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Lo studio

L’Irvv si occuperà anche di olio

22 Novembre 2011
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L’Istituto Regionale della Vite e del Vino in Sicilia, unico esempio italiano di un ente pubblico dedicato al comparto, si occuperà anche di olio.

E cambierà anche nome. Adesso si chiamerà Istituto Regionale del Vino e dell’Olio. La decisione è contenuta nella legge approvata pochi giorni fa dall’Assemblea regionale siciliana che conteneva gli articoli sul risarcimento alle cantine sociali impugnata dal Commissario dello Stato. L’articolo sulle nuove competenze affidate all’Irvv è il numero 16, che proprio all’articolo 1 affida all’Istituto la “valorizzazione e promozione dell’olio extravergine d’oliva e dell’oliva da mensa prodotta e confezionata in Sicilia”. Altresì si occuperà di “certificazione, ricerca e innovazione nella filiera olivicolo-olearia”.


Da sinistra Dario Cartabellotta ed Elio D’Antrassi

La legge prevede che entro 90 giorni l’Assessore regionale all’agricoltura adegui lo statuto dell’Irvv, che ora presumibilmente si chiamerà Irvo. Non sono previste, al momento, dotazioni finanziarie aggiuntive per il nuovo incarico. “Quello di affidare all’Istituto Vite e Vino anche il comparto dell’olio – dice l’Assessore regionale all’agricoltura Elio D’Antrassi – era quasi un fatto dovuto. Siamo contenti del lavoro svolto fin qui dall’Irvv grazie ai suoi vertici e al lavoro del direttore Dario Cartabellotta. E il nuovo compito è un riconoscimento di tutta l’amministrazione”.

C.d.G.