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Lo studio

“Il formaggio crea dipendenza, come una droga”

30 Ottobre 2015
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di Ilaria de Lillo

Dopo la carne, adesso anche il formaggio sarebbe un alimento da tenere lontano dalle nostre tavole. Infatti, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Us National Library of Medicine portato avanti dagli scienziati dell’University of Michican, il formaggio crea dipendenza come una droga. 

La causa di questo effetto viene attribuita alla caseina, una molecola che durante la digestione viene scissa e rilascia le casomorfine, degli oppiacei che scaturiscono l’effetto dipendenza.
Dallo studio di questo team statunitense è emerso che la caseina contenuta dal formaggio agisce sui recettori oppioidi del cervello, rendendolo il cibo più desiderato. “Si ritiene che vie cerebrali comuni – ha spiegato Antonio Chicone, biologo nutrizionista- siano responsabili della sensazione di piacere derivata dall’assunzione di cibo e dall’uso di droghe. Per esempio, studi effettuati su ratti di laboratorio hanno mostrato che la ripetuta ed eccessiva assunzione di zuccheri possa sensibilizzare i recettori cerebrali alla dopamina (una sostanza prodotta nel cervello quando si prova piacere) in modo simile all’abuso di droghe illecite”.

Stando a questi studi sembrerebbe dunque che per non essere formaggio-dipendenti e sperare di allungare la vita, la soluzione è evitare i formaggi.
Dai questionari che gli scienziati statunitensi anno sottoposto a un gruppo di 120 studenti, il piatto più gradito e ricercato è stata la pizza, proprio per la presenza di mozzarella o formaggio elaborato. Oltre al creare dipendenza, è risaputa l’azione negativa dei latticini sull’uomo poiché aumentano i livelli di colesterolo e trigliceridi, incrementando il rischio di infarto del miocardio. Eppure, sulla pizza vogliamo sempre un’aggiunta di mozzarella, sulla pasta al sugo una spolverata di parmigiano e nel toast doppio strato di sottilette. Sono le casomorfine che vanno ad interagire sui recettori oppioidi del cervello, fornendo quel senso di gratificazione e bisogno continuo, come una droga. E lo stesso vale per patatine fritte, dolci e tutto ciò che rappresenta per noi uno strappo alla regola.

Tuttavia, in linea generale, sono i cibi con un quantitativo maggiore di grassi a creare dipendenza, e quindi non solo i formaggi ma anche tutti i cibi particolarmente ricchi e quindi junk food che non manca mai sulle tavole americane. “Una soluzione al problema non c’è – sottolinea Chicone – basterebbe evitare i cibi grassi e riempire il proprio frigo di frutta, verdura, carni e formaggi quanto basta. La dieta mediterranea è la migliore medicina, ormai è universalmente riconosciuto, e bisogna mangiare tutto con la giusta misura. Anche il formaggio, altrimenti cosa sarebbe una caprese senza mozzarella”?