Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La novità

Latte e frutta nelle scuole, dall’Unione europea un finanziamento da 250 milioni di euro

15 Dicembre 2015
La sede del Parlamento europeo a Bruxelles La sede del Parlamento europeo a Bruxelles

Durante il consiglio dei Ministri dell'agricoltura e della pesca dell’Unione europea in corso a Bruxelles, la presidenza lussemburghese ha presentato i risultati dei triloghi avuti con il Parlamento europeo sulla proposta di regolamento relativo al nuovo schema per la distribuzione di frutta e latte nelle scuole primarie, con una dotazione finanziaria complessiva a livello comunitario pari a 250 milioni di euro annui.

 La proposta, sulla quale si è registrato un consenso di massima tra i Ministri presenti oggi in Consiglio, stabilisce che entrambi gli schemi, destinati agli alunni di età compresa tra i 6 e i 10 anni, oltre alla distribuzione di latte e di frutta prevedano anche misure di accompagnamento mirate a sensibilizzare le nuove generazioni sulla necessità di un’alimentazione sana ed equilibrata e alla conoscenza delle realtà agricole legate ai comparti dell'ortofrutta e del latte. Per quanto riguarda quest’ultimo, in particolare, sarà possibile implementare uno schema innovativo con possibilità di fornire agli istituti scolastici latte, formaggi e yogurt attivando misure di accompagnamento in grado di stimolare tra gli alunni il consumo dei prodotti lattiero caseari.

Il testo della proposta sarà esaminato e approvato formalmente nell’ambito del Csa che si terrà mercoledì 16 dicembre.
“Questa proposta è una grande opportunità per il nostro Paese – ha dichiarato il Sottosegretario Giuseppe Castiglione che oggi ha partecipato ai lavori in Consiglio AgriFish – perché ci consente, da una parte, di continuare l'esperienza della distribuzione di frutta e verdura nelle scuole e dall’altra avremo uno schema nuovo sul latte. In particolare, sono soddisfatto in quanto sono state recepite le richieste dell’Italia sull’inserimento dei formaggi, sulla possibilità di indirizzare la scelta verso prodotti di qualità e sui criteri di assegnazione delle risorse per il latte che sarà effettuato anche tenendo in considerazione il numero degli alunni e non solo il criterio storico. Adesso, è fondamentale attivare a livello nazionale le strategie per i due schemi che siano celeri, semplificate ed efficienti, tali da rispondere agli obiettivi condivisi oggi”.