Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 111 del 30/04/2009

IL PERSONAGGIO Quando i particolari non sono un dettaglio

30 Aprile 2009
Spagnolo-Nunzio Spagnolo-Nunzio

IL PERSONAGGIO

Nunzio Spagnolo, nuovo chef del ristorante Capofaro Malvasia & Resort, struttura a cinque stelle a Salina. “In tutti i miei piatti cerco di valorizzare il territorio. Il pesce è il punto di forza”

Quando i particolari
non sono
un dettaglio

Sette diversi tipi di pane, grissini tirati a mano, dieci varietà di dessert e cinque cioccolatini ad accompagnare il caffè. Secondo Nunzio Spagnolo, nuovo chef del ristorante Capofaro Malvasia & Resort struttura a cinque stelle che sorge sull’isola di Salina (provincia di Trapani), oltre alla qualità delle materie prime sono i particolari che fanno eccellente il servizio.

Ecco perché accanto alla cucina creativa gourmet fatta di piatti della tradizione rivisitatati in chiave moderna con prodotti freschi e cotture lente ci sono tanti piccoli accorgimenti, o tante piccole coccole per i clienti, potremmo dire.
A cominciare dai finger food dell’aperitivo formati da piccoli sushi o fritti tipici siciliani (come arancinette, calzoncini, panelline). Altra sorpresa è il cesto del pane che arriva caldo dalla cucina e con sette diverse varietà al suo interno. Dal pane rustico con salumi e pepe ( “il più gettonato” come conferma lo chef) a quello al latte o ancora mandorle e basilico, al pomodoro secco, al sesamo fino alla sfoglia di pane karasau, tipica sfoglia di pane sardo. “Per tutti i nostri piatti – dichiara Nunzio Spagnolo, nato 30 anni fa a Torre del Greco in provincia di Napoli – usiamo soprattutto materie prime che rispecchino le qualità del territorio. Questo vale soprattutto per il pesce che è alla base della maggior parte delle preparazioni del nostro menù”. Fra gli antipasti la Variazione di crudi di cinque pesci (tonno, scampi, spada, branzino e gambero rosso) con granita di champagne oppure il Carpaccio di orata di mare con gelatina alla mela verde misticanza agli agrumi e olio allo zenzero. Fra i primi lo chef segnala i Ravioli di pasta fresca con mousse di broccoli piccanti con medaglioni di astice e salsa burrata. Per i secondi è il mare a comandare: il mercato del pesce di Milazzo e i pescatori delle isole Eolie sono alla base del menù, poi la sua capacità interpretativa fa il resto.
Vengono fuori ricette come il Cotto e crudo di Aricciola con millefoglie di patate, pomodorini e olive. Il finale non è da meno. “I nostri clienti – dice con un pizzico d’orgoglio lo chef – apprezzano moltissimo la nostra piccola pasticceria ed i cioccolatini che serviamo insieme al caffè”.
Ciliegina sulla torta le etichette firmate Tasca d’Almerita con l’aggiunta di una carta settimanale di vini che rappresentano prodotti di nicchia dell´eccellenza nazionale. In questo periodo per un pranzo con degustazione di vini si spendono circa 60 euro, “ma – precisa lo chef – siamo in una fase promozionale”.
 

Piera Zagone