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La manifestazione

Milano punta sul vino: ad ottobre la “Wine Week” tra eventi e degustazioni nei quartieri

24 Giugno 2018
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(Daniele Cernilli, Federico Gordini, Pier Bergonzi e Luciano Ferraro)

di Michele Pizzillo, Milano

Milano è una meta turistica importante e dal punto di vista enogastronomico ed è troppo appetibile perché fosse priva di un grande evento sul mondo del vino. 

Non una manifestazione estemporanea, ma qualcosa di solido che, anno dopo anno, sappia stuzzicare gli appassionati di vino. Problema risolto perché Federico Gordini ha pensato di organizzare la “Milano wine week”, dal 7 al 14 ottobre, con l’ambizione di tingere di rosso, bianco e rosato un po’ di quartieri cittadini con un fitto palinsesto di appuntamenti dedicati al vino. Sarà un successo? E’ presto per dirlo, ma Gordini, giovane imprenditore che con Lievità ha già organizzato la “Milano food week”, “Bottiglie Aperte” e “Vivite” (il primo festival dedicato alle cantine cooperative) ha già le idee precise di cosa fare per portare al successo un’idea che punta a creare un grande momento annuale per costruire un sistema in grado di connettere tutti gli interlocutori che, a vario titolo, si occupano di vino. Perché, dice Gordini “da anni coltivavo l’idea di realizzare un grande evento di sistema dedicato al mondo del vino che si potesse porre l’obiettivo di arrivare negli anni ad emulare il successo delle grandi settimane milanesi, dalla moda al food. Per realizzare un progetto di queste dimensioni, è necessario creare una grande squadra di lavoro che possa rappresentare le anime più importanti di questo mondo. Una squadra che, fin dalla prima edizione, ci consentirà di avere un palinsesto di eventi di grande spessore”. Insomma, pensando ad un comitato scientifico formato da autorevoli comunicatori del vino – alcuni sono intervenuti alla presentazione della manifestazione a Milano, nella sede della Confcommercio – come Luciano Ferraro (caporedattore centrale del Corriere della Sera), Daniele Cernilli (guida “DoctorWine”); Pier Bergonzi (vicedirettore della Gazzetta dello Sport); Andrea Grignaffini (direttore di Spirito diVino); Luca Gardini (comunicatore del vino e sommelier campione del mondo 2010); Gigi Brozzoni (Guida Oro Veronelli) e Antonio Paolini (Gambero Rosso).

Entrando nei dettagli, la diffusione capillare della manifestazione sul territorio milanese sarà garantita dal coinvolgimento dei locali, che saranno messi in rete con la realizzazione di alcuni “Wine Districts” (quartieri milanesi caratterizzati da una particolare densità dell’attività di somministrazione e, per questo, abbinati a Consorzi di Tutela, che caratterizzeranno l’offerta dei locali aderenti con l’abbinamento ai loro vini) e attivati con circuiti legati a singole aziende vinicole che realizzeranno cene abbinate, degustazioni e momenti di approfondimento sulle loro produzioni. Il coinvolgimento di Uevla, associazione di Confcommercio che raduna i principali enotecari milanesi, porterà un fitto calendario di attività tra gli scaffali dei più qualificati retail vinicoli della città.

Nel day by day, il palinsesto accoglierà al suo interno tutti gli eventi e manifestazioni che nel corso della settimana ruoteranno attorno al mondo del vino: da Bottiglie Aperte, giunta alla settima edizione, che aprirà la manifestazione domenica 7 e sabato 8 ottobre e focalizzerà la sua attenzione sul pubblico business nella nuova location del Superstudio di Via Tortona, alla presentazione della Guida di DoctorWine, che chiuderà la manifestazione domenica 14 all’Hotel Principe di Savoia. Nel mezzo grandi iniziative che renderanno possibile per il pubblico vivere il contatto con i produttori vinicoli attraverso eventi “tasting” realizzati in collaborazione con le principali realtà che si occupano di comunicazione e divulgazione del vino italiano. Spiccheranno anche importanti collaborazioni con alcuni dei luoghi di culto della scena food & wine milanese come Eataly, Rinascente Duomo e Signorvino. Il circuito della Milano Wine Week ospiterà al suo interno anche qualsiasi evento tematico legato al mondo del vino che librerie, gallerie d’arte e punti vendita e mescita decideranno di organizzare in autonomia. Il mondo del business sarà invece l’oggetto del primo “Milano Wine Business Forum” che sarà ospitato nel corso della settima presso Palazzo Bovara.

Luciano Ferraro, nominato sul campo “coordinatore” del comitato scientifico, ha sottolineato che eventi del genere invogliano i produttori a mettere da parte rivalità perché lavorando insieme, anche una sola settimana all’anno, ci si può dare una mano in caso di difficoltà; e, poi, occupando la città con le iniziative cui ha pensato Gordini, il messaggio cultuale che arriverà dal mondo del vino potrebbe essere replicato in tutti i settori produttivi del nostro Paese. Ha aggiunto Cernilli: “Se perseguiremo la strada del racconto comprensibile, il vino conquisterà sempre più estimatori e di quelli che bevono bene”. L’assessore regionale al turismo, Lara Magoni, ha già fatto un passo avanti quando, nel corso della presentazione dell’evento, ha detto che “il mio auspicio è che eventi come Milano Wine Week possano diventare itineranti, con rassegne ed appuntamenti nelle principali città d’arte lombarde e luoghi più attrattivi del territorio. Unire arte, storia e cultura ai nostri sapori permetterebbe di valorizzare sempre di più il ‘Made in Lombardia’ e far diventare la nostra regione la prima meta turistica d’Italia”.

Appuntamento, a questo punto, al 7 ottobre, a Palazzo Bovara, che Gordini ne farà la “casa Mww” anche perché la manifestazione l’ha organizzata in partnership con Epam-Fipe e Confcommercio Milano-Lodi-Monza-Brianza perché “una manifestazione come Milano Wine Week accresce l’attrattività della città e rafforza quel turismo di qualità fondato sullo stile di vita di una buona movida – ha sottolineato Lino Stoppani, Presidente Epam-Fipe e vicepresidente di Confcommercio Imprese per l’Italia -. Ma il vino non significa soltanto economia e business. Racchiude in sé molteplici valori: dal lavoro all’ambiente alla storia alla tradizione. E l’alto valore immateriale che le attività imprenditoriali sanno esprimere favorendo lo stare insieme e l’aggregazione sociale”. Ponendosi “in sintonia con le varie azioni condotte in questi anni dal Comune di Milano per valorizzare il grande patrimonio enogastronomico italiano, lombardo e milanese. Un appuntamento che prosegue l’impegno assunto dall’amministrazione di fare del capoluogo lombardo il punto di riferimento del settore agroalimentare. Siamo convinti che il coinvolgimento di tutti i quartieri della città possa rappresentare anche un’importante occasione di valorizzazione turistica e di scoperta commerciale della città”, evidenzia Cristina Tajani, assessore comunale alle attività produttive e commercio.