Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 177 del 05/08/2010

VINO & AFFARI L’unione fa la forza

05 Agosto 2010
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VINO & AFFARI

Nasce l’associazione che mette in rete i consorzi di sei Doc nella Sicilia orientale. L’obiettivo? Eventi, incoming e un libro…

L’unione
fa la forza

L’unione fa la forza. Soprattutto quando si ha a che fare con produzioni di qualità e di nicchia come il vino Doc. Ecco perché sei consorzi di tutela dei vini Doc della Sicilia orientale hanno deciso di unirsi per avviare una serie di progetti insieme.


I consorzi Doc Faro di Messina (presieduto da Francesco Reitano), Etna di Catania (presieduto da Giuseppe Mannino), Eloro di Noto-Pachino (presieduto da Angelo Paternò), Cerasuolo di Vittoria (presieduto da Francesco Ferreri) e Moscato di Siracusa (presieduto da Giuseppe Taglia) stanno creando al momento un Ats (associazione temporanea di scopo) per partecipare a un bando del ministero delle Politiche agricole per la promozione e la valorizzazione del vino. Un bando (con il quale si finanziano progetti fino a 500 mila euro) inizialmente aperto dal ministero, poi ritirato e che verrà riproposto a breve. Il progetto che stanno elaborando i sei consorzi vedrà come capofila il Consorzio Etna Doc e che prevede azioni in luoghi turistici (come Siracusa, Ragusa, Taormina e Piazza Armerina) per promuovere il vino legandolo all’archeologia e ai beni culturali, ma anche azioni di incoming e una pubblicazione unica sulle Doc.

“Il progetto – afferma Giuseppe Taglia, che sta coordinando questa fase di aggregazione – è stato in un certo senso lo spunto che ci ha fatto avviare questo percorso. Per esempio alla manifestazione “Eventi di vini” di Siracusa ci presenteremo ancora una volta uniti per incontrare buyers internazionali, anche perché il mercato preferisce avete pochi interlocutori e, fra l’altro, i nostri vini sono talmente diversi che non c’è competizione tra loro”.

L’obiettivo a lungo termine è quello di creare una società operativa per la commercializzazione e la promozione “che poi – spiega Taglia – è il tallone d’Achille dei consorzi di tutela doc che mancano proprio di un braccio operativo”.

I sei consorzi raggruppano in tutto circa 250 aziende nella Sicilia orientale, imprese vinicole piccole con 10-15 addetti ciascuna, ma con produzioni di qualità e di nicchia.

Salvo Butera