Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La manifestazione

“Autoctono si nasce”: a Milano la grande festa con oltre cento vini da tutta Italia

21 Gennaio 2019
degustazione_verdicchio degustazione_verdicchio

di Michele Pizzillo, Milano

Una serata per scoprire gran parte dell’ampelografia italiana attraverso la proposta di oltre cento vini provenienti da tutta Italia. 

Questo l’obiettivo di “Autoctono si nasce …”, il tradizionale appuntamento dedicato ai vini autoctoni, organizzato a Milano dall’associazione Go Wine. Una settantina i vitigni rappresentati in questo evento che apre l’anno 2019 di Go Wine nel capoluogo lombardo. Un banco d’assaggio allestito nei saloni dell’Hotel Michelangelo (piazza Luigi di Savoia 6) dove storie e vini si intrecciano fra aziende storiche e realtà emergenti, fra varietà più diffuse e conosciute e alcune rarità spesso legate ad un solo o pochissimi viticoltori. Il titolo dell’evento è legato ad un libro pubblicato anni fa proprio da Go Wine – che in questa occasione porterà anche l’edizione 2019 di Cantine d’Italia, la guida delle aziende selezionate dagli esperti dell’associazione – e ad altre iniziative che hanno sempre visto l’associazione privilegiare la cultura e la comunicazione a favore dei vitigni-vini di territorio. 

Alle circa 50 aziende italiane direttamente presenti al banco d’assaggio e provenienti da varie regioni italiane, si affiancherà una sorta di enoteca particolare, cioè “Vite in Riviera” che raggruppa 25 cantine del Ponente Ligure: ogni cantina sarà presente con un solo vino, per completare il panorama della degustazione. 

Di seguito le aziende presenti al banco d’assaggio e con i vitigni che rappresentano

Piemonte: Baldissero, di Treiso; Balocco Ugo, di San Marzano Oliveto; Ca ed Curen, Mango; Cascina Castlet, Costigliole d’Asti; Mancinelli Stefano, di Morro d’Alba; Poggio, Vignole Borbera; Tamburnin, di Castelnuovo don Bosco. E i vitigni Arneis, Barbera, Cortese, Croatina, Dolcetto, Erbaluce, Favorita, Freisa, Furmentin, Gamba di Pernice, Grignolino, Moscato di Canelli,  Nebbiolo, Ruchè, Timorasso e Uvalino.

Lombardia: Consorzio del Buttafuoco Storico, di Canneto Pavese; Faverzani, di San Colombano al Lambro; Fiamberti Giulio, di Canneto Pavese; Le Strie, di Teglio. E i vitigni Ancellotta, Croatina, Lambrusco Salamino, Nebbiolo e Verdea.

Veneto: Conati Marco, di Fumane; Conte Collalto, di Susegana; La Tordera, di Vidor. E i vitigni Corvina, Glera, Groppello, Gruajo, Pedevendo e Verdea.

Trentino: De Tarczal, di Isera. E i vitigni Lagrein, Marzemino, Moscato giallo e Teroldego.

Friuli Venezia Giulia: Ca’ Ronesca, Dolegna del Collio; Fruscalzo Bruno, di Dolegna del Collio; Gigante Adriano, di Corno di Rosazzo; I Magredi, San Giorgio della Richinvelda; Marinig, di Prepotto; Pizzulin Denis, e Ronco dei Pini, di Prepotto; Scubla Roberto, Premariacco; Stanig, di Prepotto. E i vitigni Franconia, Malvasia, Ribolla gialla, Refosco dal peduncolo rosso, Pignolo,  Schioppettino e Verduzzo.

Emilia Romagna: Bugno Martino, di San Benedetto Po; Conte Otto Barattieri, Vigolzone; Fattoria Paradiso, di Bertinoro; Podere Riosto, di Pianoro; Spalletti Colonna di Paliano, di Savinano sul Rubicone. E i vitigni Albana, Barbarossa, Centesimino, Fantini, Malvasia, Ortrugo, Pignoletto e Sangiovese.

Toscana: Della Seta, di Montepulciano; Fattoria di Corsignano, di Castelnuovo Berardenga; Fattoria di Magliano, di Magliano. E i vitigni Ansonica e Vermentino.

Umbria: Cantina Colle Ciocco, di Montefalco; con i vitigni Grechetto e Sagrantino.

Marche: Ciù Ciù, di  Offida; Fattoria San Lorenzo, Montecarotto. E i vitigni Biancame, Lacrima di Morro, Passerina, Pecorino e Verdicchio.

Lazio: Pileum, di Piglio. E il vitigno Cesanese.

Abruzzo: Cantina Frentana, di Rocca San Giovanni; Il Feuduccio di S.Maria d’Orni, di Orsogna;

Campania: Marisa Cuomo, di Furore. E i vitigni Casavecchia, Falanghina, Fiano, Greco e Ripoli-Fenile-Ginestra.

Puglia: I Pastini, di Locorotondo (Ba). E il vitigno Fiano minutolo.

Basilicata: Casa Maschito, di Maschito. E i vitigni Aglianico e Malvasia.

Calabria: Cantine Spadafora, di Mangone (Cs); 

Sicilia: Fausta Mansio, di Siracusa; Gulfi, di Chiaromonte Gulfi. E i vitigni Catarratto, Grillo e Nero d’Avola.

Sardegna: Murales, di Olbia; Su’Entu, di Sanluri. E i vitigni Bovale, Cannonau, Malvasia e Vermentino.