L’ALLARME
Il fungo ha attaccato alcune foglie di alcuni vigneti del Belice. L’Istituto regionale della vite e del vino: “Servono subito i trattamenti per evitare rischi alla prossima vendemmia”
Attenti alla
peronospora
Una primavera piovosa e in Sicilia è di nuovo allarme peronospora. A lanciare l’Sos è l’Istituto regionale della vite e del vino. Anche se il Sias, servizio informativo agrometeorologico siciliano, tranquillizza i viticultori: “Seguendo un buon trattamento per la prossima vendemmia non ci dovrebbero essere grossi problemi”.
Il fungo, intanto, ha già attaccato alcune foglie dei germogli nei vigneti di fondovalle e di media collina del Belice nelle varietà Chardonnay, Nero d’Avola e Catarratto.
“La comparsa dei sintomi in questa fase di sviluppo della vite – si legge in una nota di Felice Capraro, del settore tecnico sperimentale dell’Istituto vite e vino – impone un inizio immediato degli interventi chimici, dando la preferenza ai prodotti che associano in miscela 2-3 principi attivi a diversa modalità di azione e ripetendo il trattamento al massimo dopo 10 giorni”.
La chimica può aiutare molto, soprattutto se il tempo non dovesse essere clemente. La vendemmia, infatti, corre rischi se per i prossimi due mesi, le condizioni meteorologiche saranno caratterizzate da piogge, nebbie prolungate e rugiade, che mantengono bagnati gli organi verdi della vite.
“I trattamenti preventivi effettuati a cavallo della fioritura della vite – consiglia Capraro – permettono di contenere le infezioni durante lo stadio iniziale di formazione dei frutti ed anche di ridurre gli attacchi di peronospora larvata sul grappolo, i cui sintomi si manifestano in pieno luglio ma le infezioni sono avvenute 30-40 giorni prima”.
Per Nino Drago, agronomo del Sias, “è importante stare in guardia ma l’allarme potrebbe rientrare, come speriamo, seguendo i trattamenti consigliati”. Proprio per questo la Regione mette a disposizione un sito internet (www.sias.regione.sicilia.it>) che informa giorno dopo giorno i viticultori sulle condizioni dei vigneti dell’Isola e che suggerisce le strategie per prevenire l’infezione delle piante.
Francesco Sicilia