LA PROPOSTA
Certificati “en primeur” del Banco di Sicilia
Ecco le etichette pregiate su cui scommettere
Investire col vino di qualità
Dal Mille e una notte di Donnafugata ai rossi di Pachino di Benanti
Il Banco di Sicilia metterà a disposizione la propria rete commerciale per collocare i nuovi certificati “en primeur” emessi dalle aziende vinicole siciliane Benanti e Donnafugata, dalla cantina toscana Sette Ponti e dalla piemontese Viberti Fantino.
In particolare Benanti metterà a disposizione due vini del 2004: Il Drappo (3 bottiglie da 0,75) e Majora (3 bottiglie da 0,75). I mille certificati legati a Donnafugata saranno collegati a due magnum di Mille e una notte del 2005. La toscana Sette Ponti metterà a disposizione mille certificati per sei bottiglie di Oreno 2005. Per Viberti Fantino, infine, mille certificati collegati a sei bottiglie del Barolo Riserva 2000.
Le nuove emissioni sono state presentate al Vinitaly 2007 di Verona, alla presenza dell'amministratore delegato del BdS Beniamino Anselmi. «Il Banco di Sicilia – ha detto Anselmi – tiene in modo particolare al settore vitivinicolo, come dimostra anche la sua presenza a Verona con uno stand. Per il Banco il collocamento di certificati en primeur costituisce ormai una tradizione consolidata, iniziata nel 2002, alla quale ha fatto riscontro un crescente successo». In totale saranno collocati 4 mila certificati en primeur, mille per ciascuna azienda emittente. I certificati danno al possessore il diritto alla consegna a domicilio (a spese dell'azienda produttrice) del quantitativo e del tipo di vino in essi rappresentato, alla data indicata sul certificato stesso (entro la prima decade di dicembre 2007). A fronte dei certificati il Banco presta garanzia di rimborso del valore nominale del certificato (cosiddetto performance bond) a favore degli acquirenti, nel caso in cui l'azienda produttrice non dovesse consegnare il vino alla scadenza pattuita. I titoli sono trasferibili mediante girata.
M.V.
