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La manifestazione

“Così celebriamo l’aperitivo siciliano”: tra miscele e nuovi drink, buona la prima a Isola

20 Dicembre 2022
Davide Morici, Orazio Nevoloso e Giovanni Callea Davide Morici, Orazio Nevoloso e Giovanni Callea

Il primo “Festival dell’Aperitivo Siciliano” si rivela “femmina” in tutte le sue caratteristiche più seducenti nell’arrivare al pubblico con carisma e potenza.

La kermesse ha raccolto commenti positivi nel corso della tre giorni che si è tenuta a Isola delle Femmine (Palermo). “Aperisicily – Drinks e semi di cultura” può riscuotere dunque la scia del successo, soprattutto per l’originalità con cui è stato impostato, puntando una luce su tutti i produttori presenti ed invitati del mondo dell’enogastronomia. La trovata serve a far ammirare Isola delle Femmine anche nei suoi mesi invernali perciò è stata abbracciata dall’Ente comunale, ma è stata organizzata da “Iocomprosicliano” ed appoggiata dall’Assessorato regionale siciliano dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea. Ad intervenire all’inaugurazione nelle due differenti sedi (Lido Miramare e “Saracen Sands Hotel & Centro Congressi”) il sindaco di Isola Orazio Nevoloso, l’assessore comunale al Patrimonio Antonino Romeo e il vicesindaco Maria Grazia Bruno ed altri delegati di Giunta. Nelle intenzioni del progetto, l’Agroalimentare in degustazione deve spiccare e ha spiccato grazie al suo timbro di lunga intensità, insieme alla sezione delle tenute vinicole e del beverage, ponendo l’accento sulle tradizioni e aprendo alcune finestre culturali: l’esibizione della violinista guardando i cavalloni del mare al tramonto, accostata ad un calice di vino Igp di Terre Siciliane e la riflessione sul pranzo di Natale. Gli aperitivi sono un pretesto dal significato iconico per mettere in moto una serie di idee su questo territorio ed aiutare i commercianti del luogo non con soluzioni tampone ma con una manovra strutturata fino a poter vivere di turismo, come Isola dovrebbe fare. Il Sindaco Nevoloso ha dichiarato: “AperySicily nasce da un’idea di coniugare i prodotti d’eccellenza dell’agricoltura siciliana, come il vino e i cereali, col nostro borgo marinaro e con i nostri caratteri identitari ovvero il mare e il pesce. Il tutto è stato pensato, modulato e identificato in un momento preciso della nostra vita: il momento dell’aperitivo, sempre più parentesi di serenità, cultura e socialità, nel caos della nostra quotidianità”.

(Matteo Bonandrini e il cocktail “Isola”)

L’artefice di Iocomprosiciliano, Davide Morici, nonché presidente del neo Consorzio “Made in Siciliy”, sostiene: “Attraverso l’aperitivo, attraverso il cocktail, abbiamo voluto dare valore e identità ad un’area che ha una grande forza legata al mare e alle storie legate al mare. Il cocktail presentato ad Isola risulta carico di identità ed è quello che cerco di promuovere con “Iocomprosiciliano”, restituendo o donando valore a prodotti, aziende, imprenditori e territori in un unico contesto che diventa sponsorizzazione ed è Made in Sicily”. Le chicche sono state il cocktail “Isola” a cura del bartender Matteo Bonandrini di Palermo (anche proprietario, insieme a tre amici, del locale “Sartoria Miscelazione Democratica”) e il primo vino con la referenza “Isola”, nella due varianti bianca e rossa, di Cantine Paolini in “Limited Edition”. I frutti dell’agricoltura come il vino e/o un buon superalcolico, magari di produzione palermitana (come quello usato per il cocktail Isola), devono e possono trasferire emozioni ed agganciarsi al tema di un’economia che si mobilita nell’ambito del patrimonio paesaggistico e culturale della Trinacria, fino a farla decollare in altre parti del pianeta. Il cocktail “Isola” è stato studiato per accompagnare piatti a base di pesce crudo ed altre golosità siciliane. Lo specialista Bonandrini, che si è cimentato in un “cocktail show”, ha narrato le peculiarità della sua esecuzione (“con una bassa gradazione alcolica” per bere responsabilmente) e si è ispirato al fascino di incredibile impatto dei tramonti di Isola. Ciò che ha creato potrà essere realizzato e riprodotto da altri suoi colleghi in qualunque tipologia di locale dove si pratichi la somministrazione di cocktail: ormai, la tendenza è anche nei bistrot e nelle attività di ristorazione gourmet (dal ristorante alla pizzeria). I prodotti da forno preparati con selezioni di grano monococco, insieme al Consorzio Ballatore, sono stati un’altra “bella presenza”.

Molto interessante il dialogo con il giornalista ed esperto di tradizioni culinarie siciliane Gaetano Basile che ha spiegato in tantissimi Paesi del mondo quanto sia necessaria la campagna sulla cucina siciliana, esportando i piatti tipici quali le “stigghiole”, un tipo di grano cucinato per Santa Lucia e il cous cous della cultura maghrebina, impiegato egregiamente a Trapani: il professore è stato in giro per vent’anni a mescolare queste tradizioni con un piccolo staff gastronomico per “vendere” il sapere antico dei fornelli e di ricette secolari. E, ancora, gradito il dialogo sulle linee basilari di “Iocomprosiciliano” e dell’universo ristorazione come i professionisti dell’Associazione Barman Italiani, moderati dalla conduttrice Eliana Chiavetta. Il musicista Antonio Zarcone e la cantante Pamela Barone hanno alternato questi momenti e hanno reso più soft l’atmosfera. I frangenti dedicati agli aperitivi culturali hanno avuto la regia della giornalista del settore enogastronomico Marcella Ruggeri. Ottenere il “Brand Isola” per questo posto a mission turistica è quello che l’Amministrazione odierna si prefigge e gli attori volenterosi come “Iocomprosiciliano” possono corrispondere ad un incentivo in più per colpire l’obiettivo.

C.d.G.