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La manifestazione

Tre giorni di “enozioni” a Milano, tra cene di gala e degustazioni imperdibili

22 Gennaio 2019
Sommelier Ais Sommelier Ais

di Michele Pizzillo, Milano

Tre giorni di “enozioni” – simpatica storpiatura di emozioni – a Milano, con una kermesse dedicata al vino di qualità. 

E’ la seconda edizione, organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier della Lombardia, dal 25 al 27 gennaio, negli eleganti saloni The Westin Palace Hotel, dove sarà allestito una sorta di palcoscenico per fare alternare alcuni tra i migliori degustatori e comunicatori della cultura del vino in Italia che avranno, appunto, il compito di en(m)ozionare gli appassionati di vino di qualità. Si comincia venerdì 25 gennaio, con la cena di gala durante la quale saranno assegnati i premi “Enozioni a Milano” a personalità che hanno saputo esprimere ai massimi livelli, nei rispettivi campi, la loro passione per il vino e il profilo culturale che lo anima. Il premio della seconda edizione della manifestazione, toccherà a tre rappresentanti del mondo dell’enologia che, distinguendosi per la qualità delle loro iniziative territoriali, hanno anche contribuito ad alimentare la valorizzazione del vino italiano in ambito internazionale. In questa occasione, nei calici si alterneranno Champagne, Lugana Superiore 2002 Ca’ Lojera, Trento extra brut riserva Lunelli 2008 Ferrari, Barolo Bussia Vigna Mondoca 2009 Oddero, Passito di Pantelleria Bukkuram Sole d’agosto 2015 De Bartoli.

Invece per sabato 26 e domenica 27, sono programmati dodici degustazioni con l’obiettivo di esplorare alcuni dei più importanti territori del mondo: dall’Alsazia alla Borgogna, dall’Argentina a Montalcino, da Bordeaux alla Champagne (con Nicola Bonera che attraverso alcune annate considerate memorabili in Champagne, farà cogliere le sfumature che il tempo ha cesellato su questo meraviglioso nettare, rendendo così ogni millesimo una pietra preziosa esclusiva ed ineguagliabile: Pascal Doquet Coer de Terroir 1995, Francois Bedel Cuvee RW 1996, André Beaufort 1996, Veuve Cliquot Grand Dame 2006, Dom Perignon 2006, Fleury 1990) passando per il Rodano e il Pinot nero dell’Oregon (con Guido Invernizzi che guiderà la degustazione dei vini di due aziende, la Cristom Eola-Amity Hills AVA, un sub appellativo della più conosciuta Willamette Valley AVA – Mt Jefferson Cuvée Pinot Noir 2012, Jessie Vineyard Pinot Noir 2013, Louise Vineyard Pinot Noir 2012 – e dell’azienda Bergström Wines Willamette Valley AVA – Shea Vineyard Pinot Noir 2014, Silice Vineyard Pinot Noir 2013, Bergström Vineyard Pinot Noir 2013). E, ancora, approfondimenti sui vitigni autoctoni (come i 6 Sancerre selezionati da Luisito Perazzo; i 6 Riesling che rappresentano il mito teutonico dell’immortalità, scelti da Nicola Bonera per un’immersione in questo vino ritenuto infinito) , sui vini fortificati e sulle eccellenze di cantine che hanno conquistato il cuore degli appassionati. I relatori, tutti di primaria importanza e di grandissima esperienza, sapranno trasmettere con competenza emozionanti e coinvolgenti suggestioni.

L’apice delle degustazioni sarà toccato sabato sera quando Nicola Bonera, Armando Castagno e Luisito Perazzo – che possiamo paragonare ai famosi tre tenori della grande musica lirica – condurranno il pubblico attraverso un’esperienza sensoriale unica e irripetibile, degustando grandissimi vini la cui fama e rarità sono da sole garanzia di eccellenza; cioè: Champagne Cristal 2009, Louis Roederer; Champagne Initial, Jacques Selosse; Les Clos Chablis Grand Cru 2008, Rene et Vincent Dauvissat-Camus; Rheingau Riesling Spätlese Grünlack 1971,  Schloss Johannisberg; Silex 2011, Domaine Didier Daguenau; Pomerol 2005, Château La Fleur-Pétrus; Clos de Vougeot Vieillles Vignes 2014, Labette & Dechelette Château de la Tour Unico Gran Reserva 2007, Vega Sicilia; Don PX Selección DB 1949, Bodega Toro Albalà.

A completare l’opera, due grandi banchi di degustazione organizzati nelle giornate di sabato e domenica. Al banco di degustazione di sabato ci saranno oltre cinquanta produttori provenienti da tutte le regioni d’Italia, mentre domenica il focus sarà interamente rivolto agli innovativi vini Piwi, ottenuti con uve di vitigni resistenti alle malattie fungine. In più, sempre domenica, tornerà la particolare modalità di degustazione “al tavolo con il produttore”, approccio sempre molto apprezzato poiché consente un’interazione diretta, più colloquiale e profonda, tra il pubblico e i produttori che hanno così modo di discutere e confrontarsi al meglio sulle peculiarità delle varietà e delle tecniche di produzione. Uno specifico seminario pomeridiano esaurirà questo grande approfondimento tematico, affrontando gli aspetti legati alla diffusione futura dei vitigni resistenti.