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Francesco Zucchi Ricordi e la sua nuova “Rua” milanese: “La mia idea di cucina tradizionale”

29 Giugno 2022
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di Michele Pizzillo

A Milano – e, forse un po’ in tutto il mondo – se citi i nomi Zucchi e Ricordi, molti faranno i collegamenti con le telerie e gli appassionati di musica classica che chiederanno se sia l’editore delle pubblicazioni musicali.

Questi due nomi che nesso hanno con un ristorante? Semplice: il fondatore e chef di una nuova apertura milanese, nel vivace quartiere Isola, si chiama Francesco Zucchi Ricordi ed è proprio discendente di queste due storiche famiglie meneghine doc. Così, con una qualche riflessione si potrebbe dire che tutto sommato opera nel settore degli avi, visto che le telerie Zucchi sono importanti per allestire una bella tavola e addobbare le sale; i piatti, quelli veramente fatti bene, sono “musica” per il palato. A prescindere da questa nostra – forse strana – premessa, Francesco Zucchi Ricordi aveva le idee precise di cosa voleva fare, visto che ha chiamato il suo ristorante Rua (strada in portoghese) che, dice: “E’ una strada che viviamo e percorriamo cucinando, affinché i nostri piatti trasmettano non solo sapori, ma anche emozioni”.

Tant’è che in uno spazio dal design ricercato ed essenziale, il giovane ristoratore porta in tavola la sua idea di cucina tradizionale, maturata grazie a “un attento e costante lavoro di ricerca volto ad assimilare le innumerevoli ricette dello Stivale e i loro segreti, per poterle riproporre al pubblico in maniera attuale e sofisticata”. Nel menu di Rua, infatti, ritroviamo alcuni classici della tradizione rivisitati con estro e competenza, nel rispetto del territorio e della stagionalità. Tra gli evergreen, i mondeghili (tipiche polpette milanesi) con salsa verde al prezzemolo, e il vitello tonnato con spuma di tonno (è un omaggio al simpatico Diego Rossi chef del ristorante Trippa di Milano). Ma il cavallo di battaglia di Rua è la pasta fresca, fatta in casa secondo la tradizione.

(Mandilli de sea)

Tra i primi spiccano i mandilli de sea (“fazzoletti di seta”), un tipico formato di pasta ligure simile alle lasagne, realizzati con sfoglia al nero di seppia e guarniti con pesto ligure e crudo di gamberi rosa; dalla cucina laziale arrivano i tonnarelli all’amatriciana con sugo di datterini gialli, cotenna soffiata e pecorino “Fiore Sardo”, Presidio Slow Food. Immancabile, tra i secondi, la cotoletta alla milanese. In carta anche il coniglio in porchetta, protagonista delle tavole del Centro Italia, mentre il polpo, accompagnato da olive taggiasche, biete colorate e fave di Carpino, richiama le soleggiate atmosfere del Sud.

(Coniglio in porchetta)

Anche la carta dei vini propone una selezione di etichette che spazia dal nord al sud: dal Franciacorta al Vermentino ligure, passando per il Barolo, per poi arrivare in Sicilia con l’Etna Rosso. Unica eccezione gli champagne, provenienti dalle cantine più rinomate d’oltralpe. Pur cresciuto in un contesto familiare vocato alla tradizione tessile e musicale, Francesco Zucchi Ricordi – classe 1984 – si appassiona ai fornelli sin da giovane e inizia a viaggiare per il mondo per conoscerne ingredienti e sapori. Nel 2015 fonda il catering “I Marinati” e nel 2018 inaugura Bech, format che coniuga il panino gourmet e cocktail bar sempre a Milano.

(Mondeghili)

L’apertura di Rua è il compimento del suo percorso di ricerca gastronomica e rappresenta la massima espressione di un gusto essenziale e ricercato, che si rispecchia nei piatti così come nell’interior design. Rua intanto si distingue per la scelta di rendere omaggio alla tradizione gastronomica italiana portando in tavola l’interpretazione di piatti regionali in un contesto ricercato e moderno, tant’è che lo stile del locale è eclettico e minimalista e mescola soluzioni di arredo adatte a ogni occasione: dalle sedute con tavoli in marmo nero al tavolo conviviale, ai banconi con vista sull’esterno a mo’ di bistrot. Una spiccata sensibilità artistica e un forte spirito estetico emergono dalla scelta delle opere d’arte. I soffitti alti e le vetrine affacciate sulla piazza illuminano la sala e i suoi 35 posti a sedere, cui nella bella stagione si aggiungono i 48 coperti nel dehors

Rua
Piazzale Carlo Archinto, 6 – Milano
T. 347 8971606
Orari: dal martedì alla domenica dalle 19,30 alle 23
Chiuso: lunedì
Ferie: in fase di definizione
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no