Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La provocazione

La pizza perfetta a Palermo? Missione impossibile

27 Giugno 2011
Pizza Pizza

La pizza non fa parte delle mie preferenze alimentari. Non perché abbia una particolare ostilità verso uno dei piatti tipici della tradizione italiana, ma solo perché fatico a trovare quella più adatta ai miei gusti. Una difficoltà che a Palermo si accentua, forse solo perché è la città in cui vivo. Ma ogni volta che decido di trascorrere una serata in pizzeria inizia l’affannosa ricerca di un locale che faccia al caso mio. E la maggior parte delle volte torno a casa deluso. E allora è arrivato il momento di sollevare la questione.
Per me la pizza deve essere sottile ma non troppo, croccante ma non troppo. Ma quel che conta tanto quanto, a mio parere sono i condimenti. Ed è lì che casca l’asino. Perché sull’impasto mi lamento poche volte e anche a Palermo ci sono delle pizzeria che curano molto questo particolare (per esempio è il caso di Mistral o della pizzeria Al Giardino, entrambi premiati a Best in Sicily, oppure dei Tre Porcellini, di Ciak). In generale, però, noto poca attenzione agli ingredienti che vanno sopra la pizza: mozzarella che sembra plastica, pomodoro troppo dolce, prosciutto troppo grasso, olive o carciofi poco freschi e molto acetelli. Ma sono solo degli esempi, la lista potrebbe essere più lunga. Giusto per dire che la pizza perfetta, per me è quasi un’utopia. Tanto più se si abbina ad un antipasto come Dio comanda. E con la pizza mi basta un semplice antipasto caldo fatto di patatine, panelle e crocchette. Facile a dirsi, perché non tutte le pizzerie (direi poche) servono un antipasto con prodotti freschi e non surgelati. Sulle bevande non mi pronuncio, anche se immagino, che gli amanti della birra gradirebbero un’ampia possibilità di scelta e non le solite 2-3 marche commerciali. E allora la missione di trascorrere una serata perfetta in pizzeria, all’insegna della qualità e della genuinità, della freschezza dei prodotti, anche a costo di pagare qualche euro in più, mi pare una missione impossibile. Fuori concorso le grandi catene o le pizzerie che importano la tradizione napoletana in Sicilia, sia perché non le ritengo di mio gradimento, sia perché di pizza palermitana si sta parlando. E’ chiaro: sui gusti non si discute, dunque non pretendo di essere il depositario della verità. Anzi, estendo questa mia riflessione ai lettori, che sull’argomento possono dire la loro attraverso i commenti: dove è possibile mangiare le migliori pizze a Palermo?

Gaetano Luca La Mantia