Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La manifestazione

Carlo Petrini: “Una politica nuova per dare una concreta risposta alla crisi”

27 Settembre 2012
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E' stato presentato il Salone del Gusto e Terra Madre 2012, a Torino dal 25 al 29 ottobre.

 Il fondatore Carlo Petrini (nella foto) ha tenuto la conferenza stampa illustrando la nuova formula di questa edizione, che vede per la prima  prima volta i due sipari fondersi per dare voce a centinaia di produttori, chef e comunità del cibo dai cinque continenti. Poi ha illustrato gli obiettivi che porta avanti l'associazione, tra cui una nuova politica che dia una risposta alla crisi economica. «Quali sono i cibi che cambiano il mondo? – ha così esordito -. State tranquilli, non vi risponderò una melanzana, una patata o una carota. Serve una diversa politica alimentare per cambiare il mondo e dare una risposta concreta alla crisi economica. Dobbiamo lottare tutti insieme per dare spazio a un nuovo paradigma. E la base di questo nuovo sistema sta principalmente nel ridurre lo spreco di cibo, che oggi al mondo raggiunge addirittura il 45% di quello prodotto. E proprio al Salone del Gusto e Terra Madre toccherete con mano la passione con cui le comunità portano avanti i loro progetti, e sarete contagiati dal loro entusiasmo. Il messaggio che vi voglio lasciare oggi è la mia convinzione che il ritorno alla terra sarà una delle risposte fondamentali per uscire dalla crisi. – E conclude – Chi semina utopia raccoglie realtà, e i giovani sentono concretamente questa possibilità di cambiamento, nonostante gli ostacoli imposti dalla burocrazia e il poco sostegno per i loro investimenti”.  
 
La manifestazione che animerà i padiglioni del Lingotto Fiere e Oval è organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. 
 
«Il Salone del Gusto e Terra Madre in questi anni hanno saputo raccontare, esportare e commercializzare alcune delle vocazioni storiche del nostro Paese: l’amore per la “buona tavola” e l’attenzione per la qualità del prodotto – ha dichiarato Claudia Porchietto, assessore al Lavoro e alla formazione professionale della Regione Piemonte –  . Per questo motivo mi piace pensare a Slow Food come uno dei nostri principali ambasciatori dell’Eccellenza nel mondo. Un ambasciatore che con la sua attività ha contribuito ad alimentare la crescita del turismo enogastronomico nel nostro Paese. Uno dei pochi settori in Italia che cresce nonostante la crisi, attestandosi sui 5miliardi di euro di fatturato, e creando migliaia di opportunità di lavoro per i nostri giovani». 

Oltre 1000 gli espositori da più di 100 Paesi che animeranno il mercato italiano e internazionale con prodotti dei Presìdi Slow Food e delle comunità del cibo di Terra Madre. Mercato, ma non solo: oltre 170 eventi su prenotazione, 8 attività educative e 24 percorsi di educazione per le scuole, 50 chef presenti e 49 conferenze in cui approfondire i temi che stanno più a cuore, dall’economia alla sostenibilità, dall’agricoltura alla gastronomia. 
 
Da segnare in agenda anche i Laboratori del Gusto e gli Incontri con l’Autore per  scoprire nuovi prodotti accompagnati da chef, vigneron, birrai ed esperti; i Teatri del Gusto per capire come i più rinomati cuochi preparano i loro piatti simbolo; l’Enoteca che, con le sue 1200 etichette, valorizza territori di confine, aree montane e terroir estremi; e gli Appuntamenti a Tavola, che promettono il giro del mondo restando in Piemonte.
 
Parallelamente alla manifestazione aperta al pubblico, si terrà a Torino il sesto Congresso Mondiale di Slow Food che riunirà 600 delegati e in cui, a partire dalla centralità del cibo per l’umanità, l’associazione esprime i temi politici e culturali alla base dell’agire quotidiano di 1500 convivium e oltre 2500 comunità del cibo in 150 Paesi. Per la prima volta, la composizione del Congresso è espressione di una vera rete mondiale, testimoniata non solo dalla moltitudine di delegazioni presenti ma anche dalla diversità di culture, fedi, storie individuali e collettive. Al centro del dibattito, il diritto al cibo, inteso come «diritto fondamentale di ogni individuo alla libertà dalla fame». 

Marina V. Carrera