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La manifestazione

“Mangia la foglia, salva il pianeta”: a Milano il festival della cucina vegetariana

10 Maggio 2018
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(I protagonisti del festival della cucina vegetariana)

di Michele Pizzillo, Milano

“Mangia la foglia, salva il pianeta”. E’ lo slogan scelto quest’anno da The Vegetarian Chance, il festival di cucina vegetariana ideato dallo chef Pietro Leeman e dal giornalista Gabriele Eschenazi che cinque anni fa decisero di fare qualcosa per diffondere il “verbo” dell’alimentazione a base vegetale attraverso una concreta politica di informazione ai consumatori. 

Possiamo dire che l’obiettivo è stato centrato, visto che il loro festival e relativo concorso di cucina vegetale riservato agli chef, in programma il 12 e 13 maggio, oltre ad essere arrivato alla quinta edizione, è anche un evento molto atteso a Milano, visto la notorietà che si è conquistato. Tant’è vero che The Vegetarian Chance 2018 ha richiesto una location più ampia, la “Fabbrica del Vapore”, struttura di proprietà comunale riservata ai grandi eventi culturali, dove gli ideatori della manifestazione potranno mettere a disposizione degli otto chef che saranno protagonisti del festival, la cucina allestita da Electrolux professional. Qui lo chef Sauro Ricci, che di Joia Academy, emanazione del ristorante Joia di Leeman – il primo chef ad ottenere la stella Michelin con un locale che propone solo cucina vegetariana – accoglierà gli otto chef in gara quest’anno. E, cioè, Willy Berton (Francia), Matteo Carelli (Svizzera), Walter Casiraghi (Russia), Yoshiko Hondo (Giappone), e gli italiani Antonio Cuomo, Barbara Ghizzoni, Manfredi Rondina e Federica Scolta. Ogni cuoco presenterà due piatti a sola base vegetale ispirati dalla tradizione e dalla creatività. La giuria, presieduta da Pietro Leemann, sarà composta dal medico americano Neal Barnard, dallo chef Cesare Battisti, dallo scrittore Leonardo Caffo, da un cuoco storico qual è Aimo Moroni e dalla giornalista Mariella Tanzarella. Il pubblico potrà seguire la preparazione dei piatti domenica dalle 10.30, la loro presentazione alla giuria dalle 11.30 e incontrare i cuochi dalle 14, prima di assistere alla premiazione ufficiale e dei partner (premi speciali Ricola, Lavazza e Orogel) intorno alle 15 con commenti dei giurati e dei concorrenti. 

Oltre alla gara, durante The Vegetarian Chance, anticipa Eschenazi, “sbroglieremo la matassa del quesito è possibile parlare di alimentazione a base vegetale dando informazioni e spazio a opinioni anche diverse, ma indirizzate verso lo stesso obiettivo e cioè una migliore gestione della salute e dell’ambiente. Quest’anno riproponiamo un Festival attento ai cambiamenti climatici. Ovviamente, parleremo di salute, agricoltura sostenibile, spiritualità, etica e animalismo. E, di come i vegetali sono fonte di gusto, ed anche di salute nella prevenzione e nella cura”. Su questo tema interagiranno tra loro nello “Spazio Orogel”, lo chef Leemann e la nutrizionista Elisa Brighenti, sabato ore 12. La compartecipazione dà un valore speciale al cibo e questo vale ancora di più se lo si può fare con un medico salutista e buongustaio come Neal Barnard, che invece di medicine prescrive ricette. Con lui alle 13 di sabato è proposto un picnic collettivo e al quale parteciperà anche Pietro Leemann. Cestino in vendita a 20 € e curato dall’Officina del Gusto. 

Wild, un piatto tra natura e cultura è il titolo che Sauro Ricci, antropologo prestato alla cucina, ha dato al suo incontro gastronomico nello spazio Joia Academy sabato alle 16.45. Magico sarà invece il piatto che i bambini con i loro genitori saranno chiamati a confezionare con vegetali sotto la guida della formatrice Slow Food Alessandra Zambelli domenica alle 12 e alle 14.

Diversi, poi, gli incontri a tema a questa edizione di The Vegetarian Change. Come, per esempio, il cambiamento climatico e l’impatto con i produttori agricoli biologici. A spiegarlo ci penseranno Eschenazi che aprirà il festival, Giancarlo Colombo de El Giardinet, Marisa del Corno, Pioppo Tremulo e Aina Pacifico. Ma, a dare un supporto scientifico rilevante alla dieta vegetale sarà dato sabato alle 14.30 da Neal Barnard, il medico americano che da decenni studia come gli alimenti influenzino la nostra salute. Racconta Eschenezi: “Nel 1985 ha fondato il Comitato dei Medici per la Medicina Responsabile (Physicians Committee for Responsible Medicine) e del quale è tuttora presidente. In questo ruolo si è confrontato negli Usa con chi promuove diete non salutari nel pubblico come nel privato. E non ha esitato a citare in tribunale sul tema il governo Usa. Gli studi del dottor Barnard hanno si sono incentrati sulla dieta vegetale come utile a perdere peso, abbassare il colesterolo, rivoluzionare il trattamento del diabete di tipo 2 e migliorare la salute. Dalla sua parte sono schierate oggi le principali autorità medico-scientifiche americane. Ha scritto oltre 20 libri e 80 saggi accademici scientifici. In Italia il suo editore è Sonda, che ha in uscita il suo ultimo libro Il programma Kickstart”.

Le battaglie per l’ambiente e contro un indiscriminato sfruttamento delle risorse naturali sono proprie di due grandi organizzazioni internazionali come Slow Food e Greenpeace. Due loro rappresentanti saranno al Festival: Federica Ferrario e Silvia Ceriani, che sabato 12, alle ore 16.30, parleranno dell’impatto della produzione alimentare sulla nostra vita. A interloquire con loro: la direttrice  di Cucina Naturale, Venetia Villani. Dopo parlerà il professor Marco Ferrini, direttore del Centro Bhaktivedanta, per restituirci un po’ di quell’etica e spiritualità che abbiamo perso nel rapportarci ad aria, acqua e clima. Il suo riferimento è la cultura dei Veda. In Colombia il riscatto avviene attraverso il caffè. A Meta, infatti, è in corso un importante processo di riconversione agricola dalle piante ad uso illegale al caffè di qualità. A raccontare questa storia provvederà Michele Cannone nello spazio Lavazza domenica alle 11.15.

L'antropocentrismo è costruito sulla presunta superiorità dell'umano sulle altre forme di vita, oltre che su quella di certi umani rispetto ad altri: ma che succede quando scopriamo di essere della stessa sostanza di tutti gli esseri viventi del pianeta? È l’interrogativo che si pone lo scrittore Leonardo Caffo e al quale darà una sua risposta domenica alle 16 dialogando con Giovanni Caprara (Corriere della Sera), Claudio Agostoni (Radio Popolare) e la blogger Corinna Agostoni. Non si può essere mai veramente seri se non si è capaci anche di scherzare, per questo a chiudere la manifestazione domenica alle 17,45 quest’anno sarà un comico, Nando Timoteo, star di Colorado, presentato da Ricola. Mentre l’artista romano Vittorio Pavoncello esporrà i suoi disegni sul tema “Dal cielo la manna”, il cibo divino vegetariano che, secondo la Bibbia, nutrì il popolo ebraico nella sua traversata del deserto. Accanto a lui Agnese Z’Graggen e Tosi Photography esporranno in foto la bellezza del mondo vegetale con la loro mostra Nudo e crudo. 

All’ingresso e al pianterreno di una delle palazzine dell’ex Fabbrica del Vapore, saranno posizionati i produttori agricoli bio con il Mercato della Terra, food truck, gelateria veg, estratti di frutta e verdura, aziende artigiane bio e veg con prodotti innovativi in vendita e assaggio.