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La novità

Esce la prima birra al Moscato di Scanzo, la Docg più piccola d’Italia

25 Gennaio 2018
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E’ un anno speciale il 2018 per l’Azienda Agricola Pagnoncelli Folcieri di Scanzorosciate in provincia di Bergamo.

Francesca, figlia di Maurizio Pagnoncelli, farmacista, titolare insieme ai genitori, ai fratelli Federico e Serena e al marito Massimo, annuncia una novità: “Sarà pronto a breve il Moscato di Scanzo 2015, annata speciale e, che per la nostra piccola Azienda, significa un primo cambio di dimensione; è l’anno di lancio di un nuovo incredibile prodotto: la birra al Moscato di Scanzo”. Andiamo con ordine. Il Moscato di Scanzo 2015 segna una svolta in termini di quantità: si passa dalle potenziali, ma difficilmente raggiunte, 1.200 bottiglie da 0,5 litri alle 3.400 bottiglie circa. “Sono sempre numeri contenuti, che ci consentono di controllare come prima e in modo maniacale ogni fase di produzione e lavorazione, dalla vigna alla raccolta (manuale) alla pulizia dei grappoli (manuale), ecc. Ma è chiaro che c’è un salto dimensionale per noi importantissimo – spiega Francesca – Il Moscato di Scanzo 2015 uscirà appena pronto, indicativamente nel mese di marzo, e già si preannuncia come un’annata topica viste le magnifiche condizioni in cui è cresciuto ed è stato raccolto”.

La birra al Moscato di Scanzo, prodotta a partire da mosto d'uva, è una birra in stile Italian Grape Ale, unico stile birrario italiano ad oggi riconosciuto, fatta con mosto di Moscato di Scanzo dopo appassimento, fermentato due volte e con due lieviti diversi. “E’ il prodotto giusto per arricchire la nostra ristrettissima gamma di prodotti, fatti tutti a partire da Moscato di Scanzo, di vitigni posti sul Monte Bastia, zona storica e cru del Comune di Scanzorosciate – continua Francesca – E’ anche il prodotto giusto per avvicinare al Moscato di Scanzo, vino passito rosso da vitigno autoctono unico al mondo, così poco conosciuto perfino in provincia di Bergamo, a più persone possibile. Il Moscato di Scanzo è la Docg più piccola d’Italia e si merita molta più fama e successo di quelli sino ad ora riservatigli”.

La gradazione è importante, 8,5%, è quindi una birra da pasto, abbinabile a cibi anche saporiti e ingentilita dalla tipica nota dolce del Moscato di Scanzo. La birra ha un colore rosso ramato, leggermente velato. Perlage fine, gasatura delicata. All'olfatto è vinosa, sentori di uva, frutta rossa (ciliegia, fragola, mora), biscotto, caramello, leggero pepato. In bocca emergono maggiormente le note fruttate e pepate complesse date dai lieviti aggiunti insieme a un leggere sentore di vaniglia. Attacco dolce, leggero acidulo, corpo medio, persistenza lunga, gasatura delicata e fine. “La Birra al Moscato di Scanzo nasce dall’idea un nostro cliente, Giacomo Masserini, che abbiamo voluto nominare anche in etichetta – racconta Francesca . È stato lui, lo scorso anno, a trovare il Birrificio giusto e a sperimentare le prime cotte. Il prodotto ci è piaciuto tantissimo, e, in accordo con lui, abbiamo deciso di curarne direttamente la realizzazione. Rispetto al primo esperimento quest’anno si è aumentata la quantità percentuale di mosto di Moscato di Scanzo, portata fino al 10%. Il risultato è una birra ancora più decisa e caratterizzata nei suoi sapori fruttati e nella sua speziatura”.

La produzione è affidata al Birrificio Alvemar, in provincia di Lecco, con il suo mastro Birraio Giovanni Marsan. 

C.d.G.