piattaforme commerciali da queste scelte. “Uno dei pochi aspetti positivi di questo terribile periodo – conclude D’Agostino – risiede proprio nell’abitudine acquisita dalla popolazione di utilizzare tutte le opportunità offerte dal web. Con questo doppio canale, reale e virtuale, abbiamo voluto mantenere intatte le nostre abitudini e, al tempo stesso, cercato di tener vivo il rapporto tra i diversi player di questo settore: mondo produttivo, operatori e consumatori. Ovviamente con la speranza, tra un anno, di poter tornare ad alzare i calici guardandoci negli occhi”.

C.d.G.