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Cookie cacio e pepe, al tartufo o con pistacchi e capperi: Flamigni rivoluziona l’aperitivo

05 Luglio 2022
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di Michele Pizzillo

L’aperitivo è sicuramente uno dei riti più amato dagli italiani.

A Milano l’happy hour, momento che offre la possibilità di sorseggiare un buon drink davanti a una grande varietà di stuzzichini, si potrebbe paragonare a una di quelle istituzioni che meritano il massimo rispetto. Ed è proprio in questa città che Massimo Buli, “inventore” di quello che sicuramente rivoluzionerà il rito dell’aperitivo, ha voluto presentare il suo progetto di “Aperitivo Italiano”. Cioè, la collezione di stuzzichini prodotti dall’azienda Flamigni di cui è titolare, che ha studiato durante i lunghi e duri lockdown imposti dal Covid. “Per non pensare alla pandemia in corso, cominciai ad immaginare il dopo-Covid e a qualche nuova proposta di Flamigni per rafforzare la propria immagine di ambasciatore dell’italianità, dei nostri sapori e delle nostre usanze, nel mondo”, spiega Buli. Qualcosa che probabilmente aveva già in casa visto che dal 1930, quando aprì la sua prima pasticceria, Flamigni era sinonimo di qualità nel mercato dei dolci dal panettone al torrone e che nel 2020, a farina e zucchero aggiunge anche il sale nelle sue produzioni. E, così, anche per Buli scatta la mitica eureka esclamata da Archimede in occasione della scoperta del principio che regola la spinta idrostatica che ricevono i corpi in galleggiamento.

L’idea di Buli da proporre subito dopo il ritorno alla normalità, sono pasticcini salati che sintetizzano un viaggio in Italia attraverso i sapori più tipici e da proporre per l’happy hour, agevolando il lavoro dei locali che organizzano gli apertivi che, così, evitano di esporre prodotti soggetti a contagio come potrebbero essere gli stuzzichini freschi privi di protezione. I pasticcini di Flamigni sono piccoli, sono trendy, sono il meglio della materia prima originale, come basilico, parmigiano-reggiano, pomodoro, rosmarino, pistacchio, acciuga e la grande novità del pasticcino salato al caviale fatto da una croccante parte esterna e un cuore morbido. Insomma, deliziosi stuzzichini salati disegnati ad arte e confezionati in un packaging che rispetta la filosofia di eccellenza di questa linea perché, dice Buli “un “morso” Flamigni è una sensazione che va più in là di squisiti sapori ed odori, implica addentrarsi nell’essenza di ogni ingrediente, nella meticolosa filosofia di lavoro, in un’esperienza multisensoriale”.

Le prime proposte sono il “Cacio e Pepe”, mini cookie salato con Pecorino Romano e pepe; il Piemontese, mini cookie salato con peperoni e nocciola piemontese igp; il Toscano, un cantuccio di mandorle e rosmarino; il Vesuviano, un ovalino piccante con pomodoro e origano; il Meneghino, ovalino salato con farina di riso e zafferano; il Siciliano, mini cookie salato con pistacchi e capperi; l’Emiliano, mini cookie salato con Parmigiano Reggiano e spinaci; Il Fiore di Riviera, biscotto salato a forma di fiore con Olive Taggiasche e basilico. La particolarità di questi bon bon è la caratteristica fragranza all’esterno, ma con un cuore morbido, dato da un ripieno davvero delizioso, che rappresenta pienamente il sapore dell’ingrediente di base. Per la sua realizzazione non vengono, infatti, impiegati insaporitori, ma solo in meglio della materia prima originale. I protagonisti del ripieno sono il Gorgonzola, le acciughe del Cantabrico, il radicchio rosso di Treviso igp, il caviale italiano. Insomma, tutti prodotti rigorosamente dop.

E non poteva essere diversamente perché alla Flamigni non ci sono risorse umane, ma una famiglia che lavora insieme. La famiglia Buli, che con Marco, genero di uno dei fondati (Armando, Lieto e Aurelio Flamigni) che negli anni ’70 rileva la ditta facendola crescere e da sempre ha pensato l’azienda come un gruppo di persone legati dallo scopo condiviso di essere protagonisti di un progetto, ognuno con il proprio compito. E addirittura con figure uniche come le signore delle uvette, che curano la selezione, il bagno delle stesse, la loro prima lavorazione; i maestri del lievito che lo curano e lo coccolano; l’angelo degli impasti, che regola i dosaggi dei vari ingredienti che andranno a comporre i lievitati; le custodi delle forme che curano e controllano la forma dei lievitati prima di metterli a riposare; le signore del riposo, che lasciano i futuri lievitati nella stanza dove si riposano prima della cottura; i guardiani del forno che controllano tutto il processo di cottura sia nel grande forno che in quelli per i prodotti più piccoli; le regine del controllo che scartano quei prodotti che non sono all’altezza di deliziare il palato dei clienti; il mago delle creme che si muove tra cioccolato bianco e fondente, crema di pistacchio e guarnizioni che solo a pensare fanno venire l’acquolina in bocca; le stiliste della confezione, bravissime, velocissime, con un occhio incredibile nel confezionare, ogni singolo pezzo. E, infine, Massimo Buli che ha “inventato” l’aperitivo italiano, un prodotto da abbinare e consumare durante un aperitivo classico accompagnato con vino, cocktail, long drinks, birra. Tutto per tornare all’effetto benefico di aiutare stimolare l’appetito, visto che da qualche decennio gli aperitivi sono diventati una vera e propria alternativa al pasto serale. L’Aperitivo, invece, dovrebbe “aprire lo stomaco” e non riempirlo ed è per questo che i Pasticcini Salati Aperitivo Italiano di Flamigni sono da considerare rivoluzionari perché l’idea di Buli è quella di non “abbuffarsi” ma accompagnare una buona bevanda con uno squisito frollino che anticipi un’ottima cena.