Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 127 del 20/08/2009

>> A caccia della qualità, come riconoscerla

13 Agosto 2009

A caccia della qualità, come riconoscerla

Le regole per riconosce un buon gelato artigianale? Dovrebbe avere aspetto e superficie liscia, seppure leggermente porosa, colore naturale e invitante,  sapore fresco e ben individuabile. Si deve evitare il gelato dall’aspetto aspetto ruvido, granuloso, i colori troppo “accesi”, il sapore aspecifico, non perfettamente individuabile.

Ecco sette regole per andare sul sicuro:
1. leggere gli ingredienti riportati nell’apposita tabella. Se il gelato contiene oli/grassi vegetali idrogenati o parzialmente idrogenati, scartarlo, soprattutto se si trova nelle prime posizioni nella lista degli ingredienti (ovvero in quantità determinante);
2. la bocca dopo l’assaggio deve restare pulita, non impastata. Evitare quei gelati che lasciano la sensazione di untuosità e di grasso sulle mucose della bocca, segno inequivocabile della presenza dei grassi vegetali idrogenati;
3. scartare i gelati che contengono frutta liofilizzata, coloranti artificiali;
4. più il gelato è cremoso, ovvero meno si avvertono i grumi di ghiaccio, maggiore è la sua qualità;
5. se il gelato non si scioglie, soprattutto se la temperatura è elevata, allora è probabile che contenga grassi vegetali idrogenati. Meglio evitarlo;
6. un buon gelato artigianale deve presentarsi con colori dalle tonalità delicate, non troppo sgargianti. Relativamente alla struttura, la spatola deve adagiarsi lentamente sul gelato che apparirà cremoso, facile da raccogliere. Inoltre, un buon gelato preparato e conservato correttamente, non si scoglie in fretta né rimane duro troppo a lungo;
7. verificare, all’assaggio che il gelato sia omogeneo, uniforme nella sua consistenza, senza grumi di ghiaccio.

A.S.