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Mandrarossa presenta i due primi vini nati sull’Etna: “Sul Vulcano si fa qualità vera”

02 Maggio 2020
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“Sentiero delle Gerle” è il nome delle due etichette etnee di Mandrarossa presentate in anteprima sul web.

Un bianco e un rosso, entrambi Etna Doc, che sono le prime etichette dell’arrivo sul Vulcano delle Cantine Settesoli. L’evento, guidato dalla responsabile delle pubbliche relazioni Roberta Urso, è andato in diretta su un canale privato YouTube ed è stato seguito da un gruppo di giornalisti della stampa specializzata che hanno potuto interagire attraverso una chat, ponendo domande e fornendo le prime impressioni. L’azienda ha fatto in modo che tutti i partecipanti potessero avere il vino per degustarlo nel corso della presentazione insieme ai vertici di Settesoli e Mandrarossa.

“Volevamo presentare i vini al Vinitaly, ma non ci siamo fermati e siamo oggi qui, collegati in diretta con voi. Vogliamo dare a Mandrarossa una nuova via che guardi sempre più al territorio con una maggiore qualificazione della produzione e uno stile basato sull’etica e sul concetto di sostenibilità”. Inizia così Giuseppe Bursi, presidente di Cantine Settesoli, che racconta: “Tutto inizia dal 2014, quando partiamo con il progetto dei vini territoriali e della linea “Storie Ritrovate”, della quale fanno già parte il Grillo Bertolino Soprano e il Nero d’Avola Terre del Sommacco. Riteniamo di essere in grado di confrontarci con tutti sui vari territori. Dopo varie ricerche sull’Etna abbiamo discusso con l’ingegnere Scilio ed è nata questa collaborazione”.

Bursi precisa: “L’Etna è qualità vera, non può essere una moda”, pensiero condiviso da Francesco Tiralongo, direttore marketing e commerciale di Mandrarossa che spiega: “Gestiremo tutte le tappe nell’azienda di Linguaglossa, sia in vigna che in cantina. La nostra strategia è rivolta all’assoluta eccellenza, dalla produzione al packaging. Vogliamo presentare i nostri vini nel migliore dei modi senza tralasciare alcun dettaglio”. Le etichette disegnate dall’artista friulana Nancy Rossit raccontano il territorio attraverso il lavoro delle donne, da sempre protagoniste della vendemmia sull’Etna. I vigneti attualmente gestiti da Mandrarossa si trovano a Linguaglossa, sull’estremità orientale del versante nord dell’Etna, ad un’altitudine di 650 metri sul livello del mare. Hanno un’età media di circa vent’anni, si estendono per 4 ettari e sono allevati a controspalliera con potatura a cordone speronato. Il Carricante è coltivato in circa 1,3 ettari, mentre il resto della superficie è occupata dal Nerello Mascalese. Vengono prodotte 6 mila bottiglie di bianco e 16 mila di rosso.

Di seguito alcune informazioni tecniche sui due Etna e alcune nostre note sull’assaggio che ha concluso la presentazione.

Etna Bianco Doc Sentiero delle Gerle 2018

Da uve Carricante cento per cento. La vendemmia viene effettuata nella seconda metà di settembre. La vinificazione inizia con la diraspatura, seguita da pigiatura e pressatura soffice. La primissima frazione del mosto ottenuto viene fermentata con l’utilizzo di lieviti selezionati alla temperatura di 12-15 gradi centigradi per 25-30 giorni. Il vino affina in acciaio insieme alle fecce più leggere per 13-15 mesi alla temperatura di 14 gradi. Si presenta di colore giallo paglierino. E’ pulito e delicato all’olfatto con profumi floreali tra i quali spicca il gelsomino e note fruttate di pesca bianca. Il sorso è fresco, lineare, dinamico e chiude lungo su note sapide. E’ un bianco giovane che può essere già bevuto grazie al suo ottimo equilibrio, ma ha anche le potenzialità che gli consentiranno di evolvere per alcuni anni.

Etna Rosso Doc Sentiero delle Gerle 2016

Da uve Nerello Mascalese cento per cento. La vendemmia viene effettuata nella prima metà di ottobre. La vinificazione prevede diraspatura, pigiatura e poi macerazione in piccoli fermentini con continui rimontaggi. La fermentazione viene effettuata alla temperatura controllata di 25-27 gradi centigradi per 10-12 giorni. Il vino viene separato dalle bucce senza fare ricorso a nessuna pressatura. La maturazione si svolge in botti di rovere da 50 ettolitri per 10-12 mesi. Il Sentiero delle Gerle ha un colore molto tipico, rosso granato leggermente scarico. E’ intenso al naso con frutta rossa matura come ribes, amarena e ciliegia, poi una leggera nota terrosa e un cenno ematico. Al palato riscontriamo buona acidità, armonia, un gusto pieno e corrispondente con l’olfatto e un finale lungo con una punta sapida. Ben presenti, compatti e vellutati i tannini. Un rosso dal profilo elegante che si beve con molto piacere.

Federico Latteri