Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Lutto

Addio allo chef Fabio Picchi, patron del Cibreo a Firenze e volto noto della Tv

25 Febbraio 2022

E’ morto a 67 anni, dopo una lunga malattia, lo chef Fabio Picchi, patron del Cibreo di Firenze e volto noto della tv.

Il mondo della ristorazione italiana perde uno degli chef più conosciuti e apprezzati anche all’estero. Secondo la biografia disponibile sul sito del Cibreo, “Fabio Picchi nasce fiorentino il 22 giugno 1954 aspirando immediatamente, per il labronico cognome, alla cittadinanza e natalità livornese. Irrequieto nel suo percorso scolastico, perseguitato da un perenne e perentorio: “Il ragazzo è intelligente ma non si applica…”, trova nei cinema pomeridiani e nei teatri serali felice soddisfazione e profondo insegnamento. L’8 settembre 1979 Fabio Picchi inaugura “Cibreo”. Il nome del locale, che si trova a Firenze, riprende quello di un tipico piatto della cucina toscana, anzi fiorentina per la precisione, il Cibreo. Si innamora di tutto ciò che legge e vede. Passa dalla Facoltà di Lettere, per 5 minuti, e per 3 ore da Scienze Politiche. Trova lavoro nell’alba delle prime Radio e Televisioni libere fiorentine. Si rifugia per 6 minuti nella ditta paterna annunciando poi a tutta la famiglia che avrebbe aperto un ristorante. Dopo l’incontro con sua moglie, l’attrice Maria Cassi, nel 2003 fonda con lei a Firenze Il Teatro del Sale inaugurando una nuova stagione di condivisa creatività, che trova anche nella nascita del mensile l’Ambasciata Teatrale un ulteriore luogo d’incontro culturale con i tanti collaboratori e i tanti straordinari amici”.

Lo chef era famoso anche per le sue apparizioni in tv. Su RaiTre partecipa alla trasmissione Geo dove parla di cibo. Saltuariamente è invitato anche come opinionista alle trasmissione di La7 Piazzapulita, di Corrado Formigli, e L’aria che tira, condotta da Myrta Merlino. Fabio Picchi ha scritto volumi di ricette e anche romanzi, pubblicati da editori rinomati come Mondadori Electa e Mondadori, tra cui “Passeggiate tra cibo e laica civiltà” (2015) e “Papale Papale” (pubblicato nel 2016).

C.d.G.