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La novità

La rivoluzione del mercato urbano a Catania: apre Piazza Scammacca

23 Luglio 2022
I cinque soci I cinque soci

di Clara Minissale

Mercato, persone, cultura.

È racchiuso in queste tre parole che campeggiano sulle vetrate, il senso di tutto il progetto. Piazza Scammacca (ne abbiamo parlato qui>), il nuovo mercato urbano di Catania che stasera aprirà le porte al pubblico, è innanzitutto persone, cinque per l’esattezza – Lucia Caruso, Nicola, Stefano e Gabriele Vitale e Marco La Piana – che hanno creduto in un progetto che si è stratificato strada facendo fino ad assumere i contorni che mostrerà oggi al pubblico. Ma è anche persone come quelle che ci lavorano, trentotto, giovani, motivate, parte di un progetto che ha tanta ambizione di crescere. Piazza Scammacca è mercato, inteso non solo come un’attività economica, ma come un progetto di dialogo con la città, di incontro per le persone e di espressione culturale, che mette insieme produzioni eno-gastronomiche di tutta Italia.

(L’esterno)

La cultura poi la si respira già tra le mura che, in un lontano passato, a partire dal 1610, sono appartenute alla chiesa del Santissimo Rosario che, negli anni, è stata abbattuta e ricostruita per ben tre volte, fino a lasciare spazio, da ultimo, alla tesoreria comunale. Locali che sono stati recuperati e trasformati per diventare oggi l’inizio di una nuova avventura per i suoi creatori e per Catania. Un look moderno, dinamico, che non dimentica le sue origini storiche e territoriali, tanto da dedicare una parete alla ricostruzione della storia dell’immobile e l’illuminazione alla montagna per eccellenza, l’Etna capovolto dal quale si innalzano pennacchi che illuminano le sale.

(Mareide)

“L’idea di partenza era quella di riqualificare questa piazza, l’interno del mercato ma anche l’esterno, sfruttando l’esperienza fatta con i miei fratelli a Riva del Garda dove, cinque anni fa, abbiamo aperto il nostro primo locale, Panem, che offre panini che attraverso gli ingredienti raccontano l’Italia – afferma Nicola Vitale – Era da Panem che volevamo partire anche qui ma man mano il progetto iniziale ha cambiato forma perché volevamo creare a Catania qualcosa di diverso”. Ai tre fratelli si sono aggiunti gli altri due soci, Lucia Caruso e Marco La Piana e il gruppo, deciso e compatto, ha virato verso un’offerta più completa. Sono nati così i sei format che compongono la proposta del Mercato, dedicati ai pezzi forti del Made in Italy, per raccontare lo Stivale partendo dalla tavola.

(Panem)

“L’idea innovativa è quella che da uno stesso tavolo il cliente può ordinare portate dai diversi format”, spiega Lucia Caruso, che ha creduto così tanto nel progetto da lasciare un posto fisso per lanciarsi in questa avventura. Si parte dunque da Panem “da cui tutto ha avuto inizio”: venti panini, uno per ogni regione Italiana, più il “km zero”, insalate, taglieri di salumi e formaggi, piatti unici e proposte come la rivisitazione della carne salada, tipica della zona di Trento, normalmente preparata con tagli di manzo e qui riproposta con carne di cavallo, molto richiesta a Catania. Altro fiore all’occhiello è Zio Enki, che prende il nome dal dio sumero, e propone il format bbq di gran moda in questo momento, con tagli di carne italiani e cotture internazionali, frollature e affumicature. Poi ci sono Ella, che fa un tuffo nel mondo della pasta fresca della tradizione con primi piatti regionali da tutta Italia, ed Illum, la pasticceria moderna con dolci al cucchiaio, frolle e frutta mediterranea.

(Gli interni)

Altro pezzo forte, il pesce, servito nel banco di Mareide con la firma dello chef Joseph Micieli che ha ideato tagli e abbinamenti per Piazza Scammacca. Il pesce qui lo si trova crudo, fritto o affumicato, con proposte raffinate e interessanti come, ad esempio, il salmone affumicato con salsa al curry, servito con cipollotto e pomodoro secco o l’aguglia imperiale con emulsione di pomodoro. Infine Clara Bow, il format ispirato ad una delle prime bar lady degli anni venti del secolo scorso, che propone cocktail essenziali e freschi ma anche rivisitazione dei classici, preparati dal barman Domenico Cosentino. “Chi viene a Piazza Scammacca può sedersi al tavolo e ordinare ciò che desidera da uno o più format – aggiunge Nicola Vitale – Un’idea che all’inizio sembrava un po’ folle e su cui abbiamo lavorato tanto – aggiunge il team di Piazza Scammacca – ma che per noi rappresenta un tratto distintivo della nostra offerta per garantire a gruppi di amici e famiglie il massimo della scelta. Vogliamo che Piazza Scammacca sia quel luogo dove ognuno può gustare il suo momento di felicità preferito”.

(La carne di zio Enki)

A servizio di tutti i format c’è poi una deliziosa e accogliente cantina ricavata da quello che un tempo fu l’accesso privato dei frati domenicani per entrare in chiesa. Il padrone di casa qui è il sommelier Alfio Sofia che accompagna in un viaggio che vuole dare la giusta importanza a piccole realtà vinicole, dalla Sicilia al Trentino, passando per i vini vulcanici e, in arrivo tra poco, i vini delle abbazie, un piccolo corner dedicato ai vini esteri. Naturalmente non può mancare la cultura, con uno spazio dedicato che aprirà oggi con una piccola esposizione d’arte.
Una nota a margine non può non riguardare la piazza, lo spazio esterno al mercato coperto. Per anni lasciata all’incuria e all’abbandono, oggi torna a riappropriarsi dei suoi luoghi. Gli alberi sono potati, le strade sono pulite e il varo della zona a traffico limitato con conseguente divieto di parcheggio hanno reso giustizia a questa sorta di accogliente trapezio nel centro di Catania, tra piazza Teatro e piazza Duomo. Una riqualificazione complessiva per la quale Piazza Scammacca, il mercato, ha già vinto la sua prima scommessa.

Piazza Scammacca, 9
Catania Centro
Tel: +39 333 8222375
www.piazzascammacca.com
info@piazzascammacca.com
Aperto tutti i giorni 11 – 24
Ferie: no
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no