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La manifestazione

Il Salone del Gusto, obiettivo “famiglie”: per la prima volta i Laboratori

21 Settembre 2018
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Terra Madre Salone del Gusto 2018 ieri ha aperto le porte. Fino al 24 settembre torna a Torino la XII edizione del più grande evento dedicato al cibo italiano e internazionale

Quest’anno il Salone del Gusto, che ha aperto i battenti ieri, si rivolge soprattutto alle famiglie: l’obiettivo è dialogare con genitori e bambini e porre l’accento sulla qualità del cibo che consumiamo quotidianamente.

La novità principale riguarda i Laboratori del Gusto che quest’anno approfondiscono le tematiche degli spazi #foodforchange allestiti al Lingotto, 104 occasioni in cui cuochi, produttori, appassionati ed esperti ci aiutano a capire che il cambiamento è davvero a portata di forchetta. Quattro sono i principali laboratori: Slow Meat sottolinea l’importanza della biodiversità e delle razze. Capire la pesca per salvare i mari! Slow Fish ci porta alla scoperta delle varietà di pesce di mare e d’acqua dolce meno note, da Bahia alla Danimarca, dal Marocco al Giappone provando a rispondere a tante domande: come scegliere il pesce in pescheria? Si può gustare un sushi sostenibile?

C’è poi il laboratorio dedicato al tema dei Semi, come inventare un piccolo orto domestico biologico. Laboratori pratici dove imparare a progettarlo dalla A alla Z, per riflettere sull’importanza della qualità e della salute del suolo sul quale vengono piantati e coltivati gli alimenti che mangiamo. Infine, Cibo e Salute offre approfondimenti per un diverso approccio alla scelta del cibo, dalle fermentazioni alle spezie e alle erbe, alle farine poco raffinate e alle lievitazioni.

Attività e percorsi interattivi hanno attratto molte scolaresche. L’AMi ha allestito uno stand per diffondere la cultura apistica e illustrare i diversi abbinamenti delle varie tipologie di miele che si possono ottenere. Gli insetti, le api in particolare, svolgono un ruolo cruciale nella biodiversità come nell’agricoltura. Il miele abbinato al formaggio è un classico e parlando di classici Parmigiano Reggiano è uno dei main sponsor del Salone con un fitto calendario di iniziative che mettono in luce la versatilità del prodotto. Si sposa alla Grappa del Trentino, alle birre artigianali, al Franciacorta, ma anche alle pizze del pluripremiato Gianni di Lella. A fare da spalla allo stand del Parmigiano Reggiano ci sono tanti caseifici e rivenditori autorizzati, tra cui il Consorzio delle Vacche Rosse che racconta l’antica storia della mamma del Parmigiano Reggiano, trasformato dal latte della Vacca Rossa di Razza Reggiana, unicamente allevata per ottenere il prodotto finale conosciuto in tutto il mondo.

In questo percorso alimentare non poteva mancare un'altra pietra miliare il cioccolato Domori. Allo stand si racconta il procedimento della lavorazione del cacao, da quando viene raccolto a quando diventa cioccolato. Dal 1997, Domori è l’unico a lavorare il Criollo, una varietà di cacao raro e fragile a rischio di estinzione originario del Venezuela, che rappresenta soltanto lo 0,001% del cacao prodotto nel mondo. Allo stand è stato allestito uno spazio per i più piccoli per cimentarsi alla creazione di barrette e un altro per ospitare gli allevatori di cacao venezuelani. In collaborazione con Tecno 3, Domori dà una dimostrazione costante dell’intero processo produttivo: la macchina “Bean to bar”, infatti, mediante i processi di debatterizzazione e torrefazione, pulisce e lavora le fave che diventano granella nella macinatura e massa di cacao alla fine. Un buon cibo deve essere accompagnato da un’ottima bevanda. Tra i brand di birre industriali ritroviamo Forst, mentre tra le birre artigianali Hibu e Baladin, che sabato presenterà la nuova birra, Xyauyù. Anche Baladin ha allestito il suo laboratorio per gli amanti di birre ad alta fermentazione, non pastorizzate di alta qualità.

C.d.G.