Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 73 del 07/08/2008

L’AZIENDA Tutta tipicità e comunicazione

07 Agosto 2008
sense_nerodavola05.jpg sense_nerodavola05.jpg

    L’AZIENDA

sense_nerodavola05.jpgL’azienda I.c.one nel Val di Noto ha fatto scelte originali, puntando però sul territorio. Tra le etichette c’è “Ciao”, il saluto più usato in Italia

Tutta tipicità& comunicazione

Tipicità e comunicazione sono le due parole che rappresentano l’azienda I.c.one di Noto, la prima si riferisce ai vini dalla forte personalità capaci di esprimere le caratteristiche del territorio, la seconda riguarda la scelta nel packaging accattivante e innovativo.


L’azienda è una realtà che si divide tra la Sicilia sud orientale e la zona del Trapanese. Affonda le proprie radici nel Val di Noto, dove nei suoi 12 ettari di terreno vengono coltivati, tra gli altri, il Nero d’Avola e il Syrah, i due vitigni che danno vita ai cru aziendali. Una produzione che raggiunge circa le 100.000 bottiglie.
Un´azienda tutta al femminile: l'amministratore unico è Carmela Di Bella, l'enologa Rossella Marino Abate, l'esperta di comunicazione Mariella La Guidara. Proprio sulla comunicazione I.c.one punta moltissimo, lo dimostrano lo stile delle etichette e la cura e l´attenzione per il brand. Una curiosità, sia il marchio che le etichette sono il frutto di una collaborazione con il Dipartimento di design della facoltà di architettura di Palermo. Una gara dove sono stati selezionati 5 ragazzi che hanno presentato altrettanti progetti. Così nasce I.c.one una sigla che si presta a una doppia lettura, quella italiana e quella inglese che, nel linguaggio degli sms, diventa “I see one” che vuol dire è “l’unico che vedo” e che scelgo.
Anche i nomi dei vini non sono lasciati al caso. “Per alcuni – spiega Carmela Di Bella – abbiamo scelto la tradizione in modo da esaltare la tipicità del vitigno come Chardonnay, Merlot, Nero d'Avola, Syrah, in altri casi abbiamo voluto puntare sull´Italia. Così sono nati ‘Ciao’, che richiama la cordialità del saluto più usato nel Bel Paese; ‘Dolce vita’ legato al lato positivo e piacevole della vita, tipico di chi ama circondarsi di cose belle; e infine ‘Sole mio’, la felicità di un clima mite dalle giornate radiose”. L’azienda ha attualmente in catalogo otto vini, prodotti sia con vitigni internazionali che con vitigni autoctoni, sette di questi fanno parte della carmela_dibella73.jpgLinea Trend (prodotti di fascia media di buona qualità e buon prezzo) e sono Nero d'Avola; Merlot; Syrah; Dolcevita (blend di Nero d'Avola e Syrah), Ciao (rosè); Chardonnay e Sole mio (da uve grillo), tutti Igt. Dolcevita verrà lanciato sul mercato il prossimo autunno e si rivolgerà a un pubblico più esigente, il rosè invece dovrà aspettare l´anno prossimo dopo una sperimentazione che gli permetterà di coniugare gusto e freschezza.
L’unica etichetta della Linea Tradition è Sense, un Nero d’Avola in purezza prodotto da vigneti vecchi di 40 anni. Il cru dell´azienda è realizzato con moltissima cura: l´allevamento è rigorosamente ad alberello, a bassissima resa per pianta, con vendemmia manuale in cassetta, le uve vengono trasportate in cantina in camion termocondizionato, lì vengono semplicemente diraspate e fatte macerare per un periodo di circa due settimane. La fermentazione viene effettuata con lieviti selezionati e a temperatura controllata. Una cura e un’attenzione che si può notare anche nell’etichetta dal colore glicine e con un tralcio dorato che annuncia con eleganza un vino prodotto in quantità limitate, con attenzione estrema, con uve coltivate in uno dei territori più vocati alla produzione di grandi Nero d’Avola: l’agro di Noto.
Il vino per una precisa scelta aziendale non viene filtrato e non fa passaggio in botte per non togliere carattere e complessità. Sense viene affinato in vasche di acciaio o cemento e continua il processo di affinamento in bottiglia. Un trattamento che gli conferisce una maggiore struttura e stabilità, riuscendo allo stesso tempo ad esaltare e a lasciare inalterate le caratteristiche varietali e del terroir. Una scelta mantenuta anche per gli altri vini. “La barrique è buona per vini ‘deboli’ e poco ‘strutturati’ – spiega Carmela di Bella -, ma non è necessaria per prodotti che, come il nostro, hanno odori e sapori complessi già in origine. Noi – conclude – crediamo nel vino, non nel legno”.
I vini hanno partecipato ad alcune delle più prestigiose competizioni internazionali e, in solo otto mesi, si sono conquistati uno spazio nell’olimpo dei vini: il Grillo 2006 ha ottenuto la medaglia di bronzo all’Interdrink di novembre 2007 a Mosca; e insieme al Merlot 2006 ha avuto la menzione all´International Wine Challenge di Londra. L´ultima conquista è di Sense 2005 con la medaglia di bronzo all’International Wine Competion a San Francisco.
Vini blasonati che mantengono un buon rapporto qualità-prezzo, i vini della Linea Tradition arrivano allo scaffale in Italia a non più di 7-8 euro tranne per Dolcevita , che sarà commercializzato il prossimo autunno, fra i 10-12 euro e Sense che si aggira sui 34-38 euro.
Per quanto riguarda i mercati l’azienda non tralascia l’Italia e all’Europa, ma l’obiettivo prioritario sono i paesi del sud-est asiatico il Nord America e l’Estremo oriente. Per quanto riguarda la vendemmia 2008 un po’ di scaramanzia non guasta, “Ci riserviamo di dirlo il giorno dopo la vendemmia – conclude Carmela Di Bella -, fino a quel momento è solo una previsione, una speranza”.

Ciro Frisco