Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 127 del 20/08/2009

LA NOVITÀ Unione nel segno dei prodotti tipici

20 Agosto 2009
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LA NOVITÀ

Nasce il “Consorzio dei produttori Isola dei Sapori” su iniziativa della Cia. Quindici aziende insieme per potenziare l’offerta

Unione
nel segno
dei prodotti tipici

Nasce il “Consorzio dei produttori Isola dei Sapori”. Quindici le aziende siciliane che lo costituiscono. Il Consorzio, promosso dalla Cia siciliana, nasce con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e vendere prodotti tipici e tradizionali della Sicilia.

Ma non solo, costituisce anche  il punto di approdo dell’intensa attività svolta dalla Cia e dall’associazione Turismo Verde Sicilia degli ultimi dodici mesi. “Le quindici aziende che in questa prima fase hanno deciso di consorziarsi – spiega Carlo Bargione, presidente del Consorzio Produttori Isola dei Sapori – sono già rappresentative di quasi tutti le categorie merceologiche e costituiscono il nucleo di condensazione attorno al quale altri produttori possono aderire successivamente”. 
Nell’ultimo periodo infatti è stata costruita una fitta rete di aziende che, dopo avere ripetutamente aderito alle mostre-mercato organizzate da Turismo Verde nei maggiori centri metropolitani dell’Isola, hanno deciso di condividere percorsi comuni di valorizzazione dei loro prodotti sul mercato. “L’offerta congiunta di una grande varietà di prodotti, – dichiara Carmelo Gurrieri (nella foto), presidente regionale della Cia – ovvero dagli ortaggi alla frutta, dai formaggi ai salumi, dal miele ai dolci, dall’olio al vino, permetterà di conseguire importanti risultati in un segmento di mercato interessante come la ristorazione, il turismo rurale, le botteghe specializzate”.
Ma le novità non si fermano qui: “Un altro target commerciale di rilievo saranno i Gas, i gruppi di acquisto solidale, – ricorda Antonio Terrasi, presidente di Turismo Verde Sicilia -  e le aziende agrituristiche che, com’è noto, hanno l’obbligo di utilizzare per i pasti che  somministrano almeno il settanta per cento prodotti realizzati in ambito regionale”.

Sandra Pizzurro